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#MUGELLANI e #MAREMMANI. Le storie del passato...

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#MUGELLANI e #MAREMMANI. Le storie del passato... #MUGELLANI e #MAREMMANI. Le storie del passato... © n.c.
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Interessante proposta del nostro collaboratore Pier Tommaso Messeri. Che, da studioso di storia, racconta come i legami tra i due territori in passato fossero forti e frequenti. Ed invita i lettori di OK!Mugello a raccogliere e raccontare aneddoti in merito....
In un pomeriggio di Dicembre, in una graditissima telefonata, Saverio Zeni mi parlò di un nuovo "fantastico" progetto.
 Nel mio piccolo è inutile spiegare cosa sia #Mugellani e #Maremmani. La partecipazione raccolta in così poco tempo ha decisamente dimostrato come l'iniziativa sia stata recepita con grande entusiasmo. Emblematico,  secondo  me,  è  sottolineare  alcune  tra  le  molteplici  potenzialità  di  questa idea: siamo nel 2014 e nessuno aveva pensato ad un gemellaggio "informatico" ­ se così si può definire ­ tra due territori, tanto diversi ma anche molti simili.
La Maremma ed il Mugello, due realtà poste agli antipodi di una regione  conosciuta in tutto il mondo ­ la Toscana ­ impreziosita anche da multiformi campanilismi. Nell'immaginario comune un binomio tra la Maremma dalle vaste pianure che arrivano al mare ed i profili appenninici mugellani, potrebbe sembrare azzardato.
Bene!  La  storia  ci  insegna  che  proprio  tra  Maremma  e  Mugello  esistono numerosi "legami", almeno di carattere culturale-­lavorativo. Rapporti che nei secoli si sono evoluti, sfaccettandosi, ma che al giorno d' oggi vengono dai più completamente  ignorati.
Mi spiego meglio: ci fu un tempo in cui molti abitanti delle nostre terre, data la carenza di lavoro, erano costretti a compiere periodici spostamenti "stagionali" dagli Appennini alle pianure.  Così  ­  in  un  determinato  periodo  dell'anno pastori,  boscaioli,  carbonai, allevatori  etc.  erano  obbligati  a  lasciare  le  proprie  case  per  andare nelle  Maremme  e viceversa altri uomini ­ spesso con le loro famiglie ­ dalla Maremma si dirigevano a nord verso i nostri "poggi".
C'erano  anche  figure  professionali  che  questi  viaggi  li  facevano  più  spesso,  come commercianti o barrocciai. Qualche volta questi lavoratori, capitati in un determinato luogo mettevano le radici, come
la  famiglia  Neri,  pastori.  Costoro  si  stanziarono  nei  monti  non  lontano  dal Passo  della Futa  verso  la  fine  del  700  con  parte  del  loro  bestiame,  dopo  una  delle  loro  periodiche transumanze dal grossetano; ma gli esempi di questo tipo potrebbero essere moltissimi.
A questo proposito  sarebbe interessante  che i giovani abitanti nelle realtà mugellane o maremmane raccontassero quello che hanno sentito dire dai loro nonni od altri in merito ai  "contatti"  tra  questi  due  territori.    Si  raccoglierebbero  delle  testimonianze  che aiuterebbero a capire meglio chi eravamo... con tutto quello che ne consegue.
Storie familiari, sociali, lavorative e culturali da cui si avrebbe la possibilità di attingere per comprendere meglio certe realtà, divenendo elementi portanti di una collettività che ha il desiderio  di  comunicare,  riscoprendosi.  Si  creerebbe  una  rete  di  informazioni  utili  per rapportarsi  e  studiare  determinati  territori,  evitando  di  perdere  un  "qualcosa"  di importante.  In  contesti  dove  la  ripresa  economica  passa  anche  e  soprattutto  da  una "cultura"  e dove il lavoro ormai bisogna inventarselo, mi sembrerebbe utile fare in modo che tutti possano partecipare ad un dibattito che servirà anche a chi ci sarà dopo di noi.
Da  questo  potrebbero  nascere  altre  iniziative  di  aggregazione,  per  esempio  legate  alla rivalutazione dei vecchi cammini percorsi un tempo dalle "greggi", con le loro pertinenze e usanze, con la costruzione di siti Internet illustrativi, ma anche  convegni, incontri, scambi etc.
Non dimenticandosi che la memoria è una potenzialità per tutti!

 

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