Così il Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani replica ai sindaci Carlà Campa e Passiatore: Cari Sindaci di Dicomano e Vicchio, come temevamo, la nostra lettera è rimasta senza risposta. Nella sostanza e nella forma: non avete risposto a noi, e non avete risposto alle nostre domande. Peggio ancora, per continuare a non rispondere avete fatto filtrare alla stampa un evasivo “Comunicato Congiunto” (clicca qui per la pubblicazione su OK!Mugello, ndr) in cui vi siete nascosti dietro l’emergenza sanitaria. Speravamo che questo ce lo avreste risparmiato.
La mail che vi abbiamo spedito (proprio quella che tutti avevamo letto sugli organi d’informazione) è rimasta senza replica, e il vostro “Comunicato Congiunto” non ci è pervenuto in nessuna forma. Nemmeno sul sito dei vostri Comuni ne abbiamo trovato traccia. Ne siamo stati informati dalla stampa! Siamo stati costretti a fare i soliti salti (ormai siamo ben allenati, e saltiamo parecchio in alto!), per capire a chi vi rivolgevate, e quanto fosse rivolto a noi, quanto ad altri. Per esempio abbiamo letto che “I toni che sono stati usati da parte di qualcuno (saremmo noi del Comitato, nemmeno vi ricordate il nostro nome?!) sono inaccettabili, non sono degni di un confronto civile. Qui nessuno 'imbroglia', qui nessuno 'maschera'.”
Non vi piacciono le nostre parole, ma più di così non potete andare: non potete certo dire che affermiamo il falso (testimone sono due sale gremite di persone), né potete minacciare querele, perché tutto quel che abbiamo scritto è TERRIBILMENTE VERO. Quanto al “mascherandosi” da noi usato: nemmeno era rivolto a voi, ma alla società di Verona. Possibile che la sentiate così vicina da non riuscire a distinguere quanto viene rinfacciato a lei da quanto viene rimproverato a voi?
E poi: non siamo stati noi a cominciare il gioco, ma la Regione, che ha publicato il Profetto in piena emergenza: ci accusate di una scorrettezza commessa dalla Pubblica Amministrazione!
Un altro simpatico “qui pro quo”: dite che «la Regione sta attualmente valutando l'attivazione della procedura della cosiddetta "inchiesta pubblica”» e fate credere al lettore che questo procedimento stia avvenendo con il vostro appoggio, se non proprio per vostra iniziativa -‐ mentre l’inchiesta pubblica è stata richiesta dalle vostre opposizioni!?
E veniamo al punto dolente: parlate di emergenza sanitaria “siamo impegnati 24 ore su 24 a fare in modo che la salute dei cittadini sia tutelata”? A prescindere da quel che avete fatto e state facendo, fateci capire: l’emergenza sanitaria sarebbe iniziata il 31 dicembre? In gennaio e in febbraio dove eravati? Noi non ci siamo mossi da qui, ad aspettarvi. Cos’è questo, se non nascondersi e mascherare (ora sì lo diciamo a voi) una cosa per l’altra?
Torniamo al vostro “Comunicato Congiunto”: dov’è, chi l’ha visto? Sui siti dei nostri Comuni, dove l’abbiamo cercato invano, non c’è. Nemmeno nelle sezioni “filo diretto”, né in quelle “amministrazione trasparente”: non c’è nemmeno una parola sull’intera vicenda “eolico”! L’avete però spedito alla stampa. Forse avete sbagliato indirizzo sulla busta?
Siamo decisamente indignati dal vostro modo di fare – dalla mancanza di rispetto con cui non-vi- rivolgete a chi come noi del COMITATO PER LA TUTELA DEI CRINALI MUGELLANI, cerca di farsi interprete delle ragioni della società civile, e non è altro che espressione democratica di parte, peraltro numerosa e sostenuta da numerosi simpatizzanti.
Per non parlare DELL’EVIDENTE INDIFFERENZA CHE IL VOSTRO ATTEGGIAMENTO RIVELA PER TUTTI GLI ALTRI VICCHIESI E DICOMANESI, non solo quelli che forse non hanno gli strumenti per comprendere quale sia la posta in gioco, ma anche quelli che potrebbero capire molto bene, e a cui voi non fornite TALI strumenti, ma li occultate rintanandovi nelle pieghe della normativa – parliamo per esempio dell’elenco gli ESPROPRI, e del limite di 30 giorni ai proprietari per cercare di opporsi? -, cui non avete dedicato nemmeno un rigo di limpida e trasparente comunicazione sui siti dei vostri Comuni?
Del VOSTRO MODO DI AGIRE CI AVETE ORA DATO RIPROVA, nel vostro continuare a non informare i vostri concittadini, tacendo di tutto, delle scadenze, delle vere garanzie, dei danni e delle conseguenze che l’impianto, se costruito, porterebbe al territorio, senza peritarvi di rinunciare, per subentrato scrupolo, ad ammannire al popolo le solite formule vuote e traballanti a cui più nessuno crede.
Ci fermiamo qui, e qui restiamo, ribadendo che NON AVETE RISPOSTO A NEMMENO UNA DELLE NOSTRE NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE DOMANDE, E NON AVETE NEMMENO ACCETTATO LA NOSTRA PROPOSTA DI CONFRONTO.
Mercoledì 15 aprile alle 21 il comitato esporrà le criticità del progetto AGSM in una videoconferenza su internet, a cui potrà accedere un numero di 100 partecipanti. Per iscrizioni: [email protected]
Clicca qui invece per una lettera diffusa dal Comitato sul caso di Rufina