OK!Valdisieve

Il Cardinale Simoni a Boccadirio nell'anniversario dell'apparizione

Dopo più di un secolo torna al Santuario il tabernacolo mariano restaurato del “Ponte Freddo”

  • 1481
Il piccolo tabernacolo Il piccolo tabernacolo © Lascialfari Vieri
Font +:
Stampa Commenta

Nel tempo e nella storia, anonimi in più punti delle campagne, delle colline e montagne del Mugello hanno affisso piccoli tabernacoli con all’interno l’effige della Beata Vergine delle Grazie, apparsa il 16 Luglio del 1480 a Boccadirio nel Comune di Castiglione dei Pepoli ai due pastorelli Donato e Cornelia. Da sempre tanta la devozione dei fedeli, in modo particolare dei mugellani, i quali nei secoli raggiungevano a piedi il Santuario di giorno e di notte camminavano per i campi e boschi scuri frequentati solo da carbonari, fermandosi talvolta chiedendo ospitalità a case di contadini che trovavano lungo la strada.

Alcune settimane fa, lungo la via di Panna SP39 è stata ritrovata una piccola edicola in stato di abbandono al confine tra i comuni di Scarperia e Barberino di Mugello al “Ponte Freddo” come comunemente viene chiamato quel punto della strada che porta da Santa Lucia a Galliano.

Da informazioni degli anziani sempre custodi di preziosi ricordi, questo umile e piccolo tabernacolo da sempre alle intemperie delle stagioni, custode di tante preghiere e preci rivolte alla Beata Vergine, costruito di legno e rivestito da lamiera di color verde, fu collocato ad un albero nei primi anni dello scorso secolo, pare a ricordo di una grazia ricevuta proprio per intercessione della Madonna di Boccadirio.

Difatti, grazie alla Vergine Maria, numerosi bambini oranti e festanti che si stavano recando con le proprie famiglie in pellegrinaggio al Santuario a bordo di un grande carro trainato da cavalli, dopo un rovinoso incidente causato dagli animali i quali all’improvviso giunti proprio al “Ponte Freddo” si imbizzarrirono e il carro scivolò nel burrone sottostante la strada, nell’incidente nessuno perse la vita ne riportò ferite.

All’interno della nicchia vi è un’antica mattonella proprio raffigurante la Madonna di Boccadirio, danneggiata dal tempo nella parte inferiore dove vi era una frase, ora leggibile solo in parte: “Cara mamma mia”, mentre è ancora totalmente intatta la parte superiore dove vi è la riproduzione dell’antica robbiana custodita al Santuario di Castiglione dei Pepoli.

Paolo Chiavacci della Chiesa di Santa Lucia a Ostale, ha provveduto ad ideare e realizzare una nuova sede per l’effige e, prima di ricollocarla nel luogo originario, proprio nel 542° anniversario dell’Apparizione, dopo più di un secolo la Madonna in ceramica è stata riportata a Boccadirio ed è stata benedetta dal “Cardinale Martire” Ernest Simoni, come lo ebbe a definire Papa Francesco nel rivestirlo nel 2016 della porpora cardinalizia. Padre Ernest ad oggi unico testimone vivente del clero di Albania della persecuzione del dittatore Enver Hoxha, il quale per costituzione dichiarò l’Albania il primo stato ateo del mondo, condannando più volte a morte il sacerdote albanese, pena poi commutata in quasi 30 anni di ingiusta prigionia, tra lavori forzati e nei campi di concentramento, nelle miniere e nelle fogne di Scutari.

Il Cardinale dopo un momento raccoglimento e di preghiera ha benedetto la piccola icona restaurata e con queste parole ha esortato i presenti: “In ogni collina, in ogni monte, in ogni villaggio d’Italia vi è un Santuario dedicata alla Santissima Madonna, ovunque sulla via si vedono tabernacoli dedicati alla “Vergine Madre”.  Inginocchiamoci con pentimento ai Piedi della Santissima Madonna, chiediamo a lei l’aiuto noi suoi figli esuli in questo cammino terreno, affinché possa donare l’implorata pace nel mondo intero, la felicità e la prosperità di tutti gli uomini. ‘‘Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta’ recita una tra le più antiche preghiere mariane! In questo mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù convertiamo i nostri cuori al Signore, il quale ha dato la sua vita per noi, per la salvezza delle anime in espiazione dei peccati dell’uomo. Tutto è passeggero in questo mondo fallace; tutto è destinato a finire, - ha concluso il Cardinale - solo l’anima è immortale, convertiamoci e confidiamo nella misericordia del Padre affinché quando saremo chiamati a se poter godere del premio eterno nella Gerusalemme celeste.”

Il venerato porporato è fortemente legato al Santuario e proprio nell’anniversario dell’apparizione si è fatto pellegrino giungendo per la solenne circostanza a Boccadirio, dove ha presieduto la Santa Messa accolto da numerosi fedeli giunti da ogni parte della Toscana, dal Rettore Padre Franco Inversini e dai Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù chiamati comunemente “Dehoniani” i quali custodiscono il Santuario dal 1947.

Tanti altri tabernacoli nella zona: il più conosciuto quello che si trova nell’antico tracciato mariano, che dalla Loc. Citerna a Barberino di Mugello conduce fino al Santuario di Boccadirio, percorso che era andato in disuso dopo la Seconda Guerra Mondiale e reso nuovamente praticabile a piedi nel 2019. grazie ai volontari della Chiesa di Santa Lucia a Ostale, che seguendo il racconto degli anziani che da bambini percorrevano quel selciato per andare a pregare ai piedi della Beata Vergine Maria.

 

Lascia un commento
stai rispondendo a