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Impegno & Passione. Come Baldanzi annuncia la sua candidatura noi seguiremo la campagna elettorale

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Passione politica Passione politica © Pixabay
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Nei giorni scorsi la scrittrice mugellana Simona Baldanzi (da sempre impegnata in politica) ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni. Comunque la si pensi e quale che sia il proprio orientamento politico, bisogna rilevare che dal suo messaggio sui social (ormai nessuno sfugge alla tentazione del post sui social) traspare un approccio che è un attaccamento alla politica (quella con la P maiuscola) invidiabile. Un fare politica in nome di un ideale e mettersi a disposizione in modo disinteressato, per quella che forse alcuni considereranno una battaglia persa. Ecco, vogliamo prendere in prestito il suo post per annunciare il nostro taccuino elettorale e il nostro modo di seguire le elezioni in questo settembre 2022. 

Chiariamo subito che questa non è la prima puntata del taccuino elettorale, ma solo il suo annuncio. E che il post di Baldanzi (una delle prime candidate mugellane) è stato da noi preso in prestito a simbolo dell’impegno politico generale. Il primo appuntamento con il taccuino sarà la mattina di Martedì 16 agosto. Da quel giorno in poi faremo del nostro meglio per dare voce a tutti in maniera imparziale (ci sono già arrivate comunicazioni da altre liste, che troverete appunto nella prima puntata dì martedì). E il nostro taccuino elettorale dalle uscite periodiche cercherà di offrire una sintesi di eventi, voci, iniziative, candidature. Faremo del nostro meglio.

Forse già sappiamo che non sarà abbastanza, ma ci proveremo. Cercheremo di unire le mille cose da fare e le mille notizie da dare con un occhio onesto alle elezioni che si avvicinano. Non sappiamo come andrà, come non sappiamo come andranno le elezioni. Ma potremo dire di averci provato. Stay tuned, su OkMugello 

Ma ecco il post di Baldanzi, che tanti commenti ed apprezzamenti ha suscitato, anche in chi la pensa diversamente:

Succede che è fine luglio e c’è da portare 40 chili di pasta per fare i bomboloni e mettersi a stenderla per farla lievitare alla festa di Liberazione a Borgo. 
Dopo il caldo, l’odore dolce che ha impregnato la panda, tengo il mattarello e ho le mani infarinate quando mi chiedono se do una mano. In che senso, non sono qui? Ti vogliamo come nostra candidata, Simo. Cosi di botto? Dobbiamo fare presto, non c’è tempo. Quanto? 24 ore per una risposta. 
Che elezioni del cavolo: piombate fra capo e collo, con agosto nel mezzo, con una legge elettorale tremenda, con gli effetti della pandemia, con lo smantellamento della sanità, della scuola, con le conseguenze del riscaldamento globale, con le guerre in atto, con la grande confusione generale. 
Sì ho dato la mia disponibilità (omissis) sul territorio per cui lotto e mi impegno - non esagero a dirlo- da almeno trent’anni. 
Non c’è niente di tattico, tutto di personale e di politico: una storia piccola che vuole intrecciarsi alle tante voci e corpi che vogliono una società più giusta. I rapporti di forza e le condizioni non sono favorevoli, ci sono limiti e ostacoli ovunque, ma che fare? Molliamo e borbottiamo a vuoto? E perché tutto ci deve sempre sovrastare senza creare insieme una qualche visione? 
Perché non è che abbiamo tante scelte, perché me lo hanno chiesto compagne e compagni mentre sudavamo a fare una festa di dieci giorni fatta di decine di volontari e volontà, perché dopo un’estate a bollire sarà un autunno terribile e bisogna unirsi e difendersi e le mobilitazioni non finiranno con la chiusura dell’urna, perché c’è sempre da rimboccarsi le maniche per il fare collettivo e delle lagne di orfani di partito o vedovi traditi siamo appesantiti, perché noi viviamo di relazioni e azzardi e sconfitte e non le temiamo più, perché non c’è altro da fare se non studiare, svelare, migliorarsi e tentare.
Il ne riparliamo a settembre quest’anno diventa particolarmente intenso. 
Non posso candidarmi, mi candiderò.

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