La lettera in redazione. Il riferimento, anche se non espicitamente citato nella lettera, sembra essere a quanto accaduto nel corso del programma Honolulu, da parte del 48enne bergamasco Omar Fantini, clicca qui. Ma ecco la lettera
La scorsa settimana in un programma televisivo di una rete nazionale, un sedicente attore comico ha pronunciato una serie di invettive e parole pregne di intolleranza nei confronti dei ciclisti rei, a suo avviso, di intralciare giornalmente le strade destinate alle auto.
Negli ultimi tre anni in Italia la vendita di biciclette ha superato quella di auto e sono circa 2.000.000 le persone che usano la bicicletta per vari motivi, lavoro, sport, miglioramento del loro benessere psicofisico, ecc…; poi, ogni anno, muoiono sulle strade investiti da un veicolo oltre 200 persone. Sono solo numeri ma importanti, perché intervengono in maniera significativa nei bilanci economici e ambientali del Paese e al tempo stesso drammatici per la perdita di tante vite umane.
Queste persone che insieme ai pedoni rappresentano i soggetti più deboli di chi percorre le strade, vorrebbero, oltre che viaggiare in sicurezza, non essere oggetto di atteggiamenti intolleranti, talvolta di odio da parte di chi ritiene di avere maggiori diritti perché in quel momento si trova alla guida di un veicolo.
Occorrono sicuramente regole da far rispettare, infrastrutture adeguate, piste ciclabili, ecc...ma soprattutto occorrerebbe una cultura del tutto assente e che riguarda tutti. La voce del comico non è stata, purtroppo, che un amplificatore di un pensiero diffuso che si registra in un ampio numero di cittadini.
Ne è dimostrazione la pressoché inesistente reazione pubblica alle parole pronunciate nella trasmissione di cui si parla. Alcune voci si sono alzate, sicuramente autorevoli, di persone che tuttavia potremo definire “addetti ai lavori”, ma il silenzio è stato pressoché totale da parte di soggetti istituzionali, culturali, associativi. E non si cada nell’alibi che va salvaguardato il diritto di satira!
Quindi, mentre stigmatizziamo il comportamento e le parole pronunciate dal comico, auspichiamo che tutti coloro che ne detengono titolo e competenze, si adoperino affinché si intraprenda ogni iniziativa, non ultima una diffusa campagna culturale, affinché si garantisca maggiore sicurezza per coloro che circolano sulle strade, soprattutto per chi rappresenta l’anello più debole della catena.
ASD Mugello Toscana Bike