Remo Cattini nasce a Brescia il 17 Gennaio 1924, si avvicina allo sport dell’automobile entrando da giovanissimo a far parte della squadra Abarth settore esperienze, in particolar modo nel settore che si occupa di migliorare record di durata che principalmente si svolgono sull’Autodromo Nazionale di Monza ed anche su piste Europee ed Americane (come la pista ricavata sull’aeroporto di Sebring); condividendo il lavoro con compagni altrettanto famosi alle cronache dei nostri tempi, come Mario Poltronieri, che successivamente diventerà commentatore per la Rai nel settore motoristico, il concittadino Manfredini e tanti altri. Conquistando in totale, tra il 1951 ed il 1963 58 record di durata nelle cilindrate da 500 a 1300 cc..
Oltre a questo tipo d’impiego, Remo partecipa in quegli anni anche a competizioni Nazionali ed Internazionali. Fra queste annovera anche due partecipazioni alla 24 ore di Le Mans, più precisamente nel 1959 e nel 1960 (in quest’ultimo anno a 5 ore dal termine, e cioè dopo 19 ore di gara, per un banale guasto meccanico gli sfuggì la vittoria di classe e nell’indice di performance. Inoltre nel 1962 ha partecipato anche alla Targa Florio, alla 1000 Km del Nurburgring (dove giunse 1° di classe), ed alla 1000 Km di Hocheneim, sempre con vetture Abarth del tipo “bialbero” (in quest’ultima gara dovrà fermarsi per problemi alla guarnizione della testa mentre con il suo equipaggio occupava i primi posti della classifica di classe).
Terminata la carriera di pilota, nel 1964 Remo diventa Direttore Sportivo della Scuderia Brescia Corse; quindi assume l’incarico di Direttore Sportivo della scuderia della sua città.
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Nei primi anni ‘70 assume incarichi importanti alla C.S.A.I., Organo Sportivo dell’Automobile Club d’Italia, come Direttore di Gara Nazionale e come Commissario Sportivo Nazionale, incarichi, che vista l’esperienza accumulata, vengono estesi anche in campo Internazionale (grazie anche alla facilità con la quale riesce a parlare correttamente 5 lingue).
Dal 1971 ricopre l’incarico di Direttore di Gara nelle gare in Sud America e più precisamente nella Temporada di Argentina e di Colombia, gare che si disputarono in Argentina, Brasile e Colombia, competizioni riservate a monoposto di Formula 2 alle quali partecipavano costruttori e piloti di primo piano come Carlos Pace, Emerson Fittipaldi, Jean Pier Beltoise, l’italiano Spartaco Dini e tanti altri piloti che successivamente trovarono spazio e successo anche in Formula 1.
Sempre nei primi anni ‘70 Remo seguì la costruzione e successivamente l’inaugurazione, dell’impianto di Balcanise a Mar Del Plata dove diresse la 1^ gara dell'impianto, gara che venne vinta proprio dal compianto pilota Brasiliano Carlos Pace. In questa esperienza Remo incontrò anche un giovane Team Manager alle prime armi, che successivamente diventerà famoso alle cronache mondiali, “il sig. Formula 1” e cioè quel “tipino” con il nome di Bernie Ecclestone, un giovane che, dice Remo, manifestava già nonostante la giovane età, notevolissime doti di scaltrezza e di furbizia che lo porteranno poi nell’ambiente dei Gran Premi di F1 prima come costruttore (avendo rilevato la Scuderia Brabham) e poi come presidente della FOCA organo che gestisce l’organizzazione e la distribuzione dei proventi della Formula 1.
Nel 1972 Remo accetta l’offerta di completare l’Autodromo Santamonica di Misano Adriatico diventandone il Direttore, inaugurandolo e dirigendolo fino al Dicembre 1973, data nella quale accetta di effettuare lo stesso lavoro nel costruendo Autodromo Internazionale del Mugello, su richiesta precisa pervenutagli dagli allora vertici dell’ACI Nazionale, in particolare dall’allora Presidente Carpi De’ Resmini e dal Direttore dell’Automobile Club Firenze. Remo, da Direttore, portò l’impianto di Scarperia all’inaugurazione del 23 Giugno 1974, con una gara Internazionale di Formula 5000, che purtroppo fu una Gara bagnata, quindi a distanza di 40 anni vista l’evoluzione avuta dall’impianto, possiamo definirla gara fortunata.
Nel 1989 con il passaggio di proprietà dell’impianto di Scarperia, dall’Automobile Club di Firenze alla Ferrari, iniziarono i lavori di rifacimento e di ammodernamento dell’impianto, che Remo seguì personalmente giorno dopo giorno, portandolo alla nuova inaugurazione nel 1991, ed il caso volle che la data fosse sempre quella del 23 Giugno come 17 anni prima. Inaugurazione che avvenne dopo due anni di lavori sostanziali, soprattutto nelle strutture che cambiarono l’aspetto dell’Impianto, pur rimanendo invariato il tracciato della pista.
Continuando nell’attività di Direttore di Gara, parallelamente contribuì anche alla formazione di nuove leve, giovani che oggi grazie anche ai consigli di Remo dirigono agevolmente la struttura ed ogni tipo di Manifestazione che vi si svolga; fa piacere ricordare che anche l’ex Direttore Generale della Gestione Sportiva Ferrari Stefano Domenicali ha mosso i primi passi da Commissario Sportivo Regionale prima, e da Direttore di Gara poi sotto l’occhio attento di Remo qui all’Autodromo di Scarperia.
Questa è sommariamente l’attività che ha svolto l’amico Remo in questi anni in Mugello, ringraziandolo per l’amicizia e per aver scelto di vivere in questa Terra Nuova di Scarperia. Ricordiamo infine che il giovedi 11 settembre 2014, nella splendida Villa La Torre il Palagio a Cavallina, il Rotary Club Mugello (presidente in quell’anno la cara Monica Manfriani), insignì Remo Cattini del titolo di “socio onorario“ dell’associazione filantropica mugellana, per la sua lunga attività in campo automobilistico, unitamente, se ben ricordiamo, anche alla giovane Anna Brucalassi una valente astrofisica di ordine internazionale, nativa di Sant'Agata. Un bel ricordo di questa significativa cerimonia e un arrivederci a questo grande personaggio.
(Pierluigi Guasti – Aldo Giovannini)
Didascalia foto 2: Qui lo vediamo da sinistra con Vittorio Mascari "Mascaleros", Roberto Benelli "Robertino", Sandro Munari, Nanni Galli ed appunto Remo Cattini. Piazzale di partenza del vecchio Circuito del Mugello a Scarperia, per il Centenario del Circuito nel 2014.
(Foto di P. L. Guasti e A. Giovannini)