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Round finale di Coppa italia Civ al Mugello. Foto, interviste e colpi di scena

Cosa è successo, tempi, vittorie, foto e interviste finali

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Lorenzo Petrarca (97) vincitore della difficile gara di domenica del trofeo Pirelli Cup 600 Lorenzo Petrarca (97) vincitore della difficile gara di domenica del trofeo Pirelli Cup 600 © Simone Melloni
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L'ultimo round di Coppa Italia si è aperto con delle minacciose nuvole in lontananza che hanno fatto storcere la bocca ai piloti già presenti dal venerdì mattina in autodromo. Appena però il sole ha fatto capolino sulla splendida vallata del Mugello, quella quiete, che fino a quel momento regnava sovrana, ha lasciato il posto al rombo dei motori.

La giornata di venerdì ha subito numerose interruzioni con l’esposizione della bandiera rossa, una delle quali ha coinvolto anche Max Biaggi. Infatti, l'ex pilota di Moto Gp e plurimo campione Superbike con l'Aprilia, era presente al Mugello per svolgere dei test con la casa motociclistica di Noale. L'intera sessione è stata sfruttata da tutti i piloti per sistemare al meglio l'assetto della propria moto, dopo che molti si erano lamentati di un insolito feeling con l'asfalto dopo il weekend di Formula 1.

Le sessioni del sabato sono state caratterizzate da un meteo variabile che non ha reso facile la decisione per le ultime regolazioni di un assetto definitivo.

Nella Dunlop Cup classe 600 la Pole Position è stata ottenuta da Manuel Torrini (87) con un tempo di 1'57.526, ottenendo i primi 3 punti di questo weekend decisivo per il titolo 2020. La prima fila è stata conclusa da Giordano Travagliati (10) in seconda posizione e Filippo Fuligni (14) in terza. Nella gara pomeridiana, Giordano Travagliati (10) ha dovuto dire addio ai sogni di gloria nel corso dell'ultimo giro quando un contatto con il vincitore Manuel Torrini (87) lo ha estromesso dalla lotta per la prima posizione. Il pilota del team Motognurant/Phantom Kawasaki era giunto al circuito del Mugello come leader della classifica, ma terminando la gara in terza posizione e conquistando i 3 punti per il giro più veloce in gara, si è presentato alla vigilia dell'ultima gara al secondo posto a quota -8 dallo stesso Manuel Torrini (87). Ottimo secondo posto per Riccardo Picciuto (11) che ha lasciato aperte le speranze collocandosi a -15 dal vertice. Ha completato il podio con una buona prestazione Giancarlo Cerullo. Nella classe 1000 il giro più veloce è stato registrato da Anthony Groppi (32) con un tempo di 1'54.211. La seconda piazza se l'è presa invece Diego Pelizzoni (73) che, in virtù delle Wild card in Pole, ha così conquistato i primi 3 punti del weekend accorciando le distanze dal leader Sebastiano Zerbo (81) e dall'assente Nicolò Scienza, divenuto da pochi giorni neo papà. Nel pomeriggio, la classe regina di questa competizione, ha incoronato come primo vincitore della stagione Sebastiano Zerbo (81) che, grazie all'undicesima posizione, ha potuto festeggiare il titolo con una gara di anticipo. Anthony Groppi (32) ha riconfermato le proprie prestazioni imponendo un netto distacco di oltre 7 secondi sul gruppo di inseguitori e siglando il giro più veloce della gara. Luca Pedersoli (7) è salito in piazza d'onore, ma ha conquistato pur sempre 25 punti in virtù delle Wild card. Terza posizione per Diego Pelizzoni (73), distaccato appena 23 millesimi sotto la bandiera a scacchi.

Nella Yamaha R3 Cup Matteo Vannucci (91) ha ottenuto la Pole Position con il tempo di 2’07.580, seguito da Riccardo Mancini (26) e Leonardo Battaglini (117). Nella gara pomeridiana sul primo gradino del podio si è riconfermato Matteo Vannucci (91), mentre hanno tagliato il traguardo alle sue spalle Benny Rasa (46) e Mattia Capogreco (68). Tutti e tre i piloti sono stati inoltre i vincitori della classifica bLU cRU. La classifica Yss-Suspension ha visto vincitore Leonardo Battaglini (117), che si è inoltre piazzato sesto nell'assoluta della Yamaha R3 cup. Secondo Emiliano Ercolani (9) e terzo Stefano Mora (81). Per quanto riguarda la sezione femminile della Yamaha R3 cup, Irene Bramato (47) ha conquistato il primo gradino del podio; seconda la pilota israeliana Yochay Ran (19), al Mugello per la sua prima volta, e terza la pilota svizzera Bettina Pfister (16). La classe Senior ha visto trionfare Stefano Borgonovo (42). Secondo e terzo i due compagni di squadra siciliani, Sergio Arena (39) e Emanuele Marcantonio (44).

Ma le sorprese non si sono esaurite qui: sul podio, Alex Calgaro ha chiesto la mano alla sua fidanzata Francesca Cerato promettendo davanti a tutti i presenti amore eterno.

La giornata di sabato si è conclusa con gli eventi della Pirelli Cup, dove nella classe 600 il giro più veloce è stato registrato da Jacopo Facco (13) con un tempo di 1'56.006, seguito da Nicolò Castellini (47) e Lorenzo Petrarca (97). Nella gara del pomeriggio, Jacopo Facco (13) è riuscito a confermare la sua supremazia conquistando il gradino più alto del podio, mentre nelle retrovie ottimo piazzamento per Lorenzo Petrarca (97) che è riuscito a superare il detentore del miglior giro in gara (1'55.500) Nicolò Castellini (47). Nella categoria classe 1000, Luca Maurizio Salvadori (23) ha fatto registrare il miglior tempo 1’52.433, precedendo sul crono Alex Bernardi (81) e Alessio Velini (5). Nella gara del pomeriggio Luca Maurizio Salvadori (23) si è riconfermato il miglior pilota della giornata mentre al secondo e terzo posto hanno concluso la gara Alessio Velini (5) e Alessio Terziani (11).

La giornata di domenica è stata sicuramente peggiore di quelle precedenti poiché, fin dalla mattina, il circuito del Mugello è stato interessato da un’alternanza di forti piogge.

La Dunlop Cup classe 600 ha aperto la giornata sportiva, ma al quarto giro la gara è stata interrotta per forte pioggia. Il tempo di montare i pneumatici adatti alle condizioni meteorologiche e i piloti sono rientrati in pista, riprendendo a correre. Purtroppo, al secondo dei cinque giri rimanenti, Giordano Travagliati (10) è caduto e ha detto definitivamente addio alle ultime speranze per la conquista del titolo. Manuel Torrini (87) ha saputo gestire al meglio l’esiguo vantaggio in classifica e la sua sesta posizione gli ha garantito il primo posto assoluto. Giorgio Besana (98) ha conquistato il gradino più alto del podio, mentre hanno chiuso al secondo e terzo posto Giancarlo Cerullo (911) e Matteo Osler (38). Non hanno invece preso parte alla ripartenza della seconda parte di gara Luca Romani (118), Cristian Bonera (47), Ermes Fada (73), Davide Frusconi (53), Stefano Mazzilli (35), Francesco Passoni (75), Adam Bacco (91) e Daniel Bona (19). Condizioni molto difficili anche alla partenza della Dunlop Cup classe 1000, dove il neo campione Sebastiano Zerbo (81) ha preferito dar riposo al proprio fisico martoriato dalle molteplici fratture in allenamento. Simone Lotito (33) ha portato a casa la prima vittoria del 2020 con l’aggiunta del Best Lap in gara in 2’18.376, firmato al quarto dei dieci passaggi. Il pilota del team Yamaha VuelleRacing, grazie ai 28 punti conquistati, è salito al terzo posto in classifica generale con 98 lunghezze. Secondo e terzo posto per Diego Pelizzoni (73) e Andea Di Vora (133), seguiti da Anthony Groppi (32), Nicola Nasato (87) e da Luca Pedersoli (7).

I colpi di scena non sono mancati nemmeno in Yamaha R3 Cup dove Diego Palladino (18) si è imposto su Matteo Vannucci (91) e Benedetto Rasa (46). La classifica finale ha visto Matteo Vannucci (91) vincitore della competizione Yamaha R3 Cup 2020, grazie anche ad una brutta prestazione di Mattia Capogreco (68), che ha chiuso in quinta posizione. Nella classifica ss-Suspension primo posto per Leonardo Battaglini (117), seguito da Anastassia Kowalenko (47) e Stefano Mora (81). In quella femminile primo gradino per Anastassia Kovalenko (47) , secondo posto per Irene Bramato (33) e terzo posto per Ran Yochay (19).

Nella Pirelli Cup classe 600 primo posto per Lorenzo Petrarca (97), che ha preceduto Nicolò Castellini (47) e Jacopo Facco(13); quest’ultimo, con il terzo posto all'arrivo, si è confermato campione della manifestazione Pirelli Cup classe 600. Nella classe 1000 ha trionfato Alessio Terziani (11), seguito a sua volta da Alessio Velini (5) - che ha firma il giro veloce in gara (1'53.235) - e Alessandro Torcolacci (71). Gara completamente in salita per Luca Maurizio Salvadori che ha chiusola in diciannovesima posizione, anche se, nonostante le difficoltà, si è laureato campione della Pirelli Cup 1000.

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare alcuni piloti di questo magnifico evento sportivo.

Leonard Salmonese (11), pilota del Trofeo Amatori 1000 Avanzato, è sempre stato fin da piccolo un grande appassionato di motori e all'età di sedici anni ha deciso di mettersi alla prova iscrivendosi a una gara con una Ducati 1098. Da quella prima volta in pista ha capito che quella non era solo una passione, ma una vera e propria ragione di vita.

  • Ciao Leonard e grazie per aver accettato di dedicarci qualche minuto. Innanzitutto come ti senti per questo fine settimana al Mugello?
Questo fine settimana siamo positivi, mi sento bene e soprattutto ho da recuperare qualche decimino per poter partire dalla prima posizione. Vedrò di migliorarmi perché credo nel lavoro che sto facendo, ma soprattutto in quello che sta facendo il mio team.
  • Hai coltivato fin da piccolo questa tua passione. Ricordi quali sono state le tue prime sensazioni quando hai chiuso la visiera del casco nella tua prima gara?

Non me la dimenticherò mai. La sera prima della gara ero a dormire con dei miei amici in albergo e mentre loro riposavano io non riuscivo a chiudere occhio. L'ansia era così grande che ogni minuto ero a vedere il meteo se nel caso il giorno della gara avesse piovuto. È stata una emozione fortissima e soprattutto una delle mie gare più belle, nonostante i mie tempi sul giro non fossero così veloci.

  • La parola team richiama a sua volta la parola gruppo. Quello che tutti noi ci chiediamo è: quali sono le persone che ti sono vicine e che ti aiutano in questi momenti sportivi?

Le persone che mi sono vicine sono la mia famiglia, anche se mio padre e mia madre sono preoccupati quando sono in pista. Ultimamente devo ringraziare l'aiuto di una dottoressa, che mi sta aiutando a tenere sotto controllo la mia alimentazione. Inizialmente pensavo di non averne bisogno, ma ben presto mi sono reso conto che facendo attività fisica e con una giusta alimentazione, il mio fisico e la mia resistenza in pista stanno migliorando.

  • È davvero così importante tenere sotto controllo la propria alimentazione e dedicare tante ore alla palestra?

Certamente, perché senza sacrifici i risultati non si ottengono. Bisogna avere una buona preparazione perché quando si guida una moto il nostro fisico è continuamente sotto sforzo.

  • Quale è il tuo ricordo più bello?

Naturalmente il primo posto nell'ultima gara del Mugello, anche se per una penalità sono stato retrocesso in seconda posizione. Qui non ho mai vinto e sarebbe bellissimo realizzare tale impresa.

  • Invece uno dei tuoi momenti peggiori?

Stranamente non è un brutto ricordo in pista, ma bensì al di fuori. In questo campo, come in tanti altri ambienti sportivi, bisogna stare attenti alle proprie conoscenze perché altrimenti si rischia di finire in veri e propri guai finanziari.

  • Se riuscissi a vincere il titolo, a chi dedicheresti questo tuo traguardo?

Questa vittoria la dedicherei a mia zia, che ci ha lasciato qualche anno fa e mi manca tanto.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al momento mi concentro su questo weekend, ma non ti nego che mi piacerebbe in futuro partecipare alla Pirelli Cup.

  • Ti ringraziamo Leonard per la tua disponibilità e ti auguriamo di poter realizzare ogni tuo progetto futuro. Buona giornata.

Grazie a voi e buona giornata a tutti.

Purtroppo nella gara di domenica, decisiva per l'assegnazione del titolo, Leonard è caduto e non è riuscito a ripartire. Il sogno per il titolo è rimandato al prossimo anno, ma siamo convinti che sua zia e la sua famiglia siano comunque orgogliosi di lui.

Intervista anche per Lorenzo Mugnai, pilota fiorentino della Pirelli Cup 1000. Lorenzo (999) è sempre stato fin da piccolo un grande appassionato di motori, grazie a suo padre che è nel settore da più di trent'anni. A sei anni ha avuto in regalo la sua prima mini moto e all'età di quattordici anni ha corso la sua prima volta al Mugello con un 125cc.

  • Ciao Lorenzo e grazie per aver accettato di dedicarci qualche minuto. Innanzitutto una curiosità, sei nato nel 1993 e come mai sulla moto vediamo il numero 999?
Il numero che vedete sulla moto è per onorare l’attività di mio padre perché richiama l’anno di fondazione nel 1999. Abbiamo avuto la fortuna di avere all'interno del nostro team nomi importanti come Simone Sanna, Sebastiano Zerbo e Nello Russo e tanti altri piloti facoltosi che poi hanno fatto la loro strepitosa carriera.
  • Cosa significa per un pilota fiorentino gareggiare al Mugello?

Tutte le volte che entro qui dentro mi sento come a casa. Mi vengono i brividi e un’ondata di emozioni mi travolge e forse è proprio a causa di ciò che le migliori gare sono sempre state fuori di qui. Devo sfatare questo taboo e farò il possibile per riuscirci.

  • Quale è il tuo ricordo più bello?

Sembrerà strano ma al momento il mio più bel ricordo è stata la prima gara al parco chiuso perché ho avuto la possibilità di sentire ancora di più l’affetto e il sostenimento di famiglia e amici.

  • Invece uno dei tuoi momenti peggiori?

Il ricordo più brutto in pista è stato l’incidente all'autodromo di Misano dove mi sono rotto l’astragalo. Non ho mai pensato di ritirarmi o di abbandonare il mondo delle moto, ma da quella volta ho cominciato ad essere più riflessivo e meno impulsivo.

  • L’anno 2020 è stato segnato in modo indelebile dal Covid-19, questa pandemia ha influito anche nel vostro ambiente?

Quest’anno è stata veramente dura perché abbiamo avuto pochissimi aiuti da parte degli sponsor e per mantenere gli impegni presi abbiamo dovuto mettere soldi di tasca nostra.

Riusciamo ad ammortizzare alcune spese perché la maggior parte dei lavori li facciamo da noi e con il lavoro di mio padre riusciamo ad avere molta disponibilità per i pezzi di ricambio.

  • Se questo fine settimana riuscissi a salire sul podio a chi lo dedicheresti?

Principalmente lo dedicherei alla mia famiglia e ai miei amici, ma una piccola parte anche a me stesso perché lavoro tanto sui miei obietti e non smetto mai di mollare.

  • Hai altre passioni al di fuori della pista?

Quando ero più piccolo mi piaceva giocare a calcio ma adesso che sono cresciuto mi dedico interamente alla gare. Infatti curo moltissimo la mia alimentazione e non nascondo che alcune volte sono in difficoltà quando esco a cena con gli amici. Devo ammettere però che i miei sacrifici vengono ricompensati perché ho notato un netto miglioramento nella mia preparazione fisica.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Mi piacerebbe rimanere in questo ambiente, per avere la possibilità di migliorarmi e mettere alla prova il mio talento. Spero che il prossimo anno la Coppa Italia ospiti più categorie per poter coinvolgere più persone e soprattutto avere una maggior scelta di categorie.

  • Ti ringraziamo Lorenzo per la tua disponibilità e ti auguriamo di poter realizzare ogni tuo progetto futuro. Buona giornata.

Grazie a voi e buona giornata a tutti.

Purtroppo non è stato un fine settimana tanto fortunato per il nostro pilota fiorentino, costretto a dover affrontare i numerosi inconvenienti alla propria moto. Siamo sicuri che riuscirà a far meglio il prossimo anno e tutti noi gli auguriamo di poter realizzare ogni suo obiettivo prefissato.

Mugello però vuol dire spettacolo e allora come concludere in bellezza? Abbiamo avuto l’onore di poter intervistare e conoscere il veterano del mondo sportivo Luca Pedersoli (11). Luca ha iniziato la sua carriera motociclistica nel 1991 e il suo palmares vanta importanti esperienze a livello mondiale in Superbike, Supersport ed Endurance. Negli ultimi anni è diventato anche un vero e proprio imprenditore fondando la Riding School (scuola di guida sportiva scelta da Mediaset per le proprie attività), la Free Riding (marchio leader nell'organizzazione delle prove libere) e la DSR (organizzazione di eventi in ambito motociclistico).

  • Ciao Luca e grazie per aver accettato di dedicarci qualche minuto. Sei soddisfatto di questo fine settimana oppure c’è qualcosa che avresti potuto migliorare?
Sono rimasto molto soddisfatto dei risultati ottenuti, forse l’unico rammarico è non aver effetuato un test prima dell’evento.
  • Questa tua passione per le moto come è nata?

Mio padre correva con le macchine ed arrivato a livelli molto alti in Formula 3 e Formula 2. E’ arrivato secondo a Monte Carlo, ha ottenuto dei buonissimi risultati ed è stato addirittura compagno di squadra di Nelson Piquet. Quindi fin da piccolo sono cresciuto in ambienti motoristici e mi sarebbe piaciuto guidare il Kart, ma purtroppo non ho mai ricevuto questo regalo. Quando poi ho finalmente ricevuto il motorino l’amore per le due ruote è sbocciato. Percorrevo le strade tortuose e di montagna monitorando il tempo che impiegavo per giungere alla tappa prestabilita. Negli anni successivi mi sono comprato una Cagiva Mito e partendo direttamente da casa ho partecipato alla mia prima gara.

  • Quali sono state le emozioni indimenticabili nei tuoi primi anni?

Sicuramente la vittoria nell'italiano di crono scalate di corsa su strada nel 1996 perché, nonostante fosse un campionato di un livello minore rispetto a questo a cui ho partecipato oggi, ho avuto l’onore di essere premiato all'età di 20 anni e per me è stata una grande emozione. Devo aggiungere anche la vittoria del trofeo Kawasaki Challenge nel 2000 e il podio nel campionato Superbike in una giornata di pioggia a Monza.

  • Ci hai raccontato le tue gare più belle, c’è una totalmente da dimenticare?

Quando ho corso il mondiale Superbike e in occasione di un weekend piovoso mi sono accorto che nessuno mi dedicava del tempo per poter apportare le giuste migliorie in vista della gara. Ho notato che tutti riversavano il proprio interessamento sul mio compagno di squadra, ma io volevo solo correre e ho deciso di non far caso a tali avvenimenti. Non vi nascondo che è stata un po' una sofferenza.

  • Come è nata la splendida idea di fondare la Riding School?

Nel 2000 correvo con il team Rosso Corsa nel torneo Kawasaki ed è stato lo stesso anno che ho vinto il trofeo Kawasaki Challenge e nell'accordo era stato pattuito che io nelle giornate di prove libere dovevo rivestire il ruolo di istruttore. Questa nuova esperienza mi è piaciuta tantissimo e ho capito subito che poteva essere un lavoro molto avvincente. Nel 2005 quando fu aperto l’autodromo di Franciacorta ho deciso immediatamente di prendere un mio spazio e dal quel momento ho iniziato le lezioni. Siamo circa 62 istruttori, tra cui troviamo dei top rider come Marco Melandri, Noriyuki Haga, John Hopkins, Cristiano Migliorati, Simone Saltarelli, Alessandro Del Bianco, Fabrizio Perotti e tanti altri. Ogni giorno nascono tante scuole di guida in pista, ma bisogna stare attenti perché tanti sono dei bravi istruttori ma vi sono anche tanti “cialtroni”. Io investo molto nei miei corsi e soprattutto sui piloti e chi meglio di loro può insegnarti i rischi e i piaceri di questo sport.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Io mi trovo benissimo nella Dunlop Cup perché è un campionato organizzato molto bene. Organizzo degli eventi per loro e da anni lavoriamo insieme, fin dal primo giorno della Riding School. Il contesto di questa organizzazione è stupendo perché abbiamo possibilità di girare in circuiti come il Mugello, Misano, Vallelunga e vorrei continuare il prossimo anno in questa categoria, fiducioso di poter avere la possibilità di partecipare un evento come questo al circuito Tazio Nuvolari.

  • Ti ringraziamo Luca per la tua disponibilità e ci auguriamo di poterti rivedere al più presto. Buona giornata.

Grazie a voi e buona giornata a tutti.


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