
Un appello inviato a tutte le amministrazioni comunali coinvolte nella multiutility, per chiedere dal 2025 il ritorno del Servizio Idrico Integrato (acqua, fognatura e depurazione) alla gestione pubblica. Attraverso una società che sia di "natura pubblica", che persegua un indirizzo pubblico.
A firmare l’appello sono i Sindaci Guglielmo Bongiorno di Cantagallo, Leonardo Borchi di Vaglia, Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino, Edoardo Prestanti di Carmignano e Riccardo Prestini di Calenzano. Una nota stampa uscita ieri mattina in modo preliminare rispetto all’approvazione ieri del bilancio di Publiacqua, e in attesa di una decisione definitiva sui rapporti fra Acea e i Comuni soci dell’area metropolitana.
"In questi anni - si spiega nella nota congiunta dei Sindaci pubblicata da La Nazione e condivisa sui Social dal Sindaco Borchi- la gestione mista pubblico - privato di Publiacqua ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue incoerenze. Troppo spesso sono mancati gli investimenti necessari per potenziare e rendere più efficiente la rete, troppo spesso sono mancate la visione e la consapevolezza che il servizio idrico non è un servizio come gli altri e non può soggiacere alle logiche del profitto. Con grande preoccupazione abbiamo dovuto prendere atto di una precipitosa e inspiegabile marcia indietro da parte di diverse amministrazioni sulla totale ripubblicizzazione del servizio, condizionate dalla prospettiva della nascita di una multiutility parzialmente privata e quotata in Borsa. Crediamo sia necessario imboccare una strada diversa , con società totalmente pubbliche".
Queste le parole rilasciate dal Primo cittadino di Vaglia Borchi:
"Come sindaco, insieme ai miei colleghi Guglielmo Buongiorno di Cantagallo, Edoardo Prestanti di Carmignano, Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino e Riccardo Prestini di Calenzano, abbiamo firmato un comunicato stampa che sollecita il ritorno del Servizio Idrico Integrato (acqua, fognatura e depurazione) alla gestione pubblica. Attraverso una società che sia di "natura pubblica", che persegua un indirizzo pubblico.
Ricordo che nel 2024 scadrà la concessione a Publiacqua SpA. Si pone la questione di dove i sindaci vorranno andare. Che scelte farà il Partito Democratico!?
La scelta della Multiutility va in senso inverso a tenere la gestione dell'acqua ( e dei rifiuti e delle reti del gas) nel solco dell'interesse pubblico.
Augh."
giannini antonio
sarebbe l'ora