Non è piaciuta ad Alessandro Draghi consigliere di FdI in Palazzo Vecchio la giunta programmatica che si è svolta per volere dalla sindaca Sara Funaro all’ex ciminiera di Novoli,
"L’ultimo luogo riqualificato in città che vogliamo dedicare ai giovani con un progetto di produzione e valorizzazione culturale che preveda arte, musica, cultura, spazi di aggregazione e socialità. Al lavoro anche su sicurezza, viabilità e tramvia, piano casa, commercio e ambiente. Sempre con un unico grande obiettivo: rendere Firenze una città più giusta, a misura di tutte e tutti." scrive la sindaca sul suo profilo social.
“Fratelli d’Italia non accetta - attacca Draghi - che il nuovo spazio polivalente sia ispirato al Fac dell’Avana. L’isola caraibica, ultimo residuo di un ideologia spietata e sanguinaria, non è il nostro modello di riferimento. Da anni si aspetta il completamento di un’opera e, finalmente, nel 2021 il bando per i 2000 mq di spazio a San Donato, destinati a tutti i cittadini da 0-99 anni.
Poi l’anno dopo l’ex sindaco Nardella vola a Cuba e si innamora dei vertici castristi della capitale, nasce in quel momento forse l’ispirazione? Ci dobbiamo anche aspettare che il centro verrà intitolato a Che Guevara?
Per accedere alla struttura che requisiti saranno imposti: tessera del PD e della Cgil in tasca?
Fratelli d’Italia Firenze non contesta al momento la scelta di utilizzo degli spazi interni, ma il grave messaggio politico che su tutti i quotidiani è stato trasmesso oggi da parte della giunta. Noi siamo per la libertà non per la dittatura”.