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Padre Pio da Pietrelcina, l'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza" e il libro di Vittorio Sgarbi "Arte e Fascismo"

A Celenza Valfortore l'architetto Dario Zingarelli incontra il professor Vittorio Sgarbi...

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Vittorio Sgarbi con l’arch. Dario Zingarelli Vittorio Sgarbi con l’arch. Dario Zingarelli © nc
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Da San Giovanni Rotondo, cittadina che ha molti legami con il Mugello in generale e Borgo San Lorenzo in particolare, per la figura del dott. Guglielmo Sanguinetti, riceviamo e pubblichiamo una interessante nota del collega Giuseppe Zingarelli nell’incontro con Vittorio Sgarbi.

Nell'incontro con il professor Vittorio Sgarbi avvenuto a Celenza Valfortore, in provincia di Foggia, l'architetto Dario Zingarelli, dopo aver svolto approfonditi studi riguardanti la vera storia della costruzione dell' ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza", ha comunicato all'insigne cultore e saggista dell'arte i dati storici di maggior rilievo emersi dalla sua ricerca iniziata circa nove anni fa, nel 2015, insieme all'architetto Gaetano Lombardi. Spicca il nome dell'architetto Sirio Giametta, originario di Frattamaggiore (Napoli), vero progettista dell'ospedale fortemente voluto da Padre Pio da Pietrelcina. Fu l'architetto frattese, infatti, a redigere le 40 tavole che composero il progetto dell'ospedale più conosciuto al mondo. Ciò avvenne tra ottobre e dicembre del 1940.

L'architetto Zingarelli ha inoltre consegnato al professor Sgarbi una copia autografata del libro scritto dal giornalista e Direttore di "Padre Pio Tv", dottor Stefano Campanella, dal titolo "Il medico con le scarpe rotte". È il primo libro che svela dopo 84 anni gli aspetti inediti della stretta collaborazione tra il dottor Guglielmo Sanguinetti (già medico condotto del comune di Borgo San Lorenzo nel Mugello) e Padre Pio nelle vicende storiche correlate all'erigenda realizzazione dell'ospedale tanto desiderato dall'umile frate di Pietrelcina. Il libro, in prospettiva, costituisce un'autentica pietra miliare riguardo alla figura del dottor Sanguinetti in quanto è la prima biografia ufficiale che ripercorre con dovizia di particolari le vicende della vita del medico "anticlericale" che laureatosi a Firenze nel 1919, si trasferì in seguito spinto dalla moglie Emilia da Borgo San Lorenzo, nel Mugello, a San Giovanni Rotondo.

Dopo aver conosciuto Padre Pio il dottor Sanguinetti divenne l'insostituibile "braccio destro" del "Santo del Gargano" nel seguire passo passo, dalla prima picconata del 16 aprile 1947 fino all'apertura dell'allora Poliambulatorio, il 25 luglio 1954, la nascita dell'Opera tanto cara al frate sannita: "Casa Sollievo della Sofferenza". Il 6 settembre 1954, giorno della improvvisa scomparsa del professionista mugellano, Padre Pio pianse con immenso dolore la perdita del suo più stretto collaboratore e amico fraterno al punto da rivolgersi con grande confidenza a Gesù, dicendogli: "Perchè non mi hai detto nulla? Se tu me l' avessi detto io te l'avrei strappato!".

Il Comune di Borgo San Lorenzo il 23 ottobre 2024 ha approvato all'unanimità  la delibera consiliare con la quale ha deciso di dedicare una via/piazza al dottor Guglielmo Sanguinetti, suo illustre concittadino. Il professor Vittorio Sgarbi, autore del libro "Arte e Fascismo", dopo aver ascoltato il resoconto dell'architetto Zingarelli ha dichiarato di conoscere sia la storia professionale dell'architetto Sirio Giametta, appartenente alla "Scuola napoletana di Architettura" e già assistente di cattedra dell'architetto Alberto Calza Bini, sia la storia del padre dell'architetto frattese, Gennaro Giametta, artista appartenente alla "Scuola napoletana di Pittura" tra la fine dell' Ottocento e l'inizio del Novecento. Il professor Sgarbi e l'architetto Zingarelli esprimevano opinione convergente nel ritenere che l'architetto Sirio Giametta sia stato ingiustamente dimenticato dalla storia ufficiale dell'architettura italiana del Dopoguerra. Ingiustamente dimenticato perché il progetto di "Casa Sollievo della Sofferenza" è di fatto l'unico progetto nella storia dell'architettura italiana ad essere stato redatto in pieno "regime fascista" e realizzato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Emerge che l'architetto Sirio Giametta è il vero progettista dell'Ospedale di Padre Pio, mentre non lo è mai stato Angelo Lupi, come  ufficialmente ha sempre sostenuto il Vaticano. L'architetto Dario Zingarelli nell'incontro avuto con il noto politico e storico dell'arte ferrarese rappresentava il dottor Stefano Campanella e anche gli eredi diretti dei principali protagonisti della costruzione della grande Opera tenacemente voluta e sorta grazie a Padre Pio.

L'avvocato Gennaro Giametta, di Frattamaggiore (Napoli), figlio dell'architetto Sirio Giametta; l'avvocato Gaetano Silvestre di Casandrino (Napoli); il Commendator Mario Verdecchia, di Roseto degli Abbruzzi (Teramo); Padre Guglielmo Alimonti, Ordine Frati Cappuccini di Pescara, ultimo discepolo vivente di Padre Pio da Pietrelcina;  il professor Emilio Marcone, ex Sindaco di Atri (Teramo); l'avvocato Domenico Colletti di Pescara; il dottor Gianfranco Vianale di Pescara; la signora Maria Vittoria Vianale di Pescara; il professore emerito agronomo, Massimo Candelori, di Roma, -Università di Perugia-; il noto pittore, maestro Andrea Petrone di San Giorgio la Molara (Benevento); il signor Pietro D'Alfonso di Roma; il pilota dell' Aeronautica Militare e Civile Italiana, Romano Filippini di Orvieto (Terni); il giornalista di OKMugello Aldo Giovannini, di Borgo San Lorenzo (Firenze); il professor Gaetano Silvestre, Pediatra, di Pescara; il professor Luciano De Sanctis, Geologo, di Fano (Pesaro e Urbino); il signor Andrea Zanaboni di Veroli (Frosinone); il Consigliere comunale della città di Siracusa, Paolo Romano, di Cassibile (Siracusa); il maestro di chitarra classica, Walter Salin, di Rovereto (Trento).

(Giuseppe Zingarelli) 

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