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Quando a Palazzuolo si lavorava la seta. Una bella storia di altri tempi

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lavorazione seta palazzuolo lavorazione seta palazzuolo © Gianfranco Poli
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L' allevamento del baco da seta venne iniziato dai monaci della Badia di Susinana intorno al Seicento, mentre la pianta del gelso, il Moro, era già presente sul territorio dal '400. Modesti erano i ricavi di questa manifattura fino al XIX° sec.

La lavorazione era molto lunga e iniziava in primavera con l' acquisto delle uova del baco da parte di un latifondista che le affidava ai suoi contadini con cui avrebbe diviso il ricavato della vendita. Il contadino consegnava le uova alle donne che le conservavano nel petto, usato come rudimentale incubatrice.

Una volta schiuse le uova i bachi venivano posti nei fondi dove gli animaletti venivano nutriti con abbondanti dosi di foglie di gelso e quando erano sufficientemente grandi venivano spostati nei telai fino a che mutavano di colore e cessavano di mangiare. A quel punto venivano posti su delle fascine di ginestra dove alloggiavano fino a che, cessato il ronzio della produzione del bozzolo, venivano raccolti e portati al mercato.

Il mercato della seta si svolgeva due o tre giovedì di giugno nella piazza del comune (oggi dedicata ad Ettore Alpi, allora ad Umberto I°) dove l'amministrazione faceva stendere un gran telone bianco "Il pavaglione" per proteggere la merce dal sole o dalla pioggia. Inoltre veniva messa a disposizione una bilancia a piatto per la pesatura della mercanzia.

Questo mercato durò fino agli anni trenta quando non venne più ritenuto redditizio questo sforzo lavorativo. Fino alla fine dell' 800 era attiva la prima industria locale da parte di Pietro Zavagli. Nella filanda,che era l'industria più importante, lavoravano 5 uomini e 30 donne per tre mesi all'anno.

Si trovava dietro la casa di don Pietro del Bene Giannotti (ora casa Macchi) e aveva otto caldaie a quattro fila-una di esse è ancora visibile. Era molto rinomata, la filanda, per aver prodotto fra l'altro della seta che aveva vinto premi e riconoscimenti oltre che all'Esposizione di Firenze, all'Esposizione di Parigi del 1851, la medaglia d'argento addirittura, in virtù della professionalità delle maestranze che erano state istruite da “tecnici” provenienti da Fossombrone su invito di Pietro.

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Commenti 1
  • Cristina

    La mia maestra di Palazzuolo, signora Luisa Leonardo, alle elementari (periodo anni '70) ci fece studiare il baco da seta, ne ordinò e fece allevare da alcune famiglie di nostri compagni di classe. Consiglio anche oggi di ripetere l'esperienza...chissà

    rispondi a Cristina
    dom 16 febbraio 2020 08:55