La redazione di OKMugello ha deciso di intervistare tutti i Capitani dei singoli rioni in modo da far conoscere e apprezzare ancora di più il Palio di san Lorenzo. Iniziamo con questa prima intervista al Capitano antonio Cioni del Rione Giallo di Santa Lucia per proseguire poi con tutte le altre in ordine sparso. seguiteci e venite al Palio a tifare il vostro colore preferito.
Antonio Cioni è borghigiano da sempre è assolutamente fiero di esserlo. Conosciamo meglio questo capitano coraggioso. Un capitano molto motivato per un ruolo importante, quello di riportare agli antichi fasti un Rione rifondato quest’anno.
Il tuo Rione in cosa si differenzia dagli altri?
Ci differenziamo dagli altri Rioni per tre motivi. Il primo è che abbiamo partecipato al Palio fin dalle prime edizioni; il secondo è una caratteristica che ci accomuna al Rione Zeti Crocefisso e sta nel fatto che facciamo parte degli unici due quartieri storici rimasti; il terzo riguarda il fatto che nonostante la sua storicità, il Rione è stato rifondato quest’anno.
Come viene vissuto il palio nel Rione? Soltanto all’avvicinarsi dell’evento o anche durante l’anno?
Proprio perché siamo un Rione “nuovo”, il Palio di quest’anno avrà un significato particolare. Fin dai primi mesi del 2023 ci siamo mobilitati per ricreare il vecchio gruppo direttivo, di stare insieme e fare qualche incontro per riformare la nostra squadra. Con l’avvicinarsi del Palio siamo diventati sempre più attivi, cercando la forma migliore per poter competere con gli altri.
Chi sono i partecipanti più attivi? C’è una persona in particolare? Ci sono più giovani o più donne? Bambini e famiglie partecipano?
All’interno del nostro Rione ci sono delle famiglie con bambini piccoli e mi auguro che un giorno siano loro le nuove leve. Per quanto riguarda i partecipanti più attivi, magari c’è chi è più assiduo perché ha ruoli di maggior responsabilità, ma direi che siamo tutti allo stesso livello.
Come vengono scelti i partecipanti ai vari giochi?
La scelta dei giocatori è stato uno degli aspetti più complicati, per cui quest’anno abbiamo optato per la volontarietà: abbiamo cercato noi potenziali giocatori e abbiamo accolto tanti ragazzi che si sono offerti spontaneamente. Durante l’anno abbiamo poi fatto delle prove e degli allenamenti dobbiamo inserito gli elementi che ritenevamo più opportuni.
Ritieni che il Palio, nato da pochi anni, sia un evento di coesione paesana o solo un evento caratteristico a uso di eventuali turisti?
Il Palio, una manifestazione piuttosto giovane, si è rivelato da subito un potente mezzo di aggregazione paesana. Questo è ancor più vero quest’anno che siamo tornati “in piazza”, come dico sempre, siamo tornati nel luogo dove il Palio è nato.
Per finire, progetti per il futuro?
Per il futuro mi auguro che il Palio continui a crescere, che diventi sempre più bello e capace di portare sempre più persone. Per quanto riguarda il mio Rione, lavoreremo perché le nuove basi gettate quest’anno diventino sempre più solide e che ci permettano di crescere e diventare sempre più forti. Viva Borgo San Lorenzo e sempre forza gialli!