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Da Caterina Tortoli, animatrice delle Agorà democratiche nel Mugello, il resoconto della nuova Agorà democratica, che si è svolta a Dicomano:
Grande partecipazione e voglia di confronto all’Agorà Democratica di Dicomano
DICOMANO - Ex Macelli di Dicomano gremiti il 15 maggio per l’Agorà Democratica sulla sfida energetica, evento che ha visto circa 120 partecipanti in presenza e più di 860 che hanno seguito la diretta Facebook. Un altro incontro di democrazia partecipativa nel Mugello, dove è stato possibile scambiare nozioni, dati e idee di natura scientifica ed etica al contempo. Moderati da Caterina Tortoli e Federico Magherini, sono stati molti gli interventi programmati che hanno lasciato enormi spunti di riflessione, i quali sono stati resi manifesti durante il dibattito successivo.
Un tema, quello dell’energia, complesso se si pensa che ci riguarda tutti e tuttavia molte sono le implicazioni di cui bisogna tener conto e che a prima vista sono inafferrabili. La sfida di affrontare un tema del genere, fortemente voluta dai ragazzi organizzatori, è stata ben raccolta dal Sindaco di Dicomano Stefano Passiatore, il quale ha fatto il saluto di apertura ricordando quanto sia importante che la conoscenza scientifica venga diffusa non solamente nelle aule universitarie, invitando a tornare a discutere nelle piazze, nei quartieri delle città, spiegando inoltre che un tema del genere era importante che fosse affrontato proprio a Dicomano, vista la possibile installazione dell’impianto eolico che riscuote alcune contrarietà.
Altra grande sostenitrice dell’Agorà è stata Chiara Minozzi, Capogruppo di Maggioranza del Comune di Dicomano, che invece ha chiuso gli interventi programmati, coronando quanto affermato dal Sindaco poiché ci ha ricordato la necessità di intraprendere sfide anche di lunga durata per pensare ad un futuro più pulito. Tra Passiatore e Minozzi si sono esposte diverse voci autorevoli, a partire dal geografo Andrea Pase, il quale ha puntualizzato come occorra considerare la scala degli eventi includendo nella riflessione tutti coloro che subiscono l’impatto dei cambiamenti climatici, tema ripreso anche dal professore universitario Franco Bagnoli che ha messo in luce il fatto che gli eventi storici siano in gran parte dovuti alle mutazioni del clima.
Inoltre, il mugellano Giacomo Tagliaferri ha ricordato le potenzialità del nostro territorio e come sia importante utilizzare le rinnovabili per preservarlo. Un altro intervento che ha insistito sulle rinnovabili è stato quello del professore di Padova Arturo Lorenzoni, che ha sottolineato come quella che stiamo vivendo non sia una transizione, ma una vera e propria svolta ecologica e, affinché questa sia possibile, come affermato dal professor Manfrida di Firenze, bisogna intervenire su vari settori, tra i quali quello industriale. Quando si parla di energia, non è possibile esimerci di trattare al questione del gas, con particolare riferimento alla dipendenza dal gas russo. Su questo infatti si è esposta l’Eurodeputata e Segretaria Regionale Simona Bonafè, invitando ad investire con sempre maggior forza nelle energie rinnovabili, favorendo il permitting sul fronte della democrazia, per essere sempre più liberi dalla dipendenza dalla Russia.
Vicina a queste considerazioni è stata anche l’esposizione della professoressa di RomaTre Valeria Termini, che, con fare gentile e composto, ha informato i presenti sui dati reali della dipendenza del gas: l'Italia non è dipendente dal gas russo tanto quanto i giornali descrivono. Infatti, il 40% del gas per consumo energetico proviene dalla Russia, per un totale del 16% rispetto al totale. Occorre dunque non distogliere l’attenzione dalle possibilità che abbiamo. Particolare interesse ha riscosso l’intervento di Lorenzo Bigazzi, studente magistrale e membro del Comitato “Nucleare e Ragione”, che ha suscitato diverse voci contrarie che, durante il dibattito, si sono espresse, pur restando in un’atmosfera di rispetto gli uni degli altri, come hanno invitato a fare i moderatori fin dall’inizio, ricordando la frase che per molto è stata attribuita a Voltaire “Non condivido quello che dici ma darò la mia vita affinché tu possa dirlo”.
L’ambito del Nucleare ha riscosso molte voci sia pro sia contro ma quello che è emerso, come indicato dai ragazzi mugellani Giosuè Sbrocchi, Marco Pili e lo stesso Federico Magherini durante il loro dettagliato intervento è stata la necessità di aprire un dibattito ampio su queste tematiche, senza tralasciare alcun aspetto. Non sono poi mancati gli interventi da remoto. Sono infatti intervenuti a distanza Chiara Braga, membro della Segretaria Nazionale e responsabile della transizione ecologica, che ha appunto parlato di come si debba fuggire dalle semplificazioni del tema energetico, Donato Speroni, membro dell’ Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Franco Bernabé, presidente delle Acciaierie d’Italia e Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. In conclusione, si è trattato di una mattinata adatta a tutti coloro che sono disposti ad ascoltare, discorrere con altri, e perché no, anche cambiare idea, perché come disse Winston Churchill “chi non cambia idea, non cambierà nulla nella Storia”.