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Domani online l'evento dei comuni di Pelago e Pontassieve sulla violenza contro le donne

Cosa può fare la politica e, soprattutto, cosa deve fare perché l’eliminazione della violenza di genere non resti solo un intento ma possa essere una realtà? Questa la domanda a cui si proverà a dare una risposta

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Violenza contro le donne Violenza contro le donne © Alexas_Fotos da Pixabay
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Domani, mercoledì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si svolgerà ll'iniziativa online “Violenza contro le donne: non solo questione femminile”. L'evento sarà trasmesso in diretta dalla pagina facebook @PontassieveCultura e ritrasmesso dalle pagine del Comune di Pelago e dello Spi-CGIL dei due comuni della Valdisive. Parteciperanno, per un saluto, i sindaci Monica Marini e Nicola Povoleri e, a seguire ci saranno contributi di rappresentanti del Centro Uomini Maltrattanti e dell’associazione Artemisia, dello Spi-CGIL, nonchè gli interventi della consigliera delegata alle Pari Opportunità del Comune di Pelago Giulia Lazzeri e dell’assessore alle politiche di Genere del Comune di Pontassieve, Jacopo Bencini.

Una diretta di un’ora in cui ci sarà anche lo spazio per proiettare il video che gli studenti di alcune classi dell’Istituto Balducci hanno realizzato per il progetto della "Rete Re.a.dy" sulle discriminazioni di genere portato avanti dal Comune di Pontassieve con IREOS, finanziato dalla Regione Toscana, a cui seguiranno letture tratte dal libro “Un genere di abbecedario”.

Si parlerà della violenza nella sua espressione più terribile, che sfocia nello stupro e nel femminicidio, ma anche di quelle forme di violenza striscianti, che innervano tutti i livelli della nostra società e che fatichiamo, troppo spesso, a riconoscere. Dalla violenza economica a quella psicologica, dal mobbing allo stalking, fino alle offese sessiste e al revenge porn che, con i social e le piattaforme di messaggistica istantanea, sono ormai fenomeni tanto preoccupanti quanto diffusi, non solo tra i giovanissimi.

I numeri della violenza di genere in Italia ancora spaventano perché sono quelli di un Paese che culturalmente non riesce ad emanciparsi da una visione in cui la donna è relegata in secondo piano: il report dalla Polizia di Stato aggiornato al 2019 parla di 88 vittime ogni giorno (una donna ogni 15 minuti). Il gender gap a livello politico ed economico non è quello di un Paese che vuole definirsi una democrazia avanzata e ancora troppe sono le persone che imputano alla donna una qualche colpa in caso di violenza.

Anche la pandemia sta colpendo le donne più degli uomini, perché più fragili economicamente e perché sempre più spesso chiamate a scegliere tra il ruolo di cura domestico e il proprio lavoro, quando non costrette, addirittura, dalle restrizioni a vivere con i propri carcerieri. Cosa può fare la politica e, soprattutto, cosa deve fare perché l’eliminazione della violenza di genere non resti solo un intento ma possa essere una realtà? Questa la domanda a cui si proverà a dare una risposta.

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