Donne e violenza. Una storia (mugellana) per non dimenticare © n.c.
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne OK!Mugello ha scelto di pubblicare la testimonianza di una lettrice che, già ospitata in passato sulle nostre pagine, parla con amarezza della sua storia (accaduta in Mugello) fatta di soprusi e violenza prima e poi, dopo la morte del marito, di indifferenza ed emarginazione. Una riflessione per tutto il nostro territorio:
Mi sarei aspettata, dopo aver sofferto per gli abusi del mio compagno, almeno più umanità nei miei confronti dopo la sua morte. Ma così non è stato. Avrei voluto raccontare come è andata la mia vita dopo due anni dalla sua morte. Una vita ormai come tante altre, di chi non ha avuto nessun futuro davanti a se; solo sofferenza per come hai lottato per andare avanti. Tutto e rimasto immutato come prima. Nonostante abbia dovuto con immenso dolore allontanare i figli da tutta quella sofferenza; tutti o quasi tutti si son rivelati per quello che son sempre stati. Ho avuto pochi aiuti; e dopo le sofferenze e le angherie mi sono sentita tradita anche dalla società. Mi sono sentita estranea in un Mugello dove credevo di trovare un futuro dopo aver vissuto con il terrore. Oggi, dopo due anni di calvario di vita come donna ferita delusa amareggiata (che avrebbe voluto solo un lavoro dignitoso e una casa più vicina al paese per non vivere più in quell'isolamento che mi era stato imposto) sono stata dimenticata; e come me tante altre. Il 25 novembre dovrebbe in realtà essere tutti i giorni dell' anno per non dimenticare la violenza sulle donne. Vorrei dire a chi vede vede o pensa che ci sia una vittima un amica un parente: non chiudete gli occhi, aprite i vostri cuori. Aiutate, indagate, denunciate... Una donna che si sente tradita dalla società e dimenticataNota per i lettori: siamo intervenuti sul testo per renderlo più chiaro in quanto la signora è di origine straniera, ma abbiamo lasciato naturalmente invariata la sostanza del contenuto. Allo stesso modo, naturalmente, non renderemo pubblico il suo nome o le sue generalità. La redazione



Angela ugolini
Io non mi drogo ne sono alcolizzata e nemmeno lo era il mio compagno,venti anni insieme il suo carattere era narcisista si e rivelato dopo della nascita dei figli si sentiva inferiore nella societ ed si era costruito un muro fatto di marmo anche il suo mondo lavorativo lo ha fatto diventare un uomo cattivo nei miei ed dei figli ,in questa storia mia personale io oggi dopo due anni ed oltre che la cattiveria esiste palpabile al tatto ed nel tempo...
Mugelli Giampiero
la violenza in se per se un atto da condannare ci sono violenze di ogni tipo che distruggono una persona completamente e dovrebbero essere condannate con pene certe senza attenuanti una volta accertata che effettivamente esiste. Specialmente sulla donna e ancor peggio sui bimbi. Esistono pure violenze in famiglia di donne contro il marito e figli in percentuale del 2 su 10 casi, ci sono violenze costruite portate all'estremo per far si che l'uomo o la donna arrivi al momento della pazzia omicida.. i casi sono molti specialmente da parte de.gli alcolisti e dei drogati, diventato una guerra sociale da provvedimenti seri per il bene e la tutela di tutti