E' così che il circolo ANPI di Londa ha commentato il controverso episodio che ha visto protagonista Elon Musk, accusato di aver compiuto un gesto riconducibile al saluto nazista durante un recente evento pubblico. Una vicenda che ha sollevato un'ondata di indignazione e dibattiti a livello internazionale.
Secondo l'ANPI, il gesto di Musk rappresenta molto più di un momento di eccesso o di scarsa riflessione. "Quello di Elon Musk è la rappresentazione teatrale consapevole e follemente lucida di una mostruosità che, ottant’anni dopo, è tornata all’improvviso possibile riprodurre davanti a un pubblico in delirio," si legge nella dura dichiarazione diffusa dal circolo. Parole che non lasciano spazio a interpretazioni ambigue e puntano il dito contro una pericolosa "sdoganazione" di simboli e atteggiamenti legati ai regimi totalitari.
L'ANPI denuncia con forza come il gesto non solo legittimi una visione del mondo violenta e autoritaria, ma rischi di diventare un fenomeno virale, normalizzato attraverso la potenza mediatica e tecnologica di Musk. "Il saluto nazista è stato appena legittimato e reso persino cool agli occhi di milioni di persone e ragazzi che quel gesto non sanno neppure cosa voglia dire, ma che cominceranno a riprodurlo come se fosse un meme," prosegue il comunicato, evidenziando il rischio che il gesto si trasformi in un simbolo moderno svuotato del suo contesto storico, ma non meno pericoloso.
L'accusa non si limita all'episodio in sé, ma traccia un parallelismo inquietante con le derive autoritarie del passato. "Musk, più ancora di Trump, ha la stessa megalomania delirante di un Hitler e un Mussolini, solo con una concentrazione di risorse economiche e di potere che i due dittatori insieme non avrebbero sognato di avere con tre guerre mondiali e dieci vite," si legge ancora nella nota. Un'affermazione che getta un'ombra lunga sulle responsabilità etiche di chi, come Musk, esercita un potere globale senza precedenti.
Il circolo ANPI di Londa conclude con un monito, ricordando che "sappiamo sempre come inizia" e che la storia, purtroppo, tende a ripetersi. Un richiamo a mantenere alta la guardia contro la normalizzazione di simboli e gesti che evocano un passato tragico, ma mai così distante da essere considerato definitivamente superato.
Questa polemica solleva interrogativi profondi sul ruolo e l'influenza delle grandi personalità pubbliche e sul pericolo che l'assenza di una chiara condanna possa alimentare la diffusione di ideologie che la storia ha già duramente condannato.
Paolo
ricordo sommessamente il pensiero di Leonardo Sciascia ...