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La poltrona del Sindaco: Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni si racconta

Proseguono le interviste di OKNews24 ai Sindaci uscenti nei comuni del Mugello a cura del nostro direttore Nadia Fondelli.

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Paolo Omoboni Paolo Omoboni © OkNews24
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Eletto Sindaco al secondo mandato nel giugno del 2019 dopo il ballottaggio Paolo Omoboni, nato a Borgo San Lorenzo nel 1978, laureato e impiegato in amministrazioni ed enti pubblici si racconta alla fine della sua decennale esperienza di Sindaco del suo paese che ha guidato nel suo ultimo mandato alla testa di una coalizione di centrosinistra formata dalle liste del Partito Democratico, la lista Città Aperta e la lista Civicamente.

Sindaco Omoboni il suo mandato è stato caratterizzato dall'emergenza covid, che è stata indubbiamente la crisi più grave che il nostro paese ha conosciuto dalla fine della seconda guerra mondiale. Partiamo da qui, che momento è stato?
Difficile e imprevedibile, con molta incertezza e paura del futuro.
Il Sindaco sente sempre la responsabilità della comunità che amministra, in quel momento particolare tutto era accentuato.
C’era l’esigenza di rendere disponibili i dispositivi di protezione, c’era la necessità di far rispettare le normative, ma c’era soprattutto la consapevolezza di dover usare il buonsenso per non esasperare le tensioni sociali.
Borgo San Lorenzo ha affrontato il tutto come una comunità coesa, tante persone in quel momento complicato si sono messe a servizio degli altri, con il volontariato che ha lavorato unito per le esigenze di tutti, con la macchina comunale che nonostante tutto non si è mai fermata, con le Forze dell’Ordine che hanno dato un importante contributo.
Ancora oggi dico grazie a tutti loro, come ringrazio ogni singolo cittadino borghigiano.

La pandemia le ha lasciato in eredità un maggiore rapporto diretto con i cittadini?
Fin dal primo mandato ho sempre creduto nell’ascolto dei cittadini. Che fossi io o che fossero gli Assessori tutti hanno sempre trovato un interlocutore con cui parlare. Il Covid ha cambiato le cose perché ha imposto la distanza, ma abbiamo ripreso le abitudini appena le condizioni ce lo hanno permesso. Gli appuntamenti sono proseguiti, le riunioni con la cittadinanza sono ricominciate. Abbiamo aperto nuovi canali di informazione, nuove modalità per le segnalazioni, abbiamo colto l’occasione forse per ampliare le modalità di rapporto ben oltre quelle in presenza.

Un programma quello del suo secondo mandato giocoforza di fatto dimezzato dalla pandemia e poi il ritorno alla normalità. E' stato difficile?
Non sono cambiati gli obiettivi del programma, sono cambiati i tempi per arrivarci e anche le modalità.
Il PNRR ha aperto nuove possibilità, la crisi energetica ha causato nuovi problemi, ma siamo riusciti a concludere molte cose e ad avviarne tante altre anche ben oltre a quelle previste dal programma. Penso alle nuove scuole, alla casa della salute, ai nuovi alloggi per case popolari, mentre tanti altri lavori li abbiamo conclusi o li concluderemo presto come l’apertura di Via Don Sturzo, Piazza Martiri della Libertà, gli interventi sulle frane, altri ancora li stiamo vedendo partire, il nuovo Centro Piscine Mugello, il Romanelli, la nuova Villa Pecori, il Foro Boario. E solo per citarne interventi che cambieranno volto a Borgo San Lorenzo e daranno opportunità a tutti.

Dopo la pandemia anche il tessuto commerciale borghigiano è cambiato?
Per fortuna il nostro tessuto commerciale è tradizionalmente solido. Abbiamo visto cambiare alcune modalità, come l’incremento dell’asporto, delle consegne a domicilio. Quello che dobbiamo continuare a fare è rendere il nostro paese attrattivo perché la concorrenza è tanta sia virtuale che tradizionale e questo non lo possiamo negare.
Il commercio di vicinato è quello che soffre più della concorrenza dello shopping on line, aumentato durante il covid. Solo valorizzando i centri commerciali naturali e creando atmosfere, servizi, esperienze, potremmo rilanciare il commercio nel centro storico.

Parliamo di cultura e turismo
Abbiamo lavorato molto a livello di Unione sul fronte promozione e turismo con tante iniziative che si sono svolte sul territorio e con altrettante che hanno portato Borgo e il Mugello nelle più importanti manifestazioni del settore. La nostra offerta di ospitalità si conferma diffusa e a misura di turismo adatto a tutti. 
Per quanto riguarda la cultura, abbiamo continuato a proporre tantissimi eventi, festival nuovi e ormai consolidati a livello regionale e nazionale, come Mugello da Fiaba e l'Ingorgo Letterario, fino al cuore del nostro liberty, con gli eventi su Galileo Chini. Proprio in tema liberty come non ricordare il percorso che abbiamo strutturato su Borgo San Lorenzo dove i luoghi più significativi con le opere Chini sono contrassegnati da cartelli dotati di Qr-code che ne raccontano la storia, un percorso che nel progetto si amplierà alle frazioni e al Mugello tutto. 
E poi il progetto di mandato sulla cultura per eccellenza, che stiamo realizzando grazie agli investimenti che siamo riusciti ad attrarre dal PNRR: la ristrutturazione di Villa Pecori Giraldi che diventerà la cittadella della cultura del Mugello. Ospiterà la Biblioteca di Borgo, avrà sale lettura, caffè letterario, con il parco che sarà un punto vivo e vitale del progetto, le sale convegni, il Chini Museo e il Chini Contemporary.

Capitolo trasporti, ne vogliamo parlare?
Capitolo complicato. Le notizie di cronaca parlano chiaro, come altrettanto chiare sono le nostre richieste.
Il trasporto pubblico su gomma e rotaia deve essere efficiente e certo. Deve garantire collegamenti funzionali sia per i lavoratori che per il turismo. Sul trasporto ferroviario nonostante le cabine di regia e le riunioni la situazione non cambia mai.
Grazie anche al nostro lavoro finalmente sono state applicate le penali, ma non basta. 
Il servizio non è accettabile così, e capisco che i pendolari si stiano chiedendo se è giusto pagare un servizio che di fatto non è garantito, se non si riesce a tornare a casa o andare a lavoro. 
Come ho detto abbiamo lavorato per far applicare finalmente le penali, abbiamo ottenuto un nuovo treno con partenza da Firenze alle 21.40, ma voglio essere chiaro: è solo il punto di partenza. 
Sul tema del trasporto su gomma e sul lotto debole, come Unione dei Comuni, abbiamo fatto la richiesta che l'avvio venga quanto meno posticipato e comunque non si parli assolutamente di tagli ma di organizzazioni che rendano più efficiente il servizio. E ho visto che sul tema è passato un impegno formale del consiglio metropolitano.
Per quanto riguarda lo scudo verde direi che la battaglia di territorio di togliere l'obolo a chi viene dai territori al di fuori del comune di Firenze ha avuto esito positivo nel nuovo accordo dello scudo verde, e questa certamente è una notizia positiva per chi si muove dai nostri comuni verso Firenze.

Migranti. Qual è l'esperienza della sua comunità?
Borgo San Lorenzo ha sempre avuto uno spirito accogliente. E’ una comunità aperta e inclusiva, ma come tutti i fenomeni che ci troviamo ad affrontare deve essere gestito e non imposto. L’accoglienza deve essere diffusa e deve consentire integrazione, non deve essere mero assistenzialismo o emergenza, e certamente il sistema che da anni sviluppiamo nel Mugello, quello del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), è funzionale alla vera integrazione

Opere pubbliche, scuole e strade: soddisfatto di cosa ha fatto?
Si può sempre fare di più e meglio, ma sono molto soddisfatto. Abbiamo adeguato e fatto lavori importanti in tutte le scuole per oltre 15 milioni di euro, tra opere fatte e in partenza. Siamo tornati a camminare su marciapiedi belli, e nuove strade: un intervento senza precedenti, solo nell’ultimo anno, circa due milioni di lavori tra asfalti e marciapiedi. Ricordiamoci come erano le principali piazze e marciapiedi 10 anni fa, e come sono ora.
Nelle prossime settimane partiranno importanti rifacimenti e adeguamenti come il ponte La brocchi, l’asfalto su Viale Kennedy, abbiamo affidato la gestione dell’illuminazione pubblica e sono stati sostituiti tutti i punti luce con nuovi a led, mentre nelle prossime settimane inizieranno gli interventi sulle linee elettriche da sistemare.
Altra buona notizia è la consegna dei lavori della nuova palestra del Chino Chini. Altro risultato storico, oltre 4 milioni di intervento della Città Metropolitana. Soddisfatto quindi direi di sì, anche se qualche rammarico resta perché è difficile dare tutte le risposte necessarie. Diciamo che il prossimo sindaco avrà molte meno piazze, strade, marciapiedi da rifare.

Oltre alla pandemia il terremoto, non si è fatto mancare niente...
Aggiungerei l’alluvione. Sono momenti in cui sei chiamato a fare i conti con qualcosa di più grande e soprattutto con quello che viene durante e dopo: gli aiuti ad aziende e famiglie, ripartire, ricostruire. Ma anche lavorare per ottenere risorse e progetti.
Ricordo quello che abbiamo fatto e quello che continuiamo a fare per le criticità che interessano Sagginale, primo fra tutti il piano di laminazione delle piene con Bilancino in modo da non far sovrapporre le piene della Sieve con i rilasci dalla diga.
Pensate che nel corso dell’evento di novembre il lago ha trattenuto circa 15milioni di metri cubi di acqua
Il torrente Corolla ha retto grazie anche agli interventi che abbiamo portato a termine per circa 200mila euro con l’allargamento del suo alveo, con il vecchio ponte lì vicino demolito e ricostruito in modo da non ostacolare il deflusso delle acque in caso di piena, è stata ripristinata la palificata esistente a protezione della sponda sinistra del torrente, tra il nuovo ponte e la Sieve.
La Regione Toscana sta effettuando un ulteriore intervento per la mitigazione del rischio in particolare sul lato destra Sieve dove sono presenti molti fossi provenienti dalla zona a monte che quando la Sieve è in piena non riescono a defluire.

Qual è stato il successo di cui è più orgoglioso?
Aver dato una mano a realizzare, grazie a società sportive e volontari, dei progetti che hanno messo al primo posto ragazze e ragazzi che avevo meno opportunità degli altri. Abbattere le barriere, essere insieme nella diversità di ognuno. Penso al progetto Baskin, che sposa basket e integrazione, che rende tutti protagonisti, importanti e decisivi per il gioco, indipendentemente dalla propria abilità. E al Progetto InSport che amplia il concetto del Baskin e lo propone a livello di sport di squadra inclusivo, dove ogni giocatore partecipa con il proprio grado di abilità e competenze. Un bel progetto che spero in futuro coinvolga sempre più società sportive. 

Un cruccio che gli rimane a fine mandato?
L’Ex ospedale di Luco. 
Resta un immobile in cui crediamo, che rappresenta la storia della frazione e del nostro Comune. Mi resta il rammarico di non aver visto rinascere la struttura con una nuova destinazione. Ci abbiamo provato in tutti i modi, io personalmente ho accompagnato decine di persone potenzialmente interessate. Bene gli investimenti sulla copertura bene il fatto che anche il Maggio crede nelle sue potenzialità, spero nei prossimi mesi si possa presentare un progetto concreto.

Lei cosa farà da grande?
I miei 10 anni da sindaco sono stati 10 anni "di servizio"; al mio Comune. Finito il mandato tornerò al mio lavoro da cui sono in aspettativa, sarò sempre pronto a dare una mano per il mio Comune e la mia comunità, ci possono essere tanti modi, soprattutto nel volontariato. Poi, se non sarò esonerato, continuerò a coltivare la mia passione di allenare i bambini delle scuole calcio.

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