OK!Valdisieve

Pontassieve, il comune accoglie i piccoli Saharawi

Saranno in paese fino al 20 agosto.

  • 161
 piccoli Saharawi in comune piccoli Saharawi in comune © comune di Pontassieve
Font +:
Stampa Commenta

Nella mattinata di oggi, venerdì 11 agosto 2023, l’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’Assessore alla Cooperazione Internazionale Jacopo Bencini assieme ai consiglieri comunali Martina Betulanti, Loreno Nenci e Vincenzo Lobascio, ha accolto il gruppo di Piccoli Ambasciatori di Pace Saharawi, che si fermeranno a Pontassieve fino al 20 agosto prossimo. Alla piccola cerimonia era presente Abdellahi Bucheiba,  rappresentanza in Toscana del Fronte Polisario.

Come ormai da oltre 30 anni, salvo una pausa forzata durante la pandemia durante la quale il Comune supportò azioni di “accoglienza alternativa” nei campi profughi, un gruppo di bambine e bambini Saharawi viene in Valdisieve per un periodo di tranquillità, svago ma anche di visite mediche e per farsi portatori della causa del loro sfortunato popolo, costretto dal 1975 all’esilio nelle durezze del deserto roccioso dell’ovest dell’Algeria. L’ex colonia spagnola del Sahara Occidentale, infatti, non ha mai portato a compimento il proprio processo di autodeterminazione e decolonizzazione per via dell’invasione del vicino Marocco, con il quale è in conflitto ormai da quattro decenni.

Le condizioni di vita nei campi profughi Saharawi in Algeria sono da sempre precarie e d’estate, con temperature che possono raggiungere i 50° gradi, la vita diviene quasi impossibile. Per questo la storica associazione pontassievese Saharawinsieme, assieme ad un gruppo di associazioni, movimenti, gruppi parrocchiali e privati di tutta la Valdisieve e del Valdarno organizza ogni anno un lungo periodo di accoglienza che vede il gruppo accolto a Rufina, Rignano sull’Arno, Dicomano, Londa, nel Chianti, a Pratovecchio-Stia ed infine proprio a Pontassieve, presso la scuola Munari nel quartiere dei Villini.

Il nostro Comune è stato il secondo in Italia a stipulare un Patto di Amicizia con una tendopoli Saharawi ormai molti anni fa, come ogni anno non ci tiriamo indietro nel sostenere le associazioni che come ogni anno rendono possibile l’impossibile, ossia un mese e mezzo di accoglienza in Italia corredata di visite sanitarie e ospedaliere per bambine e bambini, spesso affetti da patologie altrimenti non curabili nel deserto” – dice l’Assessore Bencini. “Peraltro viviamo un momento molto negativo per la causa Saharawi, visti i recenti accordi internazionali stipulati dal Marocco con paesi del Medio Oriente che includono la sovranità marocchina – mai riconosciuta dalle Nazioni Unite – sul Sahara Occidentale; questo non può che spingerci verso un sempre maggiore attivismo, anche come Enti Locali facenti parte delle rete solidale”.

Lascia un commento
stai rispondendo a