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Pontassieve ricorda Sara Cerrini Melauri,la donna che rivoluzionò il metodo di insegnare nei '50/'60

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Sara Cerrini Melauri nella scuola di Doccia  con alcuni suoi alunni Sara Cerrini Melauri nella scuola di Doccia con alcuni suoi alunni © Comune di Pontassieve
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Sara Cerrini Melauri, la maestra protagonista del rinnovamento pedagogico della scuola elementare dell'immediato secondo dopoguerra, avrebbe compiuto 100 anni domenica 21 giugno.

L’associazione “Il Paese sulla Collina – Sara Cerrini”, insieme al Comune di Pontassieve avrebbe dovuto ricordare questa data con un convegno e una mostra a lei dedicati, che a causa dell'emergenza sanitaria non avverranno, per valorizzare l'esperienza dell'insegnamento elementare condotto da Cerrini Melauri nella scuola di Doccia.

La maestra, scrittrice e pittrice Sara Cerrini Melauri fu protagonista insieme a Mario Lodi e Bruno Ciari, di una vera stagione di rinnovamento per le metodologie di insegnamento scolastico, un metodo vicino al “movimento di cooperazione educativa” che aveva come modello Célestin Freinet . Freinet era fautore di una scuola attiva e propositiva che insegnava ai bambini a partire dalla vita reale e dall’osservazione naturale per conoscere le cose procedendo sostanzialmente per tentativi ed errori. Un metodo che vuole formare cittadini consapevoli, capaci prima di pensare e di guardare oltre e che ancora oggi affermano il concetto di libertà. Un metodo nasce da una ricerca dalla capacità di sperimentare e di portare avanti un’idea al servizio delle giovani menti e che negli anni è stato modello di riferimento per l’insegnamento nell’intera nazione.

Questa sua esperienza di insegnamento, dal 1951 al 1965, fu “scuola di vita per i giovani studenti di Doccia, frazione collinare del Comune, dove la maestra scelse di insegnare. Tutto il suo materiale didattico - comprendente i suoi scritti, saggi di pedagogia e poesie - fu poi donato all’associazione Paese sulla Collina che tuttora lo conserva.

Sara Cerrini è un personaggio importante non solo per la comunità di Pontassieve – spiega il Vicesindaco di Pontassieve Carlo Bonima anche una protagonista della vita culturale nazionale, una donna che ha fatto del suo metodo di insegnamento uno dei più innovativi e all’avanguardia applicato. I suoi scritti ed il suo insegnamento sono conservati e tramandati da anni grazie all’attività dell’associazione a lei dedicata che, sotto la guida Mara Fiesolani, porta avanti con tenacia e professionalità i valori di questa persona che ha scelto Pontassieve per donare il frutto dei suoi studi e delle sue ricerche”.

Da ricordare anche negli anni recenti il lavoro di ricerca sulla “maestra di Doccia” realizzato da Gianna Borghini e raccolto nel libro “Un piccolo borgo, una grande idea”, un volume che ripercorre in maniera articolata, ma al tempo stesso chiara e ricca di riferimenti, l’insegnamento della Cerrini e che porta ad apprezzare una esperienza di vita che ha dato un senso rivoluzionario ad uno degli aspetti più importanti in una società democratica, ovvero l’insegnamento.

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