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Procura fiorentina Indaga cinque ex occupanti dell'ex hotel Astor per la scomparsa di Kata

Sono tutti ex occupanti dell'hotel Astor.

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Kata Kata © OkNews24
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La procura fiorentina ha notificato un avviso di garanzia a cinque ex occupanti dell'ex hotel Astor a Firenze per la scomparsa di Kata, la bambina peruviana sparita nel nulla lo scorso 10 giugno.
Un atto necessario per eseguire accertamenti tecnici irripetibili "volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all'estrapolazione di eventuali profili del Dna da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell'hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima".

Tre degli indagati, spiega una nota della procura, sono stati ripresi dalle telecamere mentre uscivano dall'ex albergo il 10 giugno, dopo la scomparsa di Kata, con un borsone e due trolley, che per dimensioni avrebbero potuto occultare la bambina.

Trolley e borsone che gli indagati avrebbero utilizzato anche il 17 giugno in occasione dello sgombero dello stabile.
Gli altri indagati sono "due occupanti di tre distinte stanze, nei cui rubinetti dei bagni sono state individuate tracce di presunta sostanza ematica l'11 giugno, in occasione delle perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata".

Tra i cinque indagati ci sono due zii della piccola: uno è lo zio materno Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, 29 anni, già arrestato con altri per l'accusa del racket delle camere dentro l'ex hotel. L'altro è lo zio paterno.
Entrambi vivono a Firenze. Gli altri tre indagati, sempre secondo quanto appreso, sono una donna e due uomini proprietari dei due trolley e del borsone su cui la procura di Firenze vuole sviluppare accertamenti di polizia scientifica.

Queste persone sono state viste uscire il pomeriggio del 10 giugno con gli stessi bagagli dall'ex Astor e così risulta che sia successo anche il 17 giugno.
L'inchiesta procederà nei prossimi giorni anche con operazioni di scavo dentro l'ex hotel Astor da parte dei Carabinieri per la ricerca di eventuali tracce riconducibili al sequestro di Kata.

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