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Piazza Puccini: terza spaccata in un mese alla pasticceria

A raccontarlo è Christian Casamassimi, titolare della pasticceria Vintage, che nella notte fra Natale e Santo Stefano ha subito il...

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Nuova spaccata Nuova spaccata © Facebook
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Dopo la "spaccata di Natale" non poteva mancare la "spaccata di Santo Stefano".
La zona è sempre la stessa, quella che, da quando sono aumentati i controlli alle Cascine, è diventata ancora di più la zona di Firenze più vessata in fatto di sicurezza. Giusto ieri abbiamo scritto dell’ennesima spaccata nei pressi di Piazza San Jacopino a un nuovo ristorante (leggi qui), e 24 ore dopo arriva un’altra spaccata, questa volta nei pressi di Piazza Puccini.

Questa volta, come riporta La Nazione, i ladri sono stati talmente sfacciati da farsi riprendere dalle telecamere di sicurezza, immortalati mentre ridono.
A raccontarlo è Christian Casamassimi, titolare della pasticceria Vintage, che nella notte fra Natale e Santo Stefano ha subito il terzo furto (uno tentato, due consumati) in meno di un mese. Quasi un record!

Il ladro, come da consuetudine consolidata, per la sua spaccata ha preso un tombino e l’ha usato per infrangere una vetrata. Una volta dentro la pasticceria ha preso il fondocassa, prima che scattasse l’allarme, che lo ha messo in fuga.
"Scappando – racconta il titolare – ha anche perso gli spiccioli lungo tutto il marciapiede. Al di là della cassa, il danno agli infissi è ingente. Purtroppo ha puntato a una vetrata che non è allarmata, la sirena è scattata solo quando il ladro era dentro e ha attivato il sensore volumetrico. Per fortuna sono assicurato, almeno quello…".

Ma più che il danno economico, è il continuo senso di accerchiamento da parte dei malviventi a far sbottare il commerciante, che si sfoga con il collega: "Il primo dicembre abbiamo subito un furto, pochi giorni dopo toccò al forno qui vicino. Dopo una settimana ci fu un altro tentativo, ma l’allarme scattò subito e l’assalto fu sventato. Ora questo. Io sono esasperato, come tutti gli altri della zona, del resto. Serve davvero più severità: anche se vengono presi, tornano subito in libertà".

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