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Quali sono per Dicomano che Verrà le promesse non mantenute dal Sindaco e dalla Giunta

Affermano dalla liste di opposizione: “Molta propaganda ma pochi fatti”

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Laura Barlotti Laura Barlotti © Dicomano che verrà
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“È facile fare promesse in campagna elettorale, ma poi per mantenerle ci vuole impegno continuo, lavoro e determinazione, che l’Amministrazione di Dicomano ha dimostrato di non avere.”

Questo è quello che pensano i consiglieri della lista civica Dicomanocheverrà (Laura Barlotti, Marcello Certini, Cristina Ticci) che specificano qui di seguito di quali promesse parlano:

DICOMANO DIVISA IN DUE 

“Innanzi tutto c’è il gravissimo problema del paese diviso in due dalla ferrovia Pontassieve/Borgo San Lorenzo” – commenta il consigliere Marcello  Certini -“problema che conosco bene sia perché ho lavorato una vita in ferrovia e in particolare sulla nostra linea ferroviaria, sia perché faccio il volontario come autista della Misericordia di Dicomano e so quanto sia pericoloso perdere anche pochissimi minuti fermi ad un passaggio a livello, quando si deve intervenire su una chiamata in codice rosso.

Sui binari che tagliano a metà Dicomano il Sindaco Passiatore ha detto pero’ nel corso degli anni molte cose inesatte, per non dire sciocchezze. 

1) Si è vantato di aver ottenuto dalle ferrovie (RFI) i lavori di costruzione del sottopasso e l’eliminazione di due passaggi a livello, quando invece si tratta di lavori che RFI è obbligata a fare in quanto richiesti dalle normative europee

2) Il passaggio a livello eliminato (quello del Pantano) non risolve il problema della divisione in due di Dicomano e quando il Sindaco dice che risolverà il problema facendo un accordo con RFI per ridurre i tempi di chiusura dei PL, (in particolare di quello di Via Fabbroni), dice altre sciocchezze in quanto ci sono dei tempi tecnici per la chiusura e la riapertura al passaggio dei treni. 

La soluzione concordata quindi, nonostante la disponibilità di risorse da parte di RFI, è solo quella della soppressione del PL del Pantano, quando invece poteva essere colta l’occasione, considerata la necessità di RFI di intervenire, per fare una trattativa piu’ importante, che risolvesse definitivamente il problema della divisione in due di Dicomano.”  

CASA DELLA SALUTE

“Inoltre, non sappiamo più niente della Casa della Salute” - continua la consigliera Cristina Ticci- “che sembrava fosse un progetto in dirittura d’arrivo. È stato presentato e approvato in consiglio comunale e il nostro gruppo ha votato a favore, pur con alcune perplessità, in particolare per la mancanza di parcheggi non previsti in una struttura sanitaria che nascerà nel centro del paese. Tuttavia, ancora non ci sono notizie certe sull’inizio dei lavori e sui tempi necessari alla realizzazione, oltre che sulle risorse davvero necessarie. E pensare che in campagna elettorale furono distribuiti volantini con tanto di foto della futura struttura. Insomma, sembrava cosa già fatta.”

PONTE DI CONTEA E ASCENSORE PIANDRATI 

“E ci viene anche il dubbio” – interviene anche la capogruppo Laura Barlotti - “che adesso che per il nostro comune i soldi del PNRR non arriveranno più, che una serie di progetti siano a rischio. Su questo abbiamo presentato infatti un’interrogazione, per avere il dettaglio dei progetti che dovevano essere finanziati dal PNRR e su come si intende ovviare alla mancanza di risorse. Si ricorrerà all’indebitamento? Oppure alcuni progetti non saranno realizzati? E se sì, quali? È necessario fare chiarezza, perché l’impressione è che si sia messo il carro davanti ai buoi e si siano dati per scontati finanziamenti che invece non arriveranno.”

“E poi cosa dire del ponte di Contea! “– continua Laura Barlotti- “La realizzazione della passerella pedonale per mettere in sicurezza i pedoni è stata la promessa elettorale più sbandierata da Passiatore…ma pare essere stata anche la più grande presa in giro che i cittadini si sono trovati a dover sopportare. I lavori iniziano, si fermano, ripartono, vengono portati avanti fra polemiche per una poca attenzione alla sicurezza di chi transita a piedi sul ponte e alla fine tutto si risolve con un nulla di fatto. I lavori si sono definitivamente fermati, il cantiere è chiuso e i marciapiedi non ci sono! Infine, l’ascensore per raggiungere la ciclabile di Piandrati. Ha funzionato soltanto il giorno dell’inaugurazione e ormai da quasi due anni è fermo.”

 

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