In piazza dei Ciompi, via Pietrapiana, piazza Sant'Ambrogio, borgo la Croce, piazza Ghiberti, largo Annigoni, piazza Santo Spirito ordinanze anti contenimento o no le scene sono sempre le stesse. Come se la pandemia non esistesse.
Eppure la zona è quella dove recentemente, dopo la serata "fuori" in cui in centinaia si ritirovarono cantando, urlando, bevendo e rompendo le bottiglie in terra si rafforzarono i controlli giusto il tempo semplicemente di spostare la movida altrove.
Niente è cambiat onemmeno con la zona arancione, Assembramenti, alcool e baccana e così il comitato 'Ma noi quando si dorme' ha deciso di presentare un esposto in Procura.
Di fatto non è cambiato nulla. "Anche perché -dice Giuliano Leoni, a nome del comitato - sembra quasi che le Forze dell'Ordine, anche quando sono presenti in buon numero, abbiano avuto il mandato di non interferire troppo con quello che accade e di lasciar fare".
Secondo quanto fa notare il Comitato, "gli assembramenti da movida, ritenuti una delle cause della diffusione del contagio, sono esplicitamente vietati dal DPCM del 14 gennaio scorso, secondo cui, su tutto il territorio nazionale, dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico".
E allora? "Allora -sottolinea Leoni- a nulla sono valse le nostre segnalazioni alle autorità interessate, i cui provvedimenti, quando ci sono stati, si sono rivelati inutili, perché non vengono fatti applicare con rigore, come dimostra il continuo aumento dell'indicatore R(t), vicino, ormai, al livello che qualificherebbe la Toscana "zona rossa". Quindi ci siamo visti costretti a presentare un esposto alla Procura, corredato di testimonianze video-fotografiche che dimostrano quanto sosteniamo senza tema di smentita" .