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Fa discutere il futuro dell'ex Meccanotessile

Non piace a tanti residenti della zona il progetto del comune di Firenze di far rinascere l'area con 50 appartamenti a canone calmierato destinati a giovani coppie. Perché escluse le altre soluzioni?

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l'ex Meccanotessile l'ex Meccanotessile © comune di Firenze
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Il futuro dell'ex area del Meccanotessile saranno cinquanta mini appartamenti a canone calmierato destinati a giovani coppie.
Dopo tanto degrado e l'ipotesi museo d'arte contemporanea accantonato definitivamente la giunta ha approvando la delibera dell’assessore alla Casa Andrea Vannucci e l'ex complesso del Meccanotessile, che si trova in un’area di proprietà comunale di circa 27.500 metri quadrati, che nei piani dell’amministrazione continuerà ad avere spazi e funzioni pubbliche anche a servizio del quartiere diventerà un nuovo spazio abitativo.

Ma questo futuro prossimo non convince e non piace a tanti residenti della zona che criticano la scelta della giunta.
A tanti non piace l'idea che lì nascano nuova abitazioni. Ancora casa? Si domandano alcuni che temono che tutto ciò vada ad aggravare la situazione di un quartiere "dormitorio" dove peraltro continua ad essere evidente il problema della mancanza di parcheggi.

Molti avrebbero preferito un'area verde magari con spazi dedicati ai bambini e agli anziani; altri invece rimangono affezionati alla vecchia idea dell'area di archeologia industriale convertita a centro culturale, espositivo o artistico con spazi per artigiani e artisti.

Tutti progetti per valorizzare le periferie dato che, secondo alcuni, era per questi obiettivi che lo spazio era stato destinato al comune.
Altri avrebbero preferito trasformarlo l'ex Meccanotessile in un area mercatale da usare anche al pomeriggio. C'è chi invece infine solleva molti dubbi su qualsiasi destinazione dato che, il terreno di vecchia vocazione industriale, pare non sia mai stato bonificato.

Insomma la soluzione abitativa è divisiva dato che molti sognavano l'ipotesi culturale e museale. Certo è, e qui tutti i cittadini sono concordi, che dopo 40 anni trovare finalmente la luce in fondo al tunnel del degrado sarebbe già una bella notizia.

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