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Un principio di incendio è scoppiato questa mattina nell'edificio occupato di Villa Monna Tessa. Secondo quanto riportato dalla stampa, l'origine delle fiamme sarebbe dolosa.
Per quanto ancora sarà tollerata questa situazione? Cos'altro deve accadere nell'ex ospedale? Fino a quando le autorità preposte tollereranno l'occupazione dell’edificio. Non è tollerabile consentire alle persone di vivere in questo stato e ricordiamo che la situazione è davvero paradossale.
L'ex centro dialisi che si trova a pochi passi dal pronto soccorso dell’ospedale di Careggi è in stato di abbandono dal 2016 e oggi è abusivamente occupato da oltre duecento persone, per lo più stranieri di diverse etnie.
il degrado e l’insalubrità del luogo, ormai ridotto ad una vera e propria discarica a cielo aperto, sono lampanti e purtroppo anche allarmanti, inquietanti dato che siamo a pochi passi dll più grande ospedale della Toscana.
L’AOU Careggi aveva presentato regolare denuncia alle Forze di polizia nel gennaio scorso la grave situazione ma il 25 agosto la Procura della Repubblica ha comunicato all’azienda che il procedimento è stato archiviato, vista l’impossibilità di reperire elementi utili per l’identificazione dei responsabili per il reato per cui si procedeva e, pertanto, di proseguire con le indagini.
Dal canto suo, la Prefettura ha precisato che le Forze dell’ordine non possono intervenire per sgomberare l’intero edificio senza un valido titolo, normalmente costituito dal decreto di sequestro preventivo adottato dall’Autorità giudiziaria,
Una situazione che ha dell’incredibile e a cui, purtroppo, nessuno sembra poter fornire una risposta concreta. Accanto alla struttura, inoltre, si trova una abitazione privata dove vivono due famiglie.
I residenti, ai microfoni di Rete4, nel settembre scorso, avevano denunciato episodi di furto, spaccio e di rissa, precisando come all’interno del complesso edilizio vivano anche bambini. Peraltro, già la stampa locale, a luglio 2021, aveva denunciato la presenza di famiglie con minori all’interno.
La speranza è che il principio d'incendio di oggi sia la punta dell'iceberg e faccia sì che tutti i livelli istituzionali preposti si attivino per ripristinare il decoro e la sicurezza dell’area, visto anche che c’è già un piano di recupero in atto.