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Espansione della zona artigianale di Rabatta, CNA: necessari parcheggi pubblici nella Piazzetta del Consorzio. Presentata modifica al POC

La crescita industriale che sta interessando l’area artigianale di Rabatta necessita di adeguate infrastrutture, a partire dai parcheggi.

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Zona industriale Rabatta Zona industriale Rabatta © NN
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Ne è convinta CNA Mugello che, per rispondere alle esigenze reali (e soprattutto già manifestate dalle imprese), ha chiesto formalmente una modifica del P.O.C. di Borgo San Lorenzo per adibire a parcheggio pubblico la “Piazzetta del Consorzio”, oggi usata come deposito da Comune e Vigili del Fuoco e, più recentemente, utilizzata in parte come “Centro di Riuso”. Si tratta di un’area di snodo fondamentale per la viabilità, ma anche di una zona centrale che potrebbe ospitare un parcheggio pubblico. Nell’area di Rabatta, inoltre, è necessaria la creazione di stalli di parcheggio in Via Libero Grassi e Via della Fonderia per permettere ai mezzi di trasporto di fare manovra ed una migliore segnalazione dei sensi unici, così da evitare l’ingresso contromano e i connessi rischi di incidenti per chi esce dai capannoni. Oltre a questo, una manutenzione più puntuale sarebbe auspicabile.

“Il dialogo con l’amministrazione comunale è fondamentale per individuare, insieme, soluzioni alle necessità di cittadini e imprese e sono certo non mancherà anche in questa occasione. Nonostante sia ormai trascorsa la data ultima per la presentazione dei contributi al POC – spiega Massimo Capecchi, presidente di CNA Mugello – Sostenere le attività lavorative artigianali ed industriali all’interno del territorio, garantendo così la possibilità di sviluppo, è fondamentale per la crescita del territorio stesso ed evitare che le imprese scelgano di trasferirsi altrove”.

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Commenti 1
  • Lacoonte

    Fate un deserto e lo chiamate progresso. Continuate a consumare suolo e a riempire di cemento le zone accanto ai fiumi, costruite capannoni nuovi accanto a capannoni vuoti, case nuove accanto a case vuote, ma quando piove e finisce tutto sott'acqua date al colpa a clima o alle stufe e ai caminetti e anche ai forni per la pizza. Ci fate le multe alle automobili con la scusa dell'ambiente , imponete limiti assurdi e ci rendete la vita impossibile con inutili (e finte) piste ciclabili, eterni cantieri di mastodontiche tramvie che riducono le strade a budelli intasati, poi devastate i boschi e le montagne per metterci mastodontici impianti industriali eolici... ma non potrete continuare per sempre, prima o poi dovrete rendere conto di questi scempi. Noi cittadini intanto documentiamo per i posteri ogni singolo scempio che commettete, avete commesso o commetterete.

    rispondi a Lacoonte
    mer 29 novembre 2023 01:55