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Regionali 2010. Il voto secondo le opposizioni locali

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Regionali 2010. Il voto secondo le opposizioni locali Regionali 2010. Il voto secondo le opposizioni locali © n.c.
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Dopo le lezioni regionali dello scorso fine settimana ad OK!Mugello non hanno tardato ad arrivare le note delle forze politiche locali. Pubblichiamo di seguito i commenti del Pdl di Borgo San Lorenzo e della lista civica Libero Mugello.

Il Pdl di Borgo San Lorenzo ha scritto:

Il governo del fare ha la fiducia dei cittadini italiani e a Borgo Monica Faenzi trascina il risultato

 

Il PDL ottiene a Borgo San Lorenzo un altro risultato storico (dopo quello del ballottaggio) con il consenso per Monica Faenzi che tocca il massimo storico del 26%.

Rispetto alle regionali del 2005, in cui Forza Italia e AN correvano assieme all'UDC, abbiamo adesso ottenuto un ottimo 26%, con un importante contributo delle Lega, segnando una crescita stimabile attorno al 5-6%.

Nonostante l'astensionismo, dovuto alla eccessiva contrapposizione dei partiti (l'antiberlusconismo militante ne è il suo apice) che allontana la gente dalla politica stessa, e mentre il PD anche in Toscana deve allearsi con la Sinistra radicale per mantenere il consenso delle urne, il bipolarismo è un dato acquisito e il Governo del Fare è stato premiato con un risultato a tutto tondo a livello nazionale.

Il Portavoce del PDL
Fabio Boni

Ecco invece quanto riceviamo dalla lista Libero Mugello:

Borgo San Lorenzo, 31 marzo 2010
Dopo le elezioni regionali     

Come nel resto della regione dove quattro toscani su dieci non hanno votato, anche al Comune di Borgo il crollo delle affluenze è stato notevolissimo: nel 2005 per le regionali gli elettori sono stati 10.414 (77,32%),  nel 2009 per le europee 10.829 (78,02%), mentre  domenica e lunedì  i cittadini che si sono recati alle urne sono scesi a  9.392,  il 67,3% degli aventi diritto, quasi 1500  in meno rispetto ad un anno fa.

Evidentemente chi ha disertato le urne lo ha fatto per vari motivi.  Due sono secondo noi i principali:
-    la distanza sempre più marcata tra la politica - intesa sempre più come potere piuttosto che come servizio - e il vivere quotidiano e lo scadimento qualitativo del dibattito politico soprattutto negli ultimi tempi.  
-    la mancata possibilità di scegliere il candidato a seguito dell’abolizione in Toscana delle preferenze. Questa decisione maturata tra il PD e il PDL ha fatto sentire le elezioni come inutili: i partiti avevano già deciso tutto e garantito il posto certo in consiglio ai cosiddetti ai “pezzi da 90”, non importa se graditi ai cittadini. I candidati quasi non si sono visti nel Mugello: pochissime le iniziative e i gazebo in piazza, quasi nulla la presenza tra la gente, sconosciuti i punti essenziali dei programmi.

Da ciò consegue che la maggior parte dei cittadini che non ha votato,  non lo ha fatto per qualunquismo o menefreghismo ma per la impossibilità di individuare le reali differenze tra proposte politiche sedicenti diverse.  

E a proposito di programma del vincitore e cioè della coalizione di Rossi, i nodi verranno al pettine: siamo curiosi di vedere come  il PD e i suoi  alleati - Italia dei Valori e Rifondazione – che su alcuni temi hanno espresso posizioni diverse - affronteranno in Regione le seguenti tematiche che hanno ricadute anche sul nostro territorio:

La gestione dell’acqua: proprio ora sta ripartendo il grande movimento per la ripubblicizzazione del servizio idrico nel quale ci riconosciamo, ma Rossi sostiene il 'modello toscano' di SPA mista pubblico-privato che in sostanza ha anticipato la recente legge del governo Berlusconi

La gestione dei rifiuti: per noi come è noto i rifiuti  vanno ridotti, riciclati etc e non portati all'incenerimento, mentre Rossi ha sostenuto  addirittura nella sua pubblicità elettorale i "termovalorizzatori" come fonte energetica

La gestione del territorio: In continuità con la giunta Martini, si sostiene un modello di sviluppo del territorio che ha cementificato le coste (vedi i nuovi porti sulla costa tirrenica) e ha, su un piano più generale, rinunciato a un ruolo di pianificazione della regione  delegando ai singoli Comuni il potere di legiferare in materia

Le grandi infrastrutture: è confermata l’autostrada tirrenica (avversata da ambientalisti e tanti cittadini che chiedono di terminare – visti  anche i costi - il raddoppio dell’Aurelia)  così come spesso si sono fatte dichiarazioni a totale favore del tunnel Tav sotto Firenze. Tutto ciò ovviamente penalizzerà altre forme di trasporto come ad esempio il potenziamento del trasporto ferroviario locale.

Tuttavia la nostra lista civica non mancherà di confrontarsi con la Regione. Come sempre ricercherà tra gli eletti in maggioranza (l’Italia dei Valori ha già espresso la sua disponibilità) ma anche all’opposizione (Carraresi dell’UDC lo ha fatto nel passato e siamo certi lo farà anche nel futuro)  interlocutori disponibili a far discutere in consiglio e nelle commissioni le problematiche più scottanti per Borgo ed il Mugello. Prima di tutto la vicenda legata alla realizzazione delle opere dell’addendum TAV  (acquedotti, fognature, invasi ecc.), la gestione dei rifiuti compreso la sempre più incerta realizzazione dell’impianto di compostaggio a Faltona, il futuro della Centrale del Latte di Firenze, il finanziamento alle nostre imprese agricole, la difesa della montanità del nostro territorio, il futuro dell’ex ospedale di Luco ecc.

Tenteremo di farci le nostre ragioni. Almeno ci proveremo.

 

 

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