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Rendiconto finanziario 2023 approvato dalla Regione: Gli interventi delle opposizioni

Gli interventi di Massimiliano Baldini (Lega), Diego Petrucci (FdI), Elisa Tozzi (FdI) sul rendiconto finanziario 2023 approvato dalla Regione

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In riferimento all'articolo della Regione riguardante l'approvazione del rendiconto finanziario del 2023 (leggi qui) di seguito gli interventi di  Massimiliano Baldini (Lega), Diego Petrucci (FdI), Elisa Tozzi (Lega). Andrea Pieroni, vicepresidente della commissione Controlli (Pd) ha illustrato il rendiconto finanziario del 2023.

Apre l'intervento Massimiliano Baldini (Lega): "Per fortuna, ci soccorre la Corte dei Conti che è organismo terzo. C’è una differenza tra il controllo politico degli atti e quello di regolarità e legittimità, esercitato dalla Corte rispetto agli aspetti contabili”. Baldini ha evidenziato qualche numero “siamo di fronte ad un risultato di amministrazione al 2023 positivo di 997milioni di euro, in miglioramento ma la Corte dei Conti evidenzia il risultato di disavanzo di amministrazione che prevede un segno meno di mille e 200,71 milioni di euro”. Baldini ricorda che la Corte “evidenzia come malgrado il progressivo miglioramento del disavanzo della Regione, questo rimane tra i più elevati del panorama nazione e questo desta preoccupazione” e “buona parte del disavanzo grava sul perimetro sanitario che vede passività di meno 221,98 milioni e un disavanzo di meno 781,47milioni di parte disponibile”. Un ultimo passaggio per le società partecipate, Baldini ha ricordato come sia vietato “alle amministrazioni pubbliche costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non necessarie per le proprie finalità istituzionali”. “Anche qui la Regione non ha centrato gli obiettivi né per Fidi né per Firenze Fiera” “la regione continua a concentrare le proprie risorse su settori come quello finanziario creditizio o quello fieristico espositivo congressuale che hanno tante problematiche”.

Prosegue Diego Petrucci (FdI) affermando: “Dai rilievi della Corte emerge una cosa gravissima, la Giunta regionale chiede al Governo più soldi in ambito sanitario. La Corte ci dice che i soldi che il Governo stanzia per garantire la spesa sanitaria in senso ordinario vengono usati dalla regione per pagare i debiti contratti negli anni in maniera inconsulta e spropositata, aumentando l’indebitamento pro-capite dei cittadini e pagando i mutui fatti negli anni con quei soldi”. “Il disastro finanziario dei conti della Regione in ambito sanitario è strutturale – continua – non è che tutti gli anni se ci sarà avrete il pay back, l’aumento dell’Irpef è una misura strutturale rispetto ad un’incapacità di far quadrare i conti. Non si può usare il pay-back per ripianare un disastro strutturale, sarebbe un’entrata straordinaria una tantum” e “non sono soldi certi”. “Il quadro è preoccupante – conclude -con l’indebitamento della Regione oltre il miliardo e i 200milioni di euro”.  

L'intervento segue con Elisa Tozzi (FdI): “Siamo di fronte ad una costante negativa –, ad un disavanzo che non riusciamo a colmare, legato a parametri che non riusciamo a correggere. Mi riferisco a quei due miliardi di quote accantonate che consentono alla regione di salvare situazioni come la mancata riscossione di crediti o la svalutazione delle società partecipate, un disavanzo che potremo correggere solo con un approccio diverso, con una programmazione coerente rispetto alle fonti di finanziamento e con scelte coraggiose.” “E’ poi necessario – conclude - un monitoraggio sul pnrr, scopriamo che la Toscana è in difficoltà su una partita fondamentale, in relazione alla programmazione europea, all’impiego dei fondi, alle società partecipate”. “Non c’è, infine, corrispondenza tra l’impegno finanziario della Regione e l’investimento”.

Fonte originale Regione Toscana

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