Nel trigesimo della scomparsa di Rossano Rossini, vogliamo attraverso le pagine di OK!Mugello, ricordare questo caro amico, il quale se per ragioni di lavoro e di famiglia (era Maresciallo della Guardia di Finanza ad Aurisina – Trieste), per tanti anni abitava lontano dal suo Borgo, ma non per questo lo aveva dimenticato; tutt’altro. Nonostante fosse nato a Senigallia, dove il babbo prestava servizio nell’Arma dei Carabinieri, una volta tornato a Borgo, abitava in quel piccolo storico rione di Santa Lucia, vivendo praticamente la sua adolescenza e la sua giovinezza in piena sintonia e in piena armonia con quella che era la vita di un rione e di un paese in anni difficili ma pieni di grandi valori umani, sociali e cristiani: l’Oratorio dei salesiani, la Sieve, la Magnolia, il bar dell’ Acli, la Pieve e tutte quelle viuzze, vicoli e piazzette, dove l’umanità e il rispetto era veramente di casa. Sposatosi con la cara Roberta, divenendo padre di Cristiano, Rossano solerte ed attivo sottoufficiale della Guardia di Finanza, non ha mai dimenticato Borgo; veniva spesso, andava a trovare gli amici, i luoghi della sua giovinezza, e nell’era di internet eccolo entrare a far parte del Gruppo Facebook “Borgo profondo”, cioè con altri amici si sbizzarriva a ricordare, ridere, scanzonare, divertirsi con un solo tema: Borgo in tutte le sue simpatiche sfaccettature; quante volte mi scriveva, mi telefonava, scambiandoci tante cose e tanti bei ricordi. Il libro “Borgo Profondo” (edito nel 2012) curato da Marisa Mazzoni, il caro Rossano c’è sempre, immancabilmente. Una volta andato in meritato riposo eccolo ad aiutare il figlio che aveva aperto un rinomato ristorante (denominato “Toscano” ovviamente), dove le specialità non potevano non avere il profumo del Mugello, ed i clienti triestini volevano che fosse lui stesso a leggere il menu, dato che non aveva perso minimamente la parlata mugellana, ridendo a più non posso quando, pronunciava qualche pietanza con la C fiorentina. Aveva Borgo sempre nel cuore, e quando purtroppo si accorse che qualcosa non andava, lasciò detto che quando sarebbe stato il momento voleva che i suoi resti riposassero nella sua terra mugellana. E così è stato. Rossano Rossini all’interno del Ristorante Toscano di suo figlio Cristiano Rossano Rossini in alto a destra con la moglie Roberta e Gigi Banchi, uno dei fondatori di Borgo Profondo”
Roberta
Ringrazio tutti per le parole con cui avete ricordato Rossano - so che ne sar felicissimo - perch pur abitando qui lui partecipava col cuore a tutto quello che riguardava "i' Borgo" e io con lui naturalmente. Un grande abbraccio a tutti quelli che l'hanno ricordato Roberta
Cristiano
Caro Aldo, la ringrazio sentitamente per queste sue belle parole sul babbo. Lui le ha sicuramente apprezzate. Cos anche per me e la mamma. Borgo nel nostro cuore ed appena il lavoro me lo consente ci f una scappata. Nonostante siano 46 gli anni che mi vedono esiliato in questa citt troppo spesso dimentica del lato umano delle persone, l'attaccamento alle radici sempre fortissimo. Questo era quello che il babbo e la mamma mi hanno trasmesso inconsciamente, senza volerlo, semplicemente continuando in terra straniera a comportarsi e relazionarsi con le persone di questo luogo come avrebbero fatto con qualsiasi altro borghigiano. Questo valore mi entrato nel cuore e li si radicato, come la voglia di scappare e ritornare alle origini. Un abbraccio a lei ed a tutti i borghigiani Cristiano
Marisa
Grazie Aldo! Mi hai fatto venire le lacrime agli occhi e tanta malinconia. Volevo bene a Rossano e insieme agli altri amici, quelli cresciuti insieme a lui, ho pianto per la sua scomparsa. Grazie anche a nome di tutti gli iscritti a Borgo Profondo-detti celebri. Era proprio un barghigiano vero con una memoria straordinaria per i nostri modi di dire, proverbi, parole, detti. Non ne aveva dimenticati nessuno. Ci ha lasciato un uomo onesto, corretto, leale, di sani principi come oggi pochi se ne trovano. Amava talmente Borgo che stava scrivendo anche il dizionario del "borghigiano" che speriamo suo figlio Cristiano e sua moglie Roberta, cara amica e compagna di scuola, riescano a definire. E ancora un grazie a te Aldo sempre cos sensibile ai fatti di Borgo che ci dai modo di ricordare, riflettere e riempire il cuore di sentimenti!
ALDO GIOVANNINI
sono quasi 50 anni, gentile lettore, che ricordiamo, con orgoglio e senso umano, i borghigiani che ci lasciano. Continueremo finch avremo fiato.
Alfredo
se non c' lei a ricordare i vecchi borghigiani, mi dica chi! Grazie