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Roberto Visconti in Filippo Brunelleschi. Nella divina proporzione. Successo per il secondo appuntamento al Giotto di Borgo

La recensione dello spettacolo

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Immagine dello spettacolo Immagine dello spettacolo © N.c.
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Successo anche per il secondo appuntamento con la stagione del teatro Giotto di Borgo San Lorenzo che Giovedì 15 dicembre ha proposto 'Filippo Brunelleschi. Nella Divina Proporzione'. A 600 anni dalla fondazione della Cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze. Una produzione Teatro studio Krypton, ideata e diretta da Giancarlo Cauteruccio, con Roberto Visconti e le musiche di Gianni Maroccolo. Il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza non più dettata dal caso, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica e la luce chiamata a sovrastare il buio e l’ombra medievale.

Lo spettacolo è bello nonostante non si percepisca affatto la produzione Kripton che ci ha abituato a performance piene di laser, fumi ed effetti speciali (e un pochino manca). Cauteruccio, (che avevano già  visto sempre a Borgo qualche stagione fa in “L’ultimo nastro di Krapp”) con la sua lunga esperienza di sperimentatore delle arti sceniche, propone un viaggio visionario che coniuga il teatro con le nuove tecnologie. Uno spettacolo, più che sulla storia della cupola, sulla vita di un uomo simbolo che, pur di raggiungere i traguardi prefissati, “sacrifica” il proprio benessere (del quale però non sembra interessarsi molto)  per darsi interamente al manifestarsi della propria opera. Da vedere senza aspettarsi un classico spettacolo Kripton. .

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