Il primo blitz del 2025 rivolto alla cittadinanza di "Salviamo Firenze per Viverci" si è svolto nella serata di giovedì e ha riguardato un mega cantiere "segreto" di Costa Scarpuccia.
“Uno dei cantieri meno noti che stanno cambiando il volto, in peggio, della nostra città”, affermano gli attivisti.
Oltre ai cantieri più famosi – infatti, quello di viale Belfiore, dell’ex Teatro Comunale, dello studentato albergo di Via Panciatichi, della Manifattura, di via Pietrapiana – tanti altri sono quelli attivi con gravi impatti.
Uno di questi, dove gli attivisti dei comitati hanno fatto loro l’appello dei cittadini della zona, chiedeva di rendere visibile all’opinione pubblica il cantiere "segreto" che si trova in Costa Scarpuccia, all’altezza di via del Canneto, sotto villa Bardini.
“Ma non è quello famoso dell'ospedale militare di Lowenstein (che dista meno di 100 metri)”, dichiara Francesco Torrigiani di Salviamo Firenze. “Il cantiere riguarda l’ex Convento dei Santi Agostino e Cristina, che diventerà un altro resort di lusso. Qui, sul Poggio delle Rovinate, sono in corso scavi per realizzare pozzi e una piscina nel giardino. Gravissimi rischi di dissesto idrogeologico, che saranno aggravati dagli scavi previsti a breve nell’altro resort di lusso, in Costa San Giorgio. Non solo, questi resort comporteranno inoltre un pesante aumento del traffico veicolare di mezzi pesanti.”
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“Rappresenta un importante elemento di crescita della nostra campagna il fatto che la cittadinanza si rivolga a Salviamo Firenze per illuminare con la nostra X interventi devastanti come questi su cui c’è stata attenzione limitata.
In una delle aree più belle della nostra città, dove è bello venire a camminare sulle nostre colline”, dichiara Massimo Torelli, “sorgeranno 2 grandi resort per il lusso. Così si svuota e uccide Firenze. Qui è tutto in regola, tutto è stato autorizzato. Regione, Comune, Sovrintendenza hanno approvato questi interventi dissennati. Come è stato possibile?
Il valore della X – prosegue Massimo Torelli – anche in questo caso, è quello di fare risultare evidente quello a cui sperano di farci abituare.”
“Come in via Pietrapiana, abbiamo aperto la proiezione con una sigla musicale mixata che accompagnerà da ora in poi i nostri interventi dagli scalei.”
Ma non è finita qui: oggi pomeriggio si svolgerà una passeggiata civile in Oltrarno per toccare con mano come intere strade della nostra città ormai siano trasformate in albergo diffuso. E come siano assenti i controlli.
“Abbiamo lanciato il 9 novembre 2024 la campagna contro le KeyBox e tastierini elettronici. Oggi, nel giorno successivo alla delibera della Giunta comunale per la loro futura rimozione, lanciamo una campagna complessiva sull’intera offerta di affitti brevi.
Sulla rimozione fate presto. Il tutto era possibile farlo immediatamente con un’ordinanza-precisa. A quanto pare, quando ci si scontra con la rendita si adottano tempi e modalità troppo caute”, dichiara Torelli.
*“La campagna che lanciamo è complessiva, perché i sistemi di self check-in sono una piccola parte dell’enorme numero di appartamenti sottratti a chi qui vive, studia, lavora. I primi sono 1.500, i secondi sono 12.000, se ci riferiamo agli appartamenti destinati per tutto l’anno a questa attività.
L’appuntamento di oggi l’abbiamo chiamato ‘Camminata Cin Cin’ perché siamo andati per le strade, con in mano le mappe di Airbnb e le mappe di Inside Airbnb che evidenziano gli annunci, per vedere quante di queste abitazioni sono in regola con la normativa entrata in vigore il 1° gennaio 2025.
La normativa, tra i suoi obblighi, richiede tra l’altro di rendere evidente la destinazione dell’appartamento a finalità turistiche esponendo una targhetta con il codice identificativo nazionale (il famoso CIN). E quindi, alle pulsantiere dei campanelli, abbiamo lasciato un post-it semplice ma chiaro con su scritto ‘Ma il Cin?’, accompagnato dalla nostra X.
E i tastierini e le KeyBox di nuovo segnati con i nostri adesivi ed il nastro Rimozione ForXata che abbiamo già usato nella notte del 27 dicembre 2024. Perché la loro rimozione doveva già essere fatta.
“Le KeyBox”, aggiunge Torelli, “non sono la nostra passione, noi siamo appassionati alla nostra città. Il turismo selvaggio si può combattere da subito con una campagna seria di controlli. Noi abbiamo l’obiettivo che i 17.000 appartamenti turistici scendano a sotto i 10.000. Cosa aspetta il comune ad attivare i controlli sui CIN?
E quando il comune verificherà se questi appartamenti hanno gli standard di sicurezza alberghiera richiesti e nessun abuso? Quanti possono svolgere l’attività?”
“Il tema degli standard di sicurezza”, aggiunge Francesco Torrigiani, “è serio: appartamenti insicuri mettono a rischio chi li affitta ma anche tutti i condomini!”
Camminando in Oltrarno non abbiamo trovato quasi nessuna targhetta CIN. Ma lo sapevamo. Molti, troppi, pensano di essere invisibili e incontrollabili non esponendo la targhetta. Lo sa anche l’Amministrazione?