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Sanità vintage: dal bisturi alla falce, con tanto di martello in arrivo

I tagli alla salute non risparmiano nessuno: la cura diventa artigianale e l’anestesia opzionale.

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Fabu Fabu © Fabu
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Ormai la sanità italiana sembra aver abbandonato il bisturi: non perché aumentino le operazioni chirurgiche, ma perché i tagli ai finanziamenti fanno sentire tutti sulla propria pelle la crudele creatività dei conti pubblici. La falce, strumento un tempo relegato al solaio dei contadini, è stata riesumata dai nostri governanti: rude, superata, ma efficacissima per ridurre gli investimenti nella salute dei cittadini.

E se non bastasse, si parla già di passare al martello: non per instaurare una dittatura proletaria, ma come “alternativa low cost” all’anestesia. Una botta in testa e il paziente è già a posto. In fondo, perché spendere soldi in cure, personale o farmaci quando basta un po’ di artigianato? Se l’idea di una sanità funzionante vi sembra antiquata, tranquilli: tra falci, martelli e qualche colpo di fortuna, presto torneremo tutti a casa… con la diagnosi scritta su un pezzo di legno.

 

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