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Dopo i disordini avvenuti a Firenze nei pressi dell’aeroporto di Peretola durante la manifestazione del collettivo ex Gkn, il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Firenze ha diffuso una nota ufficiale per esprimere solidarietà agli agenti feriti e per chiedere una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni e del mondo politico. Il comunicato, firmato dal segretario provinciale Massimo Bartoccini, sottolinea la necessità di difendere l’operato delle forze dell’ordine e di porre un freno a quella che viene definita una “tolleranza eccessiva” nei confronti di chi trasforma le manifestazioni in occasioni di scontro.
Bartoccini ha denunciato con fermezza il clima di crescente aggressività nei confronti della polizia, affermando che la violenza non può essere confusa con la protesta: «Nessuno ci venga a dire che per attirare attenzione o rivendicare diritti si debba trasgredire le regole o violare la legge. Anche basta. La violenza non è protesta: è barbarie».
Il segretario provinciale ha inoltre evidenziato le condizioni di forte pressione a cui gli agenti sono sottoposti da settimane, tra campagne elettorali, occupazioni scolastiche, manifestazioni e interventi di ordine pubblico. Con organici ridotti e turni prolungati, la situazione – si legge nella nota – rischia di compromettere la sicurezza e il benessere stesso del personale in servizio.
Il SAP Firenze ha chiesto un intervento istituzionale deciso da parte di sindaci, sindacati civili e rappresentanti politici, invitandoli a condannare senza ambiguità gli episodi di violenza verificatisi durante le proteste. Secondo Bartoccini, «i poliziotti non possono continuare a essere il bersaglio su cui scaricare tensioni e frustrazioni politiche e sociali».
Il sindacato ha infine ribadito che non intende rivendicare privilegi, ma esigere rispetto e riconoscimento per il ruolo che gli operatori di polizia svolgono quotidianamente a tutela della sicurezza e della democrazia. «Il limite è stato superato – conclude Bartoccini –. È il momento che tutti, senza eccezioni, si assumano la responsabilità di difendere chi garantisce l’ordine e la legalità».


