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Scottex, il cane fedele morto per salvare il gregge: lupi vicini alle case, in Valdisieve aperta la discussione

Le parole del titolare dell'Azienda Agricola Valle del Sasso e le foto pubblicate sui social per sensibilizzare al tema

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Scottex insieme ai suoi padroncini, i figli di Giannetti Scottex insieme ai suoi padroncini, i figli di Giannetti © Valle del Sasso via Facebook
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Un altro anno, un altro dolore per i proprietari dell'Azienda Agricola Valle del Sasso che per la seconda volta hanno subito la perdita di un loro amato quattro zampe aggredito dai lupi per salvare il gregge dell'azienda. Per il loro Scottex, ucciso dai lupi per salvare il nostro gregge, come già era successo lo scorso anno alla nostra Nebbia. Due cani dolci, tenaci, fedeli che hanno sacrificato la loro vita per proteggere gli animali. 

Nella galleria fotografica troverete degli scatti, che potrebbero ledere la sensibilità di alcuni nostri lettori, che il titolare dell'azienda Valle del Sasso ha deciso di rendere pubblici sui Social proprio a seguito della perdita del suo cane per sensibilizzare l'opinione pubblica all'importante tema dei lupi sempre più vicini alle abitazioni o, come nel loro caso, alle aziende agricole.

Lo sfogo cinque giorni fa del proprietario di Scottex

Questo il lungo appello sui social di Flavio Giannetti, proprietario di Scottex e titolare dell'azienda Agricola Valle del Sasso a Santa Brigida, a poche ore, circa una settimana fa, dalla morte del cane aggredito da un branco di lupi:

"Mi sento così stanco... Stanco e sconfitto. Non ce l'abbiamo fatta a salvarlo. Anche lui, come Nebbia lo scorso anno, è morto.

É morto due ore fa, due ore che sono servite a consolare le lacrime dei miei bambini che finalmente dormono.

Avete visto? I cani da guardiania servono, questa volta i lupi sono arrivati fino alla stalla e sono venuti per mangiare ma non ce l'hanno fatta: nessuno del gregge è stato toccato. Buio ha "soltanto" le labbra strappate ed un muso da pugile. Scottex invece è morto.

Il fatto è che perderemo questa guerra perché siete troppi. Siete troppi e troppo stupidi per capire quello che sta succedendo e quando sarà successo sarà tardi. E allora, ancora una volta, W il lupo! W il sentimento e l'amore per la natura! Perché diamine dovrebbe essere delegata alla scienza la gestione di flora e fauna selvatica... Basta l'amore. Ma effettivamente siamo noi i perdenti perché siete troppi. Mi rendo conto di questo quando leggo su questo social i commenti di chi vorrebbe denunciare scienziati per maltrattamenti quando provano ad usare mezzi di dissuasione elettrici innocui per scoraggiare il lupo sulla predazione del cane. Effettivamente cercano di svuotare il mare con il secchio ma almeno provano a fare qualcosa in attesa della vera ed unica soluzione possibile: eliminare il branco che ha preso l'abitudine di predare cani. Ma voi? Siete le stesse persone che gridavano: " assassini, povero Bamby!" quando anni fa fu aperta la caccia di selezione al capriolo che aveva raggiunto numeri tali da non permettere alle ceppaie di ricrescere... Dove siete adesso che il vostro Bamby non esiste quasi più sterminato da lupo? ... dimenticavo, preferite credere alla più grossa Bugia che si può raccontare: " il lupo porta biodiversità!"

Non adesso che ha raggiunto questi numeri!

Vi dico una cosa: di questo passo i boschi diventeranno un deserto. Ma voi siete troppo ottusi per capirlo, troppo presuntuosi per ammettere che non avreste neppure il diritto di avere un opinione... Ma siete troppi e purtroppo il vostro voto vale come il mio. E la politica ormai è troppo molle per prendere decisioni, che costino voti... Meglio una piccola realtà che muore infondo... Di solitudine si muore, e noi siamo davvero lasciati soli ad annegare nelle sabbie mobili della burocrazia e delle spese sempre crescenti. Sapete quanto costa curare questi eroi a quattro zampe? Io ne ho cinque.. anzi no. Quattro adesso.

Abbiamo perso. Vince chi vive una vita finta e statica in una gabbia di cemento mangiando cibo finto che non produce che poi deve smaltire pedalando su una bicicletta finta senza ruote oppure alzando ed abbassando ripetutamente pesi artificiali (mi viene in mente la ruota del criceto). Vince chi non è più in grado di stabilire relazioni durature con i propri simili e cerca perciò come surrogato di attribuire sentimenti umani agli animali.

Eppure volete dire a noi che si può convivere non con i lupi, ma con un numero imprecisato di questi.

Non si può e non potrete nemmeno voi ma quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi.

Infondo le mie sono solo parole di chi non riesce a prendere sonno, parole di chi si sente ferito, di chi non si sente sicuro in casa propria, di chi ancora una volta ha perso un amico.

Ho spiegato ai miei bambini che il lupo non è cattivo, nemmeno buono oppure intelligente. É solo un lupo. Siamo noi che non sappiamo più come fare ad essere custodi del più bel dono che Nostro Signore ci abbia fatto: madre terra con tutte le sue creature. Tutte. E che anche se Scottex gli mancherà molto com'è normale che sia, l'amore che hanno dentro per lui rimarrà per sempre.

Adesso provo a dormire e siccome alle una di notte la realtà comincia a mescolarsi ai sogni... mi piace pensare che ora stiano correndo insieme come quando erano cuccioli alla Valle del Sasso. Nebbia e Scottex. Di nuovo insieme"

La risposta dell'Amministrazione comunale di Pontassieve

Ieri vi abbiamo riportato la risposta del Comune alla lettera inviata da Giannetti all'Amministrazione comunale ( Clicca qui per vedere l'articolo) : 

"Servono, infatti regole ed ordinanze specifiche per arginare la situazione lupi, che reca seri danni anche all’ecosistema ed ai suoi equilibri. I lupi ormai stanno imperversando nel territorio della Valdisieve e stanno raggiungendo zone di greggi, allevamenti e, spesso, anche abitazioni con pericolo per le persone e per gli animali.", spiega il Comune. 

“Da parte dell’amministrazione – spiega il Vicesindaco con deleghe alle politiche ambientali e alla agricoltura Carlo Boni - assoluta vicinanza a Flavio Giannetti e alla Azienda Agricola Valle del Sasso. Non si può più aspettare, la politica deve intervenire e farlo presto. Le belle parole che spendiamo sull'importanza dell'agricoltura e dell'allevamento sostenibile, sulla difesa delle piccole aziende, sul km0 e le produzioni di qualità, devono poi trasformarsi in un sostegno concreto, con decisioni che siano realmente incisive”. Purtroppo dietro alle parole – continua - spesso non c'è la consapevolezza del lavoro e del sacrificio di chi dell'agricoltura ne fa un mestiere. Lavoro e sacrificio che è spesso subordinato alla clemenza della natura e delle stagioni. Alcune decisioni potrebbero aiutare molto, potrebbero evitare tali episodi, potrebbero far sentire meno solo l'agricoltore nel difendere il suo lavoro, riconoscendogli effettivamente quel ruolo di custode di un territorio che ci rende unici nel mondo".

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