"Tanto tuonò finche piove" dice un vecchio adagio.
E così è successo anche a Firenze in tema di sicurezza dove, dopo oltre un anno di appelli, segnalazioni, richieste e preghiere d'intervenire urgentemente per far qualcosa anche attraverso sit in e manifestazioni e come se non fosse bastato il caso Kata a sollevare una situazione di abbandono della città fatta di racket, gang e bande a spartirsi il territorio, occupazioni, sbandati, drogati fuori controllo, immigrazione irregolare e zone fuori controlli ecco che, come molti temevano ci voleva un tragico fatto di cronaca nera a far svegliare i decisori.
Nel frattempo c'è stata una campagna elettorale amministrativa dove il tema sicurezza per chi aveva amministrato pareva un tema tabù al punto di parlare di insicurezza solo percepita e numeri dei dati "gonfiati" quando invece tutti sanno bene che casomai sono conteggiati per difetto dato che ahimè in tanti ormai rassegnati non denunciano più.
Oggi che la nuova amministrazione si è insediata da alcuni mesi ed è in continuità con la precedente ciò che ha fatto impressione è stato il silenzio, forse imbarazzato?, di fronte agli oltre 150 episodi di cronaca nera in soli due mesi e c'è voluta la tragica aggressione di via Maso di Finiguerra con un uomo in fin di vita per far suonare la sveglia.
Ecco così che in questa Firenze "occupata" da malfattori e malaffare si è (finalmente) svolto un Comitato per l'ordine e la sicurezza a Firenze in Prefettura, alla presenza del prefetto Francesca Ferrandino, della sindaca Sara Funaro, dell’assessore alla sicurezza Andrea Giorgio e dei vertici delle forze dell’ordine che ha partorito un
piano per la sicurezza a Firenze.
Il piano prevede in poche parole tutto ciò che il coordinamento dei comitati dei cittadini chiedono da oltre un anno ovvero pattuglie, limitazioni agli orari di apertura serale dei minimarket tra le 21 e le 22, un gruppo di lavoro interistituzionale sulla droga ed un incremento delle videocamere di sorveglianza.
Al centro del Cosp c’è stata soprattutto un'analisi della situazione nel Quartiere 1, teatro di numerosi episodi di violenza nell'ultimo periodo e quindi fra le aree che riceveranno maggiore attenzione sono state citate la stazione di Santa Maria Novella, il rione di San Jacopino, l'area di Santa Croce e quella tra via Palazzuolo e Borgo Ognissanti.
Le nuove misure emerse al Cosp sono misure che «abbiamo valutato con il parere favorevole unanime di tutti», ha affermato Ferrandino, ricordando che «il continuo divenire delle azioni che vengono poste in essere ci impone un continuo adeguamento delle iniziative che adottiamo, che analizziamo in sede di Comitato di ordine pubblico», perché «i cittadini hanno il sacrosanto diritto di vivere tranquillamente, e di avere una città che non solo amano, ma che li accolga e li abbracci».
Che la sveglia sia suonata? Speriamo, nel frattempo il Coordinamento Comitati Sicurezza per Firenze così commentano il nuovo piano per la sicurezza. attraverso il portavoce Simone Gianfaldoni.
"Apprezziamo le decisioni prese durante la riunione del Cosp, peccato solo che arrivano dopo la vile aggressione a scopo di rapina in via Finiguerra. Siamo lieti che siano stati presi alcuni nostri dei punti che avevamo presentato alla stampa e alle Istituzioni durante le nostre proteste e valuteremo con la massima attenzione i provvedimenti che saranno in campo da oggi. Al momento sono un passo avanti ma non ci facciamo illusioni" conclude.