Dopo il nostro articolo di ieri, dove su segnalazione preoccupata in redazione di alcuni cittadini abbiamo pubblicato una lettera firmata e pubblicato foto e video del presunto sversamento di fanghi dal lago di Londa al torrente Rincine arriva oggi la replica del sindaco Tommaso Cuoretti.
Come da nostro dovere e soprattutto nostro credo redazionale siamo come giornale al solo ed esclusivo servizio dei cittadini pubblichiamo integralmente la replica del sindaco di Londa Tommaso Cuoretti.
"Vorrei puntualizzare alcune inesattezze che ho letto nell'articolo di ieri su OK!Valdisieve (articolo qui) .
Per quanto riguarda la lettera firmata vorrei far notare che, contrariamente a quanto scritto, dal 2014 non ho mai detratto nessuno ne pubblicato articoli su giornali che infangassero il nome o la reputazione del lago di Londa o dell' allora sindaco.
Ho solo chiesto, in quanto consigliere comunale, che riferisse in consiglio comunale quanto avvenuto e successivamente alla condanna in primo grado, pur manifestando pubblicamente il dispiacere personale per la persona, ho chiesto le sue dimissioni in quanto a mio modo di vedere era un atto dovuto causa la sua impossibilità di poter proseguire i lavori di pulizia del lago.
Invece in merito alle dichiarazioni dell'ex sindaco che sembra sostenere di aver lasciato quasi 800.000 euro per lavori del lago ricordo che il progetto precedente aveva un importo di circa 400.000 euro e di questi 150.000 erano un contributo del consorzio di bonifica fatto tramite convenzione.
Al momento del mio insediamento, proprio a causa delle vicende giudiziarie, nei bilanci del consorzio non c'erano somme destinate al comune di Londa.
La certezza della cosa è verificabile, infatti ho stipulato personalmente un accordo tra comune e consorzio per un contributo di 140.000 euro nel 2020. Quindi al massimo la cifra accantonata in precedenza con finanziamenti vari era di 250.000 mila euro.
Trovo comunque simpatico che dopo 4 anni si parli ancora di una vicenda giudiziaria in cui gli imputati sono stati prescritti per decorrenza dei termini e non assolti per tutti i capi di imputazione, di questo ne ho assoluta certezza perché pur non avendo più avuto notizie il comune di Londa non ha mai dovuto risarcire nessuno degli imputati per le spese legali sostenute.
Trovo altrettanto ironico parlare di lavori non partiti per 4 anni con soldi non sufficienti ed un progetto da rifare da capo quando per 10 anni il lago è stato in attesa di una soluzione che avrebbero benissimo potuto fare.
Ma come si dice le chiacchere le porta via il vento, l'unico obiettivo nostro è restituire il lago ai londesi proseguendo con i lavori, tutto il resto sono strumentalizzazioni politiche a cui, come ho fatto in questi anni, non ho mai risposto.
In questo caso ho deciso di rispondere perché ci tenevo a riportare la vericidità dei fatti."