Un gruppo di amici facenti parte del Consiglio Direttivo della Biblioteca Comunale di Ronta di Mugello ci ha chiesto qualche nota storica sull’edificio in oggetto. Ecco un breve testo.
Nell’anno 1911, sulla principale via Faentina di Ronta di Mugello, quasi di fronte allo Stabilimento Idroterapico Andreani, a cura dell’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo, furono eseguiti i lavori per la costruzione della sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, fondata nella piccola frazione montana e climatica ai primi del ‘900.
Il bel progetto, costruito su un terreno di proprietà della famiglia Andreani, fu donato dall’egregio Ing. Luigi Caldini per la sede, come sopra indicato, della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Questo edificio, nelle classiche linee “liberty” in voga all’epoca, presenta uno spazioso salone con teatrino e altre salette annesse, destinate a diventare luogo di ritrovo abituale e sede per recite, feste, fiere e altri passatempi per la popolazione locale e, nei mesi estivi, per la numerosa colonia di villeggianti.
Proprio in questa sede, nel 1912, fu fondata la “Cooperativa di Consumo di Ronta”, che però ebbe vita breve. Nel corso del tempo, su tacito consenso della Società Operaia, trovarono spazio anche la Banda Musicale locale “Filippo Pananti”, diretta da Alfredo Romagnoli; l’Associazione Giovanile Cattolica; il Gruppo Teatrale, diretto dalla Maestra Aurelia Berti; e il Comitato Carnevalesco durante il periodo di carnevale.
Alcune di queste associazioni di solidarietà e culturali, dopo la Prima Guerra Mondiale (1915-1918), furono incorporate dal regime fascista, e il locale divenne non solo la sezione del Partito Nazionale Fascista di Ronta di Mugello, ma anche la sede dell’Associazione “Combattenti e Reduci”.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (1940-1945), alcune delle associazioni sopra citate cessarono le attività, e l’edificio, tornato in possesso dell’amministrazione comunale, venne adibito, nel corso del secondo Novecento, a molteplici attività musicali, culturali, artistiche, folcloristiche, sociali, fiere di beneficenza e altro, sebbene con momenti alterni di inattività e chiusura.
All’inizio del Terzo Millennio, il vecchio edificio, fortemente voluto dai “vecchi” rontesi in un preciso periodo storico della vita sociale di Ronta di Mugello, ha ripreso con passione e volontà la strada che fu tracciata un secolo fa.