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"Sovversivo per la libertà". Il libro di Ridolfi presentato a Palazzuolo

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Sovversivo per la libertà. Il libro di Ridolfi presentato a Palazzuolo Sovversivo per la libertà. Il libro di Ridolfi presentato a Palazzuolo © n.c.
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E' stato presentato a Palazzuolo sul Senio, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile, il libro di Rodolfo Ridolfi, “Domenico Vanni. Sovversivo per la Libertà”. Sabato 25 aprile 2015 è stata commemorata la Liberazione a Palazzuolo sul Senio, attraverso un evento organizzato dall’Associazione culturale Compagnia “L’IncoNpiuta” in collaborazione con l’Associazione culturale “Palazzuolo per le Arti” e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Nella sala del Museo delle Genti di Montagna dove è stata allestita una piccola mostra di oggetti bellici, foto e documenti d’epoca, alla presenza del Sindaco Cristian Menghetti, Gianfranco Poli, dell’Associazione culturale Compagnia “L’IncoNpiuta”, ha introdotto la presentazione del libro “Domenico Vanni. Sovversivo per la libertà” di Rodolfo Ridolfi.

L’autore nel corso del suo intervento ha sottolineato come “Domenico Vanni, sostenuto dalla sezione socialista Spartaco, dalla Lega Operaia, dalla Lega Proletaria e dalla Lega Gruppo Operaio di Palazzuolo di Romagna, guidata da Gino Lombardi, venne eletto, a trentun anni, alla Deputazione Provinciale di Firenze, la prima a maggioranza socialista. Riportò 665 voti contro i 570 del liberale Giuseppe Baldesi, che era stato sindaco di Marradi dal 1908 al 1910 ed i 562 dell’avvocato clericale Giuseppe Stanghellini di Palazzuolo di Romagna. E poi ancora Domenico Vanni, che il 25 aprile del 1944 fu protagonista insieme ad altri eroici resistenti del salvataggio di quattro aviatori americani abbattuti a Pian delle Fagge in Comune di Palazzuolo di Romagna, riuscì più volte a sottrarsi alla cattura che non potè evitare proprio il 25 maggio quando cadde in un’imboscata mentre si recava a vettovagliare gli americani e a Palazzuolo sul Senio a portare, come d’abitudine, l’Avanti!. Lo arrestarono,lo tradussero a Villa Triste, in Via Bolognese a Firenze e lo incarcerarono alle Murate. Fu trasferito l’11 giugno al campo di concentramento e transito di Fossoli (Carpi) Polizei-und Durchgangslager delle SS per essere deportato a Mathausen come i palazzuolesi: Massimo Biagi diciottenne (4 settembre 1926) matricola 76247, impiegato, trasferito ad Ebensee dove morì il 21 marzo 1945; Giuseppe Donatini nato a Palazzuolo di Romagna il 31 maggio del 1917, fabbro arrestato il 30 maggio matricola 76321 trasferito ad Ebensee dove morì il 21 aprile 1945; Ubaldo Galeotti nato a Palazzuolo di Romagna, il 5 luglio 1886 avvocato matricola 76349 Kommando, sottocampo di Melk, Abazia di Melk quella del film “Nel nome della rosa”…

 

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