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Discussione sul suicidio assistito in Regione Toscana. Le parole di Volt

"Occorre garantire la necessaria assistenza sanitaria per coloro che vogliano accedere al suicidio assistito prima della fine del mandato"

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Liberi subito! Liberi subito! © Volt
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In questi giorni il Consiglio regionale della Toscana sta proseguendo lo studio sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, promossa dall'Associazione Luca Coscioni e sostenuta da oltre 10.000 firmatari toscani. In questo senso, il movimento Volt sollecita i singoli Consiglieri regionali e il Consiglio nel suo complesso a impegnarsi pubblicamente per avviare una discussione in aula a riguardo in tempi celeri e certi, in modo da arrivare al voto prima della fine del mandato.

Qualora si arrivasse, prima delle elezioni, a un esito positivo di un eventuale votazione, questo farebbe della Toscana la prima tra le regioni italiane a approvare una legge sul suicidio medicalmente assistito. L'obiettivo di questa proposta di legge regionale sarebbe, stando a quanto si legge in un comunicato di Volt: "garantire la necessaria assistenza sanitaria alle persone gravemente malate che intendano accedere al suicidio assistito, in presenza delle condizioni stabilite da due sentenze della Corte Costituzionale (242/2019 e 135/2024), definendo la procedura e tempi adeguati e definiti per la verifica dei requisiti e la pronuncia da parte di ASL e comitati etici territoriali."

Un provvedimento che, secondo la medesima comunicazione, dovrebbe essere approvato nel pieno rispetto delle competenze territoriali della Regione Toscana, questo in attesa che il Parlamento nazionale intervenga per colmare un vuoto normativo che da più parti si chiede di riempire: "Ad oggi, infatti, sebbene il cosiddetto “suicidio assistito” in Italia sia possibile per coloro che possiedono i requisiti previsti dalla Consulta, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle richieste delle persone che hanno diritto di porre fine alla propria vita. Persone affette da patologie irreversibili, pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli, che rimangono in attesa di risposta per mesi o anni, un tempo che chi è affetto da gravi sofferenze fisiche e psicologiche non ha."

Nel mentre, stanno proseguendo gli approfondimenti e le audizioni da parte della Terza Commissione consiliare su Sanità e Politiche sociali, presieduta da Enrico Sostegni (Partito Democratico). "Ci avviciniamo agli ultimi mesi del mandato, col rischio di slittamenti e addirittura l’eventualità di dover far ripartire il processo legislativo dall'inizio dopo le prossime elezioni."

Sulla questione si è espressa anche Elisa Meloni locale esponente di Volt che ha sostenuto il centrosinistra ha trazione PD, sia alle scorse elezioni regionali che alle recenti elezioni amministrative. "Ci appelliamo ai Componenti della Terza Commissione consiliare, al Presidente del Consiglio regionale e ai Consiglieri regionali tutti affinché si impegnino pubblicamente, con l’Associazione Luca
Coscioni e con tutti i cittadini e le cittadine della Toscana, ad accelerare l’esame del testo e a metterlo al voto in tempi brevi.
- spiega Meloni - Per far passare la legge basterebbe anche il solo voto positivo delle persone elette dal Partito Democratico, auspicabilmente accompagnato da quello di altre forze politiche. Un partito che, per espressa dichiarazione della Segretaria Elly Schlein, è "qua
per rilanciare alcune proposte di legge, come quella per assicurare un fine vita dignitoso
".

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