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Tari alle stelle: A Dicomano l'immondizia è un bene di lusso

Tra ironia e amarezza, si alza il coro dei cittadini stanchi dei continui aumenti sulla tassa rifiuti. La Vignetta di Fabu

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La Vignetta di Fabu La Vignetta di Fabu © Fabu
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Un antico adagio, che giocava sulle parole, diceva che nella vita, di sicuro, c'è soltanto la morte. Oggi, a questa proverbiale certezza, occorre aggiungere un'altra verità che ormai sembra inevitabile per tutti: l'aumento, anno dopo anno, della Tari, la tassa sui rifiuti. L'immondizia ci costa talmente tanto che, ormai, i cassonetti dove viene gettata sembrano più delle cassette di sicurezza nei caveau delle banche.

A Dicomano, si mormora che, con l'ennesimo aumento della Tari, qualcuno abbia iniziato a riporre nei caveau bancari, accanto ai Rolex e ai gioielli di famiglia, bucce di banana, gusci d'uovo e bottigliette di plastica vuote. Tutti rifiuti che, normalmente, finirebbero nei cassonetti, ma che, con l'attuale costo della gestione dei rifiuti, sono ormai considerati beni di lusso.

Pochi giorni fa, un signore, mentre si recava a gettare il sacchetto dell'indifferenziato, è stato accerchiato da quattro malviventi, armati e col passamontagna, che gli hanno sottratto il prezioso bottino della sua spazzatura. I rapinatori sono poi fuggiti su un'auto guidata da un complice.

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