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Terremoto in Marocco. Giani e Nardella "pronti ad aiutare". Stanno bene i fiorentini

In ansia la comunità° marocchina toscana. Buone notizie per gli italiani e i fiorentini in Marocco.

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Terremoto in Marocco Terremoto in Marocco © Facebook
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Ansia anche in Toscana per le notizie che arrivano dal Marocco, con il terremoto che nella tarda serata di venerdì 8 settembre ha provocato vittime e danni in una zona non lontana da Marrakech.
Il bilancio provvisiorio, diventa più grave di ora in ora. Al momento in cui scriviamo si parla di oltre milletrecento morti e di almeno mille feriti.

La comunità marocchina in Toscana è particolarmente vasta e vive un momento di comprensibile ansia. Sono 28mila, secondo l’ultimo censimento del 2022 come si legge su La Nazione, i migranti dal Marocco che vivono in tutta la Toscana, distribuiti nelle varie province (la maggior parte a Firenze e Lucca).

In queste ore stanno mettendosi in contatto con i parenti in Marocco per aggiornamenti sulla situazione.

Un rapporto stretto quello tra il Marocco e la Toscana, con diversi accordi commerciali e di collaborazione che si sono succeduti negli ultimi anni. Non ultimo, a consolidare questo rapporto, c’è lo scambio, ormai ampiamente consolidato, con il popolo Saharawi e i tanti minori che durante l’estate vengono ospitati in Toscana. 

Vi abbiamo già raccontato sulle nostre pagine di Ok!Mugello della testimonianza del gruppo di turisti mugellani a Marrakech sconvolti ma sani e salvi (leggi qui) e confortano le parole che arrivano dal Ministero degli Esteri che attraverso il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Nicola Minasifa fa sapere che "tutti i 400 italiani attualmente in Marocco stanno bene."

"Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati - ha spiegato il diplomatico - ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. "Siamo in contatto con tutti", ha assicurato Minasi.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2 aveva inviato un messaggio ai connazionali nel Paese colpito dal sisma ad evitare l'aeroporto di Marrakech dove ci sarà un funzionario dell'ambasciata per dare indicazioni ma che "è intasato" e raggiungere quelli di Casablanca o Rabat con i bus per "rientrare eventualmente in Italia". "Il governo segue minuto per minuto, persona per persona, la situazione: l'ambasciata, il consolato e l'Unità di crisi della Farnesina stanno rispondendo a tutte le chiamate" per dare assistenza.
Si sta lavorando per poter assicurare il rientro in Italia dei turisti. "La prima cosa importante è contattare tutti gli italiani. Seguiamo minuto per minuto l'evolversi per la situazione", ha sottolineato il titolare della Farnesina.

Momenti di ansia per gli imprenditori agricoli Donella e Raffaelo titolari di un'azienda agricola di Certaldo che a Marrakech sapevano fosse per lavoro il figlio Marco. Fortunatamente è Donella stessa e poi molte ore più tardi Marco stesso a dare buone notizie.
Con un post su un social rassicura tutti "Mi stanno arrivando telefonate da parenti e amici per questo scrivo questo post. Mi sono appena sentita con mio figlio Marco, fortunatamente ieri sera non alloggiava a Marrakech (dove abita di solito quando è in Marocco per lavoro) ma a Essaouira. ! Ci siamo sentiti poco fa: lui sta bene! È impossibile per il momento che possa tornare in Italia, ma sta bene"..
Poi è Marco stesso a postare: "Grazie a tutti per i messaggi inviati. Sto BENE, illeso. Terremoto piuttosto forte e lungo ma non ha reso nessun danno alla maggior parte degli edifici. Purtroppo alcune case, che erano già barcollanti, hanno ceduto e causato quello che vedete in Tv."

"Solidarietà dalla Regione Toscana al Marocco dopo il devastante terremoto – dice il presidente della Regione Eugenio Giani – Una tragedia enorme. Siamo vicini alla popolazione colpita e alla numerosa comunità marocchina nella nostra regione. Siamo pronti a dare tutto l'aiuto richiesto attraverso la nostra protezione civile". 

"Da parte di tutto il Consiglio Regionale della Toscana – dice il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo – solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Alle famiglie toccate dai lutti vada il cordoglio dell'assemblea amministrativa. Un forte abbraccio anche alla comunità marocchina presente in Toscana che sta vivendo ore di ansia e angoscia".

E c’è un numero da contattare per le informazioni. Ecco il tweet del Ministero degli Esteri: "A seguito del terremoto nell'area dell'Atlante, #Farnesina, con ItalyinMorocco e ItalyinCasa, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare Unità di Crisi al numero +39 06 36225".

Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha espresso la sua vicinanza al popolo marocchino duramente colpito dalla tragedia di ieri sera. “Sono colpito e addolorato per il terremoto che ha colpito il Marocco ed esprimo a nome della città di Firenze il più profondo cordoglio per le vittime e la nostra vicinanza alla popolazione che sta vivendo ore drammatiche.
La città di Firenze e il Marocco hanno una lunga tradizione di amicizia che è cominciata con gli incontri fra l’allora sindaco Giorgio La Pira e Re Maometto V e che ancora oggi continuano con suo nipote, re Mohammed VI.
Una tradizione di scambi sancita anche dal gemellaggio con Fez che abbiamo rinnovato recentemente. E’ davvero un dolore vedere tanta distruzione e dolore. Siamo pronti ad attivarci per aiutare questo paese a superare un momento così difficile e ad attivarci per offrire il nostro aiuto nella ricostruzione”

 

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