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Consiglio Toscana: approvato l'aumento Irfpef. Italia Viva non vota

22 i voti a favore del Pd e 13 i contrari delle opposizioni. Le dichiarazioni dei capigruppo.

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Il consiglio regionale Il consiglio regionale © consiglio regionale
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l Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza l'emendamento, a firma del presidente della Toscana Eugenio Giani, che aumenta l'aliquota regionale Irpef per reperire 200 milioni di euro necessari a ripianare il bilancio della sanità.

I due consiglieri di Italia Viva, Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, che fanno parte della maggioranza, sono usciti dall'aula non partecipando al voto.
L'emendamento è stato quindi approvato con 22 voti a favore del Pd e 13 voti contrari di Fi, Fdi, Lega e M5s.

Prima di procedere al voto su questo atto, il primo che compone il pacchetto della Manovra di Bilancio della Regione (che prevede anche la legge di stabilità 2024, il collegato alla legge di stabilità e il Bilancio di previsione finario 2024 – 2026), si sono susseguite le dichiarazioni di voto dei capigruppo, che hanno riguardato il pacchetto complessivo degli atti.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, ha annunciato il voto contrario alla Manovra di Bilancio della Regione. “Il presidente Giani – ha detto – ha fatto capire che lo sbilancio sanità sia addirittura più alto di quello di cui oggi parliamo e questo è preoccupante”.
Ha poi evidenziato che “non c’è collegamento con alluvione, come dicono dai banchi della maggioranza. C’è invece qualcuno che ha parlato di sacrifici, dicendo che i sacrifici si fanno, ma bisogna sapere a cosa servono i soldi. Siamo d’accordo”. 
In ultimo ha ricordato che contrariamente a quanto detto dal presidente Giani a proposito di Tac o altra strumentazione, “deve essere chiaro, perché lo dice la legge, che i dispositivi alimentati ad elettricità non rientrano nel payback”.

“C’è un imbarazzo in quest’Aula che non avevo mai visto – ha dichiarato Marco Stella (Forza Italia) –. Quello che emerge oggi è più tasse per tutti e meno servizi per tutti. Al limite si potranno mantenere gli stessi servizi di prima. Della task force non c’è bisogno, guidate questo sistema sanitario da 25 anni”.
Secondo Stella, “Il Governo è stato estremamente serio: la Toscana è l’unica Regione che ha scelto di alzare le aliquote e mettere le tasse sui cittadini. Siete il partito delle tasse. Quello che abbiamo visto oggi in quest’Aula si potrebbe titolare ‘Molto rumore per nulla’. Il presidente Scaramelli ha detto ‘non ci asterremo, non usciamo dall’Aula, votiamo contro’. Poi ho visto due persone prendere e uscire al momento del voto. Il tema è del tutto politico – ha proseguito –. Al presidente dico: questa maggioranza non la sostiene più. Qui non c’è più maggioranza, a meno che i colleghi di Italia viva non votino favorevolmente al bilancio. Altrimenti, ci vuole il coraggio di mandare tutti a casa e andare a votare nel 2024”.

“Dall’opposizione abbiamo fatto proposte di ogni tipo, non è vero che non sono arrivati contributi dalle opposizioni”, ha dichiarato la capogruppo Elena Meini (Lega), che ha posto l’attenzione sui “contributi a pioggia assegnati attraverso le variazioni di Bilancio: la somma arriva a una cifra pari a 120milioni di euro: avremmo potuto evitare l’aumento delle tasse. Anche con la lotta agli sprechi: quanti contributi abbiamo dato alle società partecipate per coprire buchi? Sono molto dispiaciuta dall’atteggiamento di Italia viva – ha concluso la capogruppo –: speravo ci fosse più coraggio, che ci fosse un segnale chiaro. Noi abbiamo detto no alle tasse. È il momento di tornare al voto”.
Dopo l’intervento di Meini, i consiglieri della Lega, dai banchi dell’opposizione, hanno esposto uno striscione con la scritta “Giù le mani dalle tasche dei toscani”, un gesto che il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha dichiarato “inammissibile”.

Le dichiarazioni di voto sulla Manovra sono poi riprese con la capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti. “Al netto commenti sul bilancio, respingo al mittente le accuse secondo le quali noi non abbiamo mai fatto proposte sulla sanità. Ne abbiamo fatte molte, anche in passato”, ha detto. “Questi 200milioni di prelievo fiscale possono sembrare pochi sul totale del Bilancio – ha aggiunto – ma allora forse era possibile reperirli senza mettere mano alle tasche dei toscani. Anche perché nel Bilancio ci sono tanti interventi a pioggia e nessuna programmazione generale”. Secondo Galletti, “quest’Aula è stata calpestata, perché non si può discutere un bilancio in sei giorni. È una modalità di discussione che ci impedisce anche di presentare atti collegati adeguati”. Ha chiuso annunciando il voto contrario e dicendo che “questi 200milioni non sistemeranno la sanità toscana”.

Il capogruppo del Pd, Vincenzo Ceccarelli, ha esordito annunciato il voto a favore sulla Manovra di Bilancio, “per i suoi contenuti e, al di là del tema sanità, chiedendo di correggere in corso d’opera alcuni capitoli”.
Ha poi aggiunto: “Ci viene detto che si può ottenere collaborazione se diciamo dove si mettono le risorse. Siccome la nostra sanità ha un valore riconosciuto dalle agenzie, anche quelle governative, diciamo che i soldi li mettiamo dove mancano: per sopperire all’erosione del Fondo sanitario nazionale, per fronteggiare gli aumenti del costo dell’energia, per sopperire al mancato payback e per altre mancanze che derivano dai tagli del governo”. 
Ceccarelli ha aggiunto che, “al netto di questo, la nostra sanità va migliorata e efficientata. Noi diciamo più sanità per tutti, e infatti garantiamo più servizi di tutte le altre Regioni”.
Riguardo ai rapporti interni alla maggioranza, Ceccarelli ha spiegato che “Italia Viva fa le sue scelte e non è in grado di mandare a casa la maggioranza, ma può dire dove collocarsi, ma io auspico che ci sia collaborazione”. Infine, a proposito dello striscione esposto dai banchi dell’opposizione per dire no alle tasse, ha chiesto: “Preferivate, fra qualche mese, esporre uno striscione per denunciare che la sanità toscana era diventata insufficiente? Noi vogliamo curare tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione economica, chiedendo contributo a una parte dei toscani”.

Stefano Scaramelli (Italia viva) ha risposto subito al capogruppo del Pd Ceccarelli: “C’è stata una discussione franca, dove i toni non hanno mai superato quelli del rispetto reciproco in un confronto serrato. Di fatto abbiamo mantenuto ferme le nostre posizioni. Noi stiamo là, dove abbiamo fatto un accordo di programma che prevedeva alcune questioni. Non voteremo questo incremento delle tasse – ha proseguito - perché non lo condividiamo nel metodo, nel merito, ma anche nella gradualità”.
Scaramelli ha confermato che “siamo distanti, ma ho visto segnali di avvicinamento. C’è un impegno, che non so se si tradurrà in un ordine del giorno, vengo da una scuola di partito per cui una stretta di mano fa fede a quell’impegno: se le risorse per cui combattevamo arriveranno, verranno destinate complessivamente alla riduzione di quell’aumento che oggi i colleghi del Pd si assumono la responsabilità di dover fare, non contro sé stessi – afferma –, né contro i toscani, ma a tutela del presidente Giani”.
Italia viva, ha detto ancora Scaramelli, proponeva “di attendere prima di prendere questo provvedimento, saremmo stati disponibili nei mesi prossimi, qualora il Governo Meloni avesse costretto la Regione Toscana a farlo. La divergenza non vuol dire che non siamo consapevoli della necessità di queste risorse: abbiamo proposto altre questioni, che non sono state accolte. Oggi siamo arrivati vicini a un punto di caduta, poi scongiurato. Allo stesso tempo – ha concluso Scaramelli – dico: nessuno scappi dalla responsabilità rispetto a quello che sta succedendo. Non lo facciano le forze del centrodestra che esprimono un Governo a livello nazionale. Se c’è una legge deve essere rispettata, qualora il contenzioso in Corte costituzionale non trovi una soluzione positiva, ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità: quei soldi sono dei cittadini toscani”.

 

 

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