19 APR 2025
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Tozzi (FDI) dopo lo stato di emergenza. "63 milioni al territorio, ora basta polemiche e si lavori insieme"

“Il tempo delle polemiche è finito. Il Governo ha fatto la sua parte, ora tutti devono fare la loro”, ha dichiarato Tozzi, rivolgendo un invito...

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Elisa Tozzi Elisa Tozzi © N. c.
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Firenze – Con la dichiarazione del doppio stato di emergenza nazionale e l’assegnazione di 63 milioni di euro per far fronte ai danni subiti, arriva anche l’appello all’unità politica da parte di Elisa Tozzi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia. La consigliera ha voluto sottolineare come il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo sia giunto puntualmente dopo le necessarie verifiche da parte della Protezione Civile, respingendo così le critiche mosse in precedenza dall’opposizione.

“Il tempo delle polemiche è finito. Il Governo ha fatto la sua parte, ora tutti devono fare la loro”, ha dichiarato Tozzi, rivolgendo un invito alla collaborazione istituzionale. “Adesso – aggiunge – dalle parti del Pd potranno finalmente concentrarsi su cosa serve davvero al territorio, abbandonando il clima di allarmismo creato in queste settimane”.

Tozzi ha rinnovato l’urgenza di avviare un piano straordinario per il Mugello, idea già lanciata nelle scorse settimane e che, secondo quanto riferito, è stata accolta dal presidente della Regione Eugenio Giani. “Mettiamoci subito al lavoro con Governo, Regione, Città metropolitana e Comuni – ha affermato – e affrontiamo le priorità: dissesto idrogeologico, carenza di servizi, crisi del commercio, collegamenti stradali e ferroviari ormai inadeguati”.

Pur ricordando la proposta di destinare al territorio parte dei fondi PNRR non utilizzabili per lo stadio Franchi, e respinta dalla maggioranza regionale, Tozzi invita a individuare nuove soluzioni. “L’importante è agire. Le famiglie e le imprese chiedono risposte concrete, non scontri ideologici. La Toscana diffusa non deve restare uno slogan, ma diventare una politica operativa”.

Con l’arrivo dei fondi nazionali, si apre ora una fase decisiva per il futuro delle aree colpite, che richiederà sinergia tra tutte le istituzioni per garantire interventi tempestivi e mirati.

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