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Vaccini e consenso informato. Una lettera in redazione

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Vaccini e consenso informato. Una lettera in redazione Vaccini e consenso informato. Una lettera in redazione
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Dalla nostra lettrice Giovanna Gallian, che già altre volte ha inviato contributi alla nostra redazione, riceviamo e pubblichiamo questa lettera:

Sono nata nel 1969 nel profondo sud, del Piemonte, il sud è sempre relativo, dipende dalla porzione di mondo che si prende in considerazione. Cresciuta nei primi anni a pane e latte, delle mucche dei nonni. Poi torturata dai minestroni di verdure della mamma, almeno tre volte a settimana, sottoposta alla vessazione continua  di mangiare la frutta e di preferire ( senza possibilità di scelta...) il pane  con la marmellata, alle merendine.

Di bibite gassate in casa, non c'era ombra, se non nelle grandi occasioni. Mal gola: latte e miele. Naso tappato: suffimigi con bicarbonato ed eucalipto. Aspirina nelle situazioni più importanti, nei casi disperati: medico ed antibiotici. A scuola si andava sempre,  gli aiuti in casa dovevamo essere garantiti a meno che non si avesse almeno 38 di febbre.

Queste le premesse.

Nella mia parte di vita adulta, effettivamente ho evitato tutte quelle minestre, mangio però, sempre la frutta e verdura di stagione, non bevo bibite gassate, se non in rare occasioni e soprattutto faccio da sempre un uso altamente misurato di farmaci.

Conosco il dolore, ho avuto due figli cicciottelli all'origine, con un parto naturale, ma lo considero parte della vita, lo avverto, lo valuto e mi regolo di conseguenza.

Ora, non vedo ragione per la quale, dopo 50 e più anni,  passati ad evitare l'utilizzo di sostanze chimiche, più o meno conosciute, io debba introdurre nel mio organismo un vaccino, nella sua  fase più adolescenziale di vita,  rilasciando, attraverso la sottoscrizione del consenso informato, liberatoria per tutti i danni che da questo gesto potrebbero derivare.

Se mi obblighi  a fare qualcosa che non condivido, ti assumi la responsabilità delle conseguenze, che da quel gesto derivano, se non lo fai e me lo imponi  direttamente o  indirettamente, allora si prefigura la condizione di tirannia, che con la democrazia non ha nulla a che spartire, aldilà delle  arbitrarie dichiarazioni di compatibilità costituzionale.

Se poi dichiari che il prodotto funziona e sai già come funziona e nell'arco di 10 mesi cambi 10 volte versione... Perdi decisamente credibilità.

Non sono ed inorridisco, alla distinzione ormai inflazionata pro-vax/ no vax , ma se devo firmare un consenso informato, non mi sento abbastanza informata, onde per cui non sono ancora pronta a firmare.

Chi lo fa, evidentemente, si sente sufficientemente informato e si assume le Sue responsabilità. In  un paese democratico, nel quale auspico ancora  di vivere, ognuno ha il diritto di esprimere la sua opinione.

Le grandi scoperte nascono da delle domande,  allora domandiamoci se tutte queste imposizioni siano corrette.
Saluti.

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Commenti 8
  • Leonardo

    Ormai è un anno che ogni santo giorno in TV e su tutti i media parlano a tempo pieno dei vaccini. Se ancora si sente poco informata, forse non vive su questo pianeta. Se vive su questo pianeta, basta informarsi SERIAMENTE, chiedendo al proprio medico di fiducia o a un professionista VERO, non quei ciarlatani che vi raccontano che coi vaccini si riceve il 5G ((magari...Farei a meno dello Smartphone...) Comunque, per quanto riguarda il consenso, le auguro vivamente di non aver mai bisogno di un qualsiasi intervento, di un ricovero in ospedale o, più banalmente, del dentista. Perché in tutti questi ambiti le verrà fatto firmare il consenso e la conseguente liberatoria per eventuali danni...

    rispondi a Leonardo
    gio 28 ottobre 2021 09:20
  • Giovanna

    È esattamente così! Ogni santo giorno... Che dire sarò dura di comprendonio. Gli esperti interpellati in televisione, sono più o meno sempre gli stessi, a tratti nell'esprimersi , anche molto " narcisi", uno di loro è stato invitato anche a Venezia per il festival del cinema... Ci sono medici, biologi, farmacisti, chimici che hanno le mie stesse perplessità, ma hanno le medesime competenze di chi le ha consigliato di assumere il vaccino. Perché non tutti sono d'accordo. I 5g sono l'ultimo dei miei problemi, ma non sarei così convinta del fatto che siano totalmente innocui...per un po' in passato anche l'amianto non era considerato pericoloso. La ringrazio comunque di aver concesso tempo alla lettura del mio scritto, nonostante la sua convinzione.

    rispondi a Giovanna
    gio 28 ottobre 2021 05:38
  • Lucia

    Felicissima di sapere che ci sono ancora menti pensanti. Grazie Giovanna, la penso esattamente come te! E so che siamo in tanti!

    rispondi a Lucia
    mer 27 ottobre 2021 06:47
  • nonnoBeppe

    Come marito, padre e nonno anch'io sono stato in ansia. Ma i risultati stanno dimostrando che siamo sulla strada giusta. E poi tutte le norme di legge ne danno conferma. Chi non si vaccina danneggia se stesso e chi gli sta accanto

    rispondi a nonnoBeppe
    mer 27 ottobre 2021 04:28
  • nonnoBeppe

    Per andare a scuola mi sono dovuto fare i vaccini obbligatori per andarci. Molti miei conoscenti hanno tatuaggi e chissà cosa hanno inoculato. Ho fatto il servizio militare e mi hanno fatto tre punture nel petto. Un'unica siringa, un unico ago per tutto il plotone. Conosco molte persone poliomelitiche. Grazie al vaccino non ce ne sono più. Oggi la medicina ha fatto passi da gigante. Per fare un vaccino esiste anche l'informatica. Il vaccino va reso obbligatorio. Io proteggo te, tu proteggi me.

    rispondi a nonnoBeppe
    mer 27 ottobre 2021 10:33
  • Giovanna

    Gentile nonno Beppe, tutti siamo vaccinati con le vaccinazioni obbligatorie, vaccinazioni delle quali lo Stato si fa carico e se ne rende responsabile, ai sensi della legge 210 del 25 febbraio 1992, disciplinando eventuali danni da esse derivati. Vaccinazioni per le quali non si firma un consenso informato e che hanno seguito un iter di sperimentazione molto lungo. Questa vaccinazione non è obbligatoria, attraverso il consenso informato, chi riceve la vaccinazione si dichiara, " sufficientemente informato" e si assume tutte le responsabilità che ne derivano. Semplicemente, io non mi sento sufficientemente informata. Grazie.

    rispondi a Giovanna
    mer 27 ottobre 2021 03:47
  • Giovanna

    Gentile nonno Beppe, tutti siamo vaccinati con le vaccinazioni obbligatorie, per le quali non si firma un consenso informato. Vaccinazioni delle quali lo stato si rende responsabile disciplinando eventuali risarcimenti da danni derivati, in base alla legge 210 del 25 febbraio 1992. Ciò non vale per questa vaccinazione, dove ognuno firmando si rende responsabile. Se Lei si sente sufficientemente informato a 360 gradi, sicuramente non ha nulla da tenere; io purtroppo sono piena di dubbi! Grazie.

    rispondi a Giovanna
    mer 27 ottobre 2021 03:34
  • nonnoBeppe

    Ok. Faccia quello che meglio crede. Ma io mi fido della scienza. Naturalmente del 5G non me ne frega niente. Vedo spesso una ragazzina con i genitori NOVAX che fa qualche volta i tamponi ma spesso sta a casa e non va a scuola. Noi genitori abbiamo anche molte responsabilità nei confronti dei figli. Toccato con mano. Due conoscenti non vaccinati sono stati malissimo. Portati in terapia intensiva. Uno è morto. L'altro si sta riprendendo e maledice il giorno che non ha fatto il vaccino. In bocca al lupo

    rispondi a nonnoBeppe
    sab 30 ottobre 2021 03:12