x
OK!Valdisieve

Vaglia - Claudia Dominici - Il Sindaco di Vaglia rifiuta un finanziamento 3 milioni di euro senza avere alternative

Il consigliere di Centrodestra per Vaglia, Claudia Dominici, interviene dopo la decisione presa dall'amministrazione...

  • 825
Claudia Dominici Claudia Dominici © nn
Font +:
Stampa Commenta

L’amministrazione di Catani rifiuta frettolosamente il finanziamento di circa 3 milioni di euro, senza avere un'idea della spesa necessaria per ristrutturare l'attuale scuola Manzi Barellai. Gli studi condotti dal Prof. Casagli hanno portato alla luce una situazione geologica nettamente migliore di quanto sapevamo, tuttavia la struttura della scuola è costituita da corpi di fabbrica edificati in momenti storici differenti e con l'assenza totale di conoscenze antisismiche per la parte storica e dimensionamenti ormai inadeguati per i corpi di fabbrica aggiunti.

Le indagini da fare per una tranquillità sulla tenuta strutturale non è realizzabile con il solo approfondimento geologico bensì geotecnico con analisi delle fondazioni oltre poi a quello ingegneristico su strutture e orizzontamenti. L'adeguamento sismico non è realizzabile, il miglioramento sismico certamente ma quanto costerebbe e quanto tempo occorrerebbe per farlo?

L’amministrazione Catani ha semplicemente rifiutato un finanziamento, che rimanda al mittente, senza avere una minima idea di questi costi.

Prima di prendere una decisione drastica, sarebbe stato opportuno avere dei termini economici di confronto che ad oggi l'amministrazione non si è preoccupata di fare. Perché prima di un rifiuto tombale l'amministrazione non ha condotto uno studio tecnico-economico sulla scuola di Pratolino per confrontarlo con quello fatto invece per Vaglia?

Allora sì che, avendo due soluzioni a confronto, la decisione finale sarebbe stata una oggettiva.

Per eseguire i lavori servirebbero almeno 2.000 euro al mq. Nel frattempo, dove li mettiamo gli studenti? Non sono né interventi che si possono concludere durante la pausa estiva né con i ragazzi all'interno.

Sarebbe necessario riproteggerli per almeno due anni in strutture temporanee per altri 300/400.000 euro. Quindi si potrebbe più o meno arrivare alla cifra del finanziamento rifiutato.

Quindi un salasso economico ed un tempo oscillante tra i due ed i tre anni per riavere la scuola sicura per i nostri bambini, e che il Comune ad oggi dovrebbe coprire con risorse proprie.

È stata una scelta a favore della comunità? No, solo una decisione politica oltremodo affrettata e che potrebbe significare lasciare la scuola così com'è, pericolosa, ancora per molto tempo.

Lascia un commento
stai rispondendo a