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Il Sindaco di Vaglia scrive al Prefetto contro l'ordinanza dei Sindaci Mugellani

Borchi evidenzia anche la situazione paradossale di Mulinaccio, divisa tra i due Comuni, in cui gli abitanti di Borgo non potrebbero rifornirsi nell'unico alimentari che sarebbe nel Comune di Vaglia

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Leonardo Borchi Leonardo Borchi © Fotocronache Germogli
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Il Sindaco di Vaglia non ha perso tempo, ed ha già inviato una lettera al Prefetto Laura Lega in cui denuncia, a suo avviso, la legittimità del provvedimento preso dai Sindaci del Mugello che vieta di potersi approvvigionare ai non residenti o domiciliati dei comuni mugellani. A seguire il testo della lettera di Borchi al Prefetto Lega.


All' Ill.mo Prefetto di Firenze Dr.ssa Laura Lega

II sottoscritto Dr. Leonardo Borchi, in qualità di Sindaco del Comune di Vaglia, con il presente atto chiede una valutazione Prefetto di Firenze sulla legittimità in fatto in diritto delle ordinanze di cui all'oggetto, nella parte in cui le medesime stabiliscono che 'l'acquisto di generi alimentari e di tutti gli altri generi ammessi all'allegato l del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 è consentito all'intento del confine comunale solo a residenti e ai domiciliati del Comune di Scarperia e San Piero" (così ugualmente per i Comuni di Borgo San Lorenzo, Barberino Mugello, Firenzuola, Palazzuolo, Marradi, Vicchio, Dicomano).

A parere dello scrivente le presenti ordinanze appaiono viziate in punto di diritto in quanto limitano la libertà di movimento dei cittadini, ben oltre le disposizioni emanate al DPCM del dì 8 Marzo 2020, in forza delle quali le persone possono spostarsi, senza limiti di confini comunali, per situazioni di necessità, concetto nel quale è ricompreso altresì il rifornimento di generi alimentari, oltre che farmaci, presidi sanitari e acquisto di mangimi per animali.

Inoltre, le ordinanze de quo sono carenti di motivazione, in quanto contengono in premessa solo un generico riferimento al "contenimento del contagio", senza l'indicazione della specifica ragione per la quale viene prevista una limitazione ulteriore rispetto alle restrizioni già contenute nel Decreto Ministeriale del dì 8 Marzo 2020 e senza neppure enunciazione delle finalità specifiche che si intende perseguire con tali ulteriori limitazioni.

Lo scrivente rileva altresì che tali ordinanze, sono state emanate anche da due comuni confinanti con il Comune di Vaglia (San Piero a Sieve e Borgo San Lorenzo), nel cui territorio si dirigono gran parte dei cittadini residenti nel Comune di Vaglia per l'approvvigionamento dei generi di prima necessità.

Tali ingiustificate restrizioni determinano, o l'impossibilità per tali soggetti di soddisfare le proprie esigenze primarie, o, in alternativa, la necessità di dirigersi verso rivendite ubicate in altri comuni più distanti. Tutto ciò deriva dal fatto che i 5.200 residenti del Comune di Vaglia, divisi su 8 frazioni, non hanno a disposizione nessuna struttura di grande distribuzione, ma possono fare conto solo su dieci esercizi commerciali, di cui cinque bar-alimentari una alquanto ridotta offerta di generi di prima necessità - un solo macellaio e due negozi di ortofrutta.

Tra queste rivendite si annovera anche l'emporio più grande, una piccola Coop nella fazione di Pratolino, in queste ultime settimane ha triplicato il volume di lavoro e pur assumendo personale straordinario non riesce a sopperire e non può, per le ridotte dimensioni del negozio e per l'afflusso di persone - reso ancor più elevato dalle ordinanze contro cui si ricorre — evitare situazioni di assembramento assolutamente vietate dai Decreti emanati a livello ministeriale. Questo esercizio commerciale non è attualmente in grado inoltre, di confezionare i pacchi della spesa organizzata dal Comune di Vaglia grazie alla disponibilità di una rete di cittadini volontari.

Inoltre sul territorio comunale non esiste alcun rivenditore di mangimi per animali ed i numerosi allevatori, piccoli e grandi, soprattutto di ovini, che normalmente si rifornivano al magazzino di riferimento per antonomasia di tutto il Mugello, collocato nel paese di San Piero a Sieve, ad oggi non sanno dove rifornirsi.

Sul territorio comunale manca del tutto la possibilità di rifornirsi di prodotti per celiaci, di pannolini per neonati che presentino particolari allergie, non esiste un rivenditore di materiale elettrico, né idraulico, né un distributore di carburanti per automazione i distributori più prossimi si trovano nel territorio del Comune di San Piero a Sieve.

Il sottoscritto evidenzia infine un altro dato di rilevante importanza. L'attuale emergenza sanitaria ha comportato anche una riduzione — ed in alcuni casi purtroppo addirittura un azzeramento - del reddito di molti nuclei familiari. In una situazione di questo tipo diventa assolutamente indispensabile consentire un risparmio economico alle famiglie permettendo loro di provvedere al proprio approvvigionamento presso la grande distribuzione, che, come è ovvio, ha prezzi più contenuti rispetto ai piccoli esercizi commerciali, evitando così di creare difficoltà economiche ulteriori.

Da ultimo lo scrivente non può esimersi dal rappresentare che tali restrizioni vanno a creare inevitabilmente situazioni paradossali, non solo per i residenti del Comune di Vaglia, ma per tutti i cittadini. A mero titolo esemplificativo si rappresenta che sulla strada regionale della Faentina si trova la frazione di Mulinaccio. La strada regionale separa l'abitato che in parte insiste sul Comune di Vaglia (230 residenti) ed in parte sul Comune di Borgo S. Lorenzo (260 residenti circa). Nella frazione esiste un solo bar-alimentari - uno dei 5 predetti ed è su Vaglia, dove, se si dovesse seguire il principio del sindaco di Borgo San Lorenzo, i suoi concittadini non potrebbero approvvigionarsi.

In genere tutti gli abitanti si riforniscono abitualmente ad un piccolo supermercato di Polcanto, nel Comune di Borgo San Lorenzo e, per l'approvvigionamento più importante, alla grande distribuzione di Borgo San Lorenzo, dove esiste una Unicoop ed una CONAD. Pur essendo le ordinanze de quo, prossime alla scadenza - fissata per il giorno 25 Marzo 2020 - si evidenzia comunque che, nonostante il breve lasso temporale, tali, a mio parere, illegittime restrizioni, causano gravi disagi ai cittadini del Comune di Vaglia e che vi sia il rischio concreto che tali restrizioni vengano, alla scadenza, prorogate.

Per le ragioni sopra enunciate, si chiede quindi all'Ill.mo Prefetto di Firenze di disporre urgentemente le iniziative più opportune.

Con ampi ossequi
Vaglia, li 21 Marzo 2020
Il Sindaco Leonardo Borchi


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