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Veleni di Paterno. "A San Piero acquedotto dai pozzi sul Carza"...

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Veleni di Paterno. A San Piero acquedotto dai pozzi sul Carza... Veleni di Paterno. A San Piero acquedotto dai pozzi sul Carza... © n.c.
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Il Comitato Carza Viva, in riferimento all’articolo de La Nazione del 4 Agosto intitolato “ Paterno gli orti sono a rischio-I veleni raggiungono il fiume” ed all’affermazione ivi riportata secondo la quale “ …per fortuna gli acquedotti di Vaglia e S.Piero non prelevano acqua dal torrente”, precisa che , almeno per quanto riguarda S.Piero, tale affermazione è  vera solo se presa in senso letterale, cioè che l’acquedotto non attinge acqua direttamente dal fiume, né d’altronde potrebbe farlo visto che il letto del torrente è secco ormai da anni a causa dei lavori della TAV. Non è vera però in senso sostanziale, perché l’acquedotto di Publiacqua a S.Piero attinge dai pozzi estrattivi situati presso “Il Girone”, la grande curva del torrente Carza 100 metri a valle della nuova passerella di Via S.Francesco, sotto l’ex campo sportivo Bettini, come si può vedere dall’allegata mappa dei pozzi e delle derivazioni della zona centrale di S.Piero  liberamente consultabile e scaricabile da internet http://tolomeo.provincia.fi.it/tolomeobinj/jsp/pozzi.html,  nella quale sono riportati i due pozzi in concessione preferenziale a Publiacqua (pallini rossi) che attingono dal Carza. Ad ulteriore riprova dell’utilizzo di detti pozzi sta il Progetto varato da Publiacqua nel settembre 2012 e finanziato dalla Regione Toscana con 50.000 Euro per il recupero e riutilizzo della acque provenienti dalla galleria A.V. Vaglia Nord, al momento non ancora completato, per sostituire con un tubo in ghisa il tubo provvisorio installato nel 2007 che da Cardetole rilancia in Carza parte dell’acqua della galleria. Nella prima pagina della Relazione Tecnica si dice molto chiaramente che "… questa tubazione permette di incrementare con le acque sorgive provenienti dalla galleria dell'Alta Velocità la portata d'acqua del torrente Carza dal quale attinge il sistema acquedottistico a servizio della zona”. E per maggior evidenza riportiamo in allegato anche la cartina del Progetto in cui si vede l’impianto di potabilizzazione adiacente al Carza. Come spiegò a voce al nostro Comitato lo staff tecnico di Publiacqua in un sopralluogo del settembre  2013 lo scopo del tubo by-pass che rilancia in Carza l’acqua della galleria TAV non era certo quello di ridare vita al fiume -altro ci sarebbe voluto!-  ma  solo di alimentare un po’ la falda  per impedire che il livello scendesse sotto il limite minimo di pescaggio delle pompe dell’impianto di potabilizzazione. E’ evidente quindi che nella falda  del Carza dalla quale attinge l’impianto di potabilizzazione, ci finisce oltre che l’acqua della galleria TAV immessa artificialmente nel corso del fiume all’altezza del ponticino di via S.Francesco, anche l’acqua che torna a scorrere nel letto del torrente quando piove e che in tal caso arriva da tutto il bacino del Carza-Carzola, quindi anche da Paterno. In considerazione di quanto sopra esposto il Comitato Carza viva chiede a tutte le Autorità Competenti di attivarsi immediatamente per verificare l’eventuale presenza di inquinanti nell’acqua prelevata dalla falda del torrente Carza, valutando eventualmente l’opportunità, in attesa dei risultati degli accertamenti, di sospenderne l’immissione  nell’acquedotto comunale.   S.Piero a Sieve, 10 Agosto 2014 Per il Comitato Carza Viva Franco Innocenti e Alessandra Alleva

 

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Commenti 1
  • Martino

    Con questo comunicato questo comunicato dice - di fatto - che le acque destinate al consumo umano non vengono controllate? Ma vogliamo scherzare? L'acqua degli acquedotti ha norme ben pi restrittive delle acque minerali, per esempio.

    rispondi a Martino
    dom 10 agosto 2014 06:44