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Via Toselli, occupato un ex albergo. Che non sia un nuovo caso Astor

C'è preoccupazione fra i residenti per la nuova occupazione.

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Una foto dell’hoterl Astor Una foto dell’hoterl Astor © Fotocronache Germogli
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Torna l'incubo di un nuovo Astor nel rione di San Jacopino. A ben sentire i residenti della zona in realtà dopo lo sgombero dell'ex hotel in cui è scomparsa la piccola Kata i problemi in realtà non si sono mai risolti dato che gli ex occupanti si sono "accomodati" in alcuni palazzi della zona, ma la notizia dell'occupazione di un altro ex albergo preoccupa.

Un altro albergo abbandonato nella zona è stato occupato e siamo sempre lungo l’asse di via Boccherini.
Se prima a farne le spese erano gli abitanti dell’isolato tra via Maragliano e via Monteverdi, oggi sono quelli tra via Toselli e piazza Puccini, dopo che un gruppetto si è introdotto nell’ex albergo Airone.
Condomini che si affacciano sul retro, quello che guarda su piazza Puccini, vivono nel terrore, impotenti di fronte ai soggetti che per entrare e uscire dal retro dell’albergo scavalcano muretti e attraversano a loro piacimento i cortili condominiali.
“Un paio d’anni fa crollò un cornicione sul marciapiede, le transenne sono ancora lì. L’albergo chiuse per il restauro e non ha più riaperto”, spiegano i vicini.ai colleghi de La Nazione. 
Recentemente però vedendo le luci accese la notte, probabilmente torce c'è stata la consapevolezza che alcune persone sono riuscite a entrare, forse passando dal giardino: “Per accedere – mostrano i vicini – attraversano il nostro piazzale che ha il cancello su piazza Puccini. Aspettano nascosti che qualcuno apra per entrare con la macchina e passano all’interno prima che si chiuda. Poi scavalcano il muretto che divide dal giardino (un metro e mezzo dalla parte del piazzale, neanche un metro da quella dell’albergo) e sollevano la rete sovrastante. A volte addirittura chiedono, come se fosse normale, ‘Mi apre il cancello?’. Quando invece non riescono a passare di qua lo fanno dal muro che divide il nostro piazzale dal parcheggio della farmacia”.

C’è paura che la situazione possa velocemente trasformarsi in un nuovo Astor: “Sono almeno tre le persone, tutti stranieri, due uomini e una donna, ma temiamo che siano di più o che possano diventarlo velocemente vista la capienza dell’edificio.
Non vogliamo che poi si dica un’altra volta ‘si poteva evitare’, ma vogliamo sentir dire adesso ‘lo evitiamo’. Abbiamo paura a prendere l’auto nel piazzale, abbiamo paura a rientrare a casa nostra la sera”.

c’è timore anche a non assecondare quelle richieste, per non incorrere in ritorsioni: “Quando ci dicono ‘aprimi’, come facciamo a dire di no se insistono, dal momento che conoscono le nostre auto, le nostre famiglie? Però non siamo neanche disposti a vivere nel ricatto”. concludono.
I residenti fanno anche un appello alla proprietà: “Con meno incuria e più controllo sarebbe più difficile da occupare. Sistemare la vegetazione del giardino sarebbe importante, oltre a sigillare gli ingressi. Non sappiamo se la proprietà ha fatto denuncia, i Carabinieri sono venuti perché hanno fatto denuncia i nostri amministratori ma non sono entrati”. 

Sull’ennesimo ’buco nero’ nel rione tuona forte anche il comitato Cittadini attivi per San Jacopino: “Siamo abbandonati – dice il presidente Simone Gianfaldoni  Il rione è pieno di zone franche più volte segnalate e solo parzialmente prese in considerazione dalle istituzioni. Un altro problema che si va ad aggiungere all’altra occupazione di via Toselli. sotto i porticii del giardino davanti all’Esselunga.
Bisogna combattere l’illegalità in ogni sua forma. Di problemi qui in zona ce ne sono troppi. Le forze dell’ordine non possono essere mandate solo alla stazione e alle Cascine, nel mezzo ci siamo anche noi. I Cittadini meritano risposte, scriveremo di nuovo a Comune, Prefettura e Questura”.

“Non è servita a niente la drammatica vicenda della piccola Kata scomparsa il 10 giugno del 2023 nell’ex hotel Astor occupato abusivamente da decine di persone. A pochi metri dall’ex albergo è stato occupato un altro stabile abbandonato e sembrerebbe che qui ci abitino cinque o sei persone. Si tratta di un altro hotel chiuso da tempo. Gli occupanti per arrivare nell’edificio devono passare da un cancello privato ed intimano ai residenti di aprirlo.   - affermano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sandra Bianchini e i consiglieri comunali a Palazzo Vecchio Angela Sirello, Alessandro Draghi, Matteo Chelli e Giovanni Gandolfo.
"I cittadini sono spaventati e non ne possono più di questa situazione.
L’occupazione deve terminare immediatamente prima che la situazione precipiti. Per questo il sindaco Funaro deve chiedere immediatamente lo sgombero dell’edificio e di tutti gli stabili occupati della zona. Nel quartiere sono presenti altre strutture abbandonate e che si trasformano nel rifugio per delinquenti e senza tetto. Bisogna far ritornare la legalità, i fiorentini hanno il diritto di vivere serenamente”


Sugli scudi anche il capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto. “Ancora una volta siamo davanti ad una occupazione di un hotel abbandonato. Ancora oggi tremiamo davanti al ricordo della violenza attuata dentro l’ex hotel Astor, ma a quanto pare l’esperienza non ha insegnato nulla a questa maggioranza di sinistra”.
“Stiamo parlando, come descritto dalla stampa nel recente passato, di un hotel non più in attività da tempo, L’Airone di via Toselli dove raccontano di segnalazioni ricevute, anche dagli stessi residenti che, dal 2020, dopo il Covid, hanno segnalato come l’albrgo sia ormai inutilizzato. Ebbene, da varie settimane, ormai alcuni personaggi vivono all’interno abusivamente. Già a fine settembre la Polizia Municipale era intervenuta trovando, però, solo dei materassi in terra. Possibile che a distanza di un mese nulla sia cambiato Assessore Giorgio? Quale prevenzione è stata attuata per evitare l’ingresso di certa gente? Non basta solo transennare…! Certi abusivi, addirittura, risulta che passino dai giardini scavalcando il muro di recinzione per fare i loro comodi”.
“Da questa estate Assessore ci risulta che vi sia un “via vai” sospetto, più volte segnalato dai residenti. Cosa si aspetta ad agire per evitare che la situazione degeneri in forme ben più gravi di occupazione? Possibile che in questa città si pratichi con grande facilità “l’arte dell’occupazione abusiva” senza una forte e dura presa di posizione da parte del Sindaco contro queste forme di illegalità?”.

 

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