Firenze 20 ottobre 2021. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Borgo San Lorenzo effettuavano un servizio di controllo sullo svolgimento dell’attività venatoria in località “la Colla”. Mentre percorrevano a piedi la parte sommitale del crinale appenninico, notavano tre cacciatori, muniti di fucili e appostati in attesa della avifauna migratoria (colombacci). Si avvicinano agli stessi ma, alla vista dei militari, due cacciatori si davano alla fuga con l’arma al seguito, mentre il terzo rimaneva sul posto di caccia. I militari intimavano l’alt, uno di questi si dileguava velocemente insieme al cane nel bosco sottostante, l’altro si fermava dopo una ventina di metri.
Dal controllo emergeva che il cacciatore rimasto fermo era possessore di licenza di porto di fucile e detentore di armi da caccia regolarmente denunciate. Aveva anche due colombacci abbattuti, il cui abbattimento non risultava tuttavia annotato nel tesserino venatorio L’altro cacciatore risultava sprovvisto della necessaria licenza di porto di fucile per uso caccia poiché gli era stata revocata dall’Autorità competente.
Successivamente, colui che si era dato alla fuga si presentava spontaneamente presso la Stazione Carabinieri di Marradi, esibendo regolare licenza di porto di fucile per uso caccia e la documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività venatoria.
I Carabinieri forestali denunciavano dunque i tre uomini all’AG: il primo per omessa custodia delle armi, avendo consegnato un’arma comune da sparo e munizioni ad un soggetto privo di licenza di porto di fucile per uso caccia, in quanto revocata dall’autorità, e che si era dimostrato inaffidabile, tentando la fuga con l’arma carica alla vista dei militari; il secondo per aver esercitato la caccia con arma comune da sparo in assenza della licenza di porto di fucile perché revocata dall’autorità; il terzo per resistenza a pubblico ufficiale, avendo posto in essere una condotta atta ad opporsi a pubblici ufficiali nel compimento di un atto di servizio mediante la fuga, con arma al seguito, su terreno accidentato, mettendo a rischio l’incolumità del pubblico ufficiale.
Sono stati sequestrati due fucili, le munizioni ed il carniere e, in applicazione delle leggi regionali sull’esercizio venatorio sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 1.870,00 euro.