
Continuano le polemiche in ordine al concorso per autista, annullato nei giorni scorsi dopo la denuncia di presente irregolarità. Questa volta arriva in redazione una nota della Commissione competente; che spiega la versione ufficiale dei fatti e le motivazioni, comunque di annullare la prova. Replica la consigliera Caterina Coralli (Fratelli d'Italia) che aveva denunciato la situazione:
Il comunicato della Commissione Competente:
Riguardo a quanto uscito sulla stampa locale in merito allo svolgimento della prova scritta del concorso per autista scuolabus che si è tenuta a Vicchio (Palazzetto dello sport) in data 09.09.2013, la Commissione precisa:
- che i candidati erano convocati per le ore 10:30.
- che le procedure di identificazione dei candidati si sono protratte fino alle ore 11:15 ca.
- che la Commissione aveva preventivamente deciso per ragioni di massima trasparenza e correttezza di procedere alla fotocopiatura della prova estratta nella stessa sede del concorso.
Purtroppo la fotocopiatura della prova ha richiesto un tempo più lungo del previsto durante il quale i candidati sono stati autorizzati dalla Commissione ad usufruire del bagno e solo in questo lasso di tempo hanno conversato fra loro e/o avvertito telefonicamente i familiari del ritardo della prova.
Sempre prima della consegna della prova ai concorrenti, il Presidente ha notato la presenza di alcuni estranei (familiari di un concorrente) ed è tempestivamente intervenuta per, gentilmente, far allontanare gli stessi dalla sede del concorso.
Nessuno di questi comportamenti e situazioni si è verificato dopo la consegna da parte della Commissione delle prove d’esame ai partecipanti così come non sono avvenuti i denunciati passaggi di “pizzini” o suggerimenti fra i concorrenti. E’ importante ricordare che siamo di fronte ad un concorso per un posto di lavoro e non all’esame per il conseguimento di un diploma. Suggerire la risposta corretta ad un altro concorrente, in questo caso, significava favorire l’altro candidato, danneggiando se stesso.
E’ evidente che i comportamenti denunciati sarebbero stati lesivi per gli stessi candidati e quindi impensabili che siano potuti accadere.
La prova ha avuto inizio alle ore 13:23 (orario esatto in quanto erano stabiliti 45 minuti per il suo espletamento e quindi, l’orario è stato cronometrato) ed ha avuto termine alle ore 14:08 con la consegna da parte di tutti i candidati degli elaborati.
Durante questi quarantacinque minuti le porte sono sempre state chiuse e nessun estraneo è stato presente nella sede concorsuale.
Dopo pochi minuti dall’inizio della prova sono sopraggiunti nella sede concorsuale i Carabinieri ma la prova non è stata, assolutamente, sospesa.
Durante lo svolgimento della prova i Carabinieri hanno segnalato tempestivamente alla Commissione la presenza di numero due candidati che avevano il cellulare acceso.
La Commissione ha, quindi, provveduto immediatamente all’identificazione dei due candidati e alla loro esclusione.
Dopo la conclusione della prova, i Carabinieri si sono trattenuti con la Commissione alla quale hanno comunicato di aver ricevuto segnalazioni esterne relative a presunte “irregolarità” nello svolgimento della prova.
La Commissione, riesaminando gli eventi accaduti durante la mattinata, ha constatato la mancanza di qualsivoglia irregolarità nel procedimento amministrativo del concorso ma, dopo attenta e ponderata riflessione, ha deciso di annullare la prova e reiterarla al fine di garantire la massima trasparenza e l’imparzialità nei confronti di tutti i concorrenti che di fatto potrebbero essere stati disturbati nella loro concentrazione del clima di malcontento che si era venuto a creare.
Per quanto sopra la Commissione CONTESTA le accuse uscite sulla stampa locale in quanto prive di ogni fondamento.
La replica di Caterina Coralli:
“Quando sono entrata erano le 13 – spiega -, quindi ben oltre l’ora della convocazione. In sala c’era un gran brusio; ed io ho potuto sostare sulla porta esterna; che era aperta”. Coralli spiega che la questione non sarebbe tanto quella se la prova fosse iniziata o meno; quanto il fatto che la porta fosse aperta e che un estraneo (in questo caso lei) abbia potuto aver accesso alla sede del concorso. “Ho visto con i miei occhi – afferma – gente che usava il cellulare. E questo, insieme alla porta aperta sono a mio parere sufficienti per inficiare la gara”.
Poi Coralli vuole anche commentare il ritardo nell'inizio della prova: "Dovranno ammettere - spiega - che non è normale che una prova convocata per le 10:30 alle 13 non fosse ancora iniziata”.